Fiamma Nirenstein ambasciatore Israele: no da ebrei romani

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2015 - 12:43 OLTRE 6 MESI FA
Fiamma Nirenstein ambasciatore Israele: no da ebrei romani

Fiamma Nirenstein (Foto LaPresse)

ROMA – Gli ebrei romani dicono no alla nomina di Fiamma Nirenstein ambasciatrice di Israele. Il quotidiano Haaretz scrive che l’incarico alla giornalista ed ex parlamentare del Pdl ha fatto storcere il naso a Ruth Dugherello, presidente degli ebrei romani, e al rabbino capo della Capitale Riccardo Di Segni, che avrebbero espresso al presidente Reuven Rivlin il loro dissenso. Una nomina, come aveva già anticipato Pino Nicotri su Blitzquotidiano, a cui il premier Matteo Renzi non si è opposto e che avrebbe attirato polemiche.

Repubblica riporta le parole di Haaretz e spiega che  il rabbino capo Di Segni alla notizia della nomina aveva ribadito come la Nirenstein fosse una bravissima giornalista, ma che temeva le ripercussioni negative:

“Dureghello e Di Segni, sostiene Haaretz, hanno appunto espresso forte preoccupazione per le possibili ripercussioni negative di quella nomina sia per la comunità ebraica italiana sia per le relazioni fra Italia ed Israele. Secondo Haaretz, i due hanno fatto presente a Rivlin che fino a non molto tempo fa la Nirenstein era stata un membro importante nel parlamento italiano nonché candidata, tre mesi fa, alla presidenza della comunità degli ebrei di Roma. Anche da qui il timore – nella ricostruzione di Haaretz – che la nomina della ex parlamentare di Forza Italia possa risollevare la questione di una asserita “doppia lealtà” degli ebrei italiani. A Rivlin, ancora secondo Haaretz, è stato fatto presente che la Nirenstein appare identificata in Italia con posizioni di destra: cosa che potrebbe rappresentare un impedimento con l’attuale governo italiano.

Rivlin avrebbe ascoltato a lungo le tesi espostegli dai dirigenti della comunità ebraica romana e avrebbe mostrato “comprensione” per tali argomenti. Ma in definitiva, aggiunge il giornale, ha spiegato che in Israele la nomina degli ambasciatori resta prerogativa assoluta del governo e che il capo dello Stato non ha alcun potere per intervenire. Appelli del genere – ha sottolineato, secondo Haaretz – andrebbero semmai rivolti allo stesso Netanyahu.

Interpellata dall’ANSA, Fiamma Nirenstein ha intanto opposto un perentorio ‘no comment’. Ma fonti vicine all’ex parlamentare italiana ricordano che nel dicembre 2009 lo stesso Rivlin – allora presidente della Knesset (parlamento) – la premiò per la sua lotta all’antisemitismo. La stesse fonti sostengono che da quando Netanyahu l’ha indicata, sono stati tantissimi i segnali di entusiasmo e di consenso, non solo da parte della comunità ebraica romana ma anche in generale dalla comunità ebraica italiana. Infine, si ricorda, numerose sono state le iniziative parlamentari della Nirenstein sull’antisemitismo, apprezzate sia da destra sia da sinistra”.