Inchiesta sull’inchiesta sull’immersione di Fini a Giannutri

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2015 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA
Fini e l'immersione a Giannutri, la procura indaga ancora

Fini e l’immersione a Giannutri, la procura indaga ancora

ROMA – La procura di Genova indaga, ancora, sull’immersione di Gianfranco Fini e della compagna Elisabetta Tulliani. Nel 2008 l’allora presidente della Camera fece un’immersione subacquea all’isola di Giannutri, in Toscana, in una riserva marina, da una motovedetta dei vigili del Fuoco. La vicenda venne già studiata dalla procura di Grosseto che archiviò nel 2011. Ma stavolta è stato il Codacons a sollecitare i magistrati. Ne parla Il Secolo XIX:

Le accuse. Il Codacons accusa i magistrati di Grosseto di omissione di atti d’ufficio perché sarebbe sparita una denuncia presentata dall’associazione dopo l’archiviazione. Secondo l’associazione di consumatori, i magistrati non presero in considerazione l’esposto in cui si chiedeva di verificare il comportamento del caposcorta di Fini e della Capitaneria di porto. L’associazione sostiene che la denuncia sia sparita dagli uffici giudiziari di Grosseto.

L’episodio. L’immersione sotto inchiesta avvenne il 26 agosto del 2008: Fini era allora presidente della Camera. Con lui si immerse anche la compagna Elisabetta Tulliani. Fini venne fotografato insieme alla Tulliani mentre si tuffava da una motovedetta dei vigili del fuoco nella riserva marina davanti alla costa dei Grottoni. La procura di Grosseto aveva indagato il caposcorta di Fini e quattro pompieri. Per quella immersione, Fini e Tulliani pagarono una multa di 412 euro.

L’inchiesta. L’inchiesta era stata archiviata una prima volta nel 2009. Su questa decisione il Codacons aveva fatto ricorso in Cassazione e l’iter giudiziario era sfociato nella seconda archiviazione del 2011. Il Codacons, dopo una recente sentenza della Cassazione che lo legittima come soggetto interessato nella vicenda, ha presentato l’esposto in cui si sostiene l’omissione di atti d’ufficio. Ora a indagare sarà il sostituto procuratore Massimo Terrile.