Federica Gagliardi, la “Dama Bianca” rischia 10 anni di carcere

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Aprile 2014 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Federica Gagliardi, la "Dama Bianca" rischia 10 anni di carcere

Federica Gagliardi

ROMA – Il destino della Dama Bianca, al secolo Federica Gagliardi, sembra ormai segnato. La donna, scoperta lo scorso 13 marzo mentre trasportava in valigia 24 chili di cocaina all’aeroporto di Fiumicino, rischia dieci anni di carcere e l’esclusione dai benefici per i detenuti.

Entro questa settimana i periti dovrebbero presentare un dossier sulla polvere bianca, dopo di che verrà disposto il giudizio immediato della Gagliardi e quindi un processo veloce con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, per i quali potrebbero essere richiesti dieci anni di carcere: una pena importantissima e molto pesante che potrebbe indurre la donna a parlare e raccontare tutto.

Finora Federica Gagliardi ha preferito rimanere in silenzio, ma una condanna di 10 anni potrebbe spingerla a vuotare il sacco. Gli inquirenti hanno trovato il “brocker” che l’ha assoldata allo scopo di farle portare due “carichi” da Caracas.

A quanto pare, scrivono Fulvio Bufi e Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, inoltre, non è chiaro per quale ragione la spacciatrice non sia stata lasciata andare e pedinata: farlo avrebbe portato con ogni probabilità alla cattura dei clienti. La “Dama Bianca” infatti è stata acciuffata subito dopo l’atterraggio, mentre era ancora sulla scaletta dell’aereo. 

Perché si è deciso di non attendere il passaggio al varco del controllo documenti? Perché i finanzieri in servizio presso lo scalo di Fiumicino e quelli provenienti da Napoli hanno preferito agire subito pregiudicando la possibilità di pedinarla e dunque di effettuare altri arresti?

La giustificazione è che ci fosse il rischio di perdere il carico. E questo alimenta un ulteriore sospetto: Gagliardi doveva passare dal varco autorità, quello che non prevede alcun tipo di controllo. La donna, che in passato aveva viaggiato al seguito di Silvio Berlusconi quando era presidente del Consiglio e poi per un lungo periodo ha fatto parte dello staff di alcuni politici, avrebbe avuto la rassicurazione di uscire dall’aeroporto senza dover effettuare alcuna fermata.

Si spiegherebbe così la sua prima reazione di fronte agli investigatori: «Sono stata tradita». Ma da chi? Non solo. Le disposizioni impartite dalla procura prevedevano di tenere riservata l’informazione che la cattura fosse stata disposta dai magistrati di Napoli. Quello della Gagliardi doveva sembrare un fermo casuale. Così non è stato e anche in questo caso c’è il sospetto che la fuga di notizie sia servita ad avvisare i suoi interlocutori, mettendoli in guardia sul fatto che i telefoni della donna e quello dei suoi contatti fossero sotto controllo. Ecco perché la sua collaborazione potrebbe diventare preziosa per chi indaga.