Flavio Tosi: “Salvini è stato bravo. Ma così non vinceremo mai”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Dicembre 2014 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA
Flavio Tosi

Flavio Tosi

MILANO – “È semplicissimo: se vuol provare davvero a battere Renzi, il centrodestra deve mettere insieme le sue forze. Tutte: quindi la Lega e Forza Italia, ma anche Fratelli d’Italia e il Nuovo centrodestra. Per scegliere il candidato il metodo è uno solo: le primarie. Lo vado dicendo da ottobre dell’anno scorso, prima da solo, anzi insieme con la Meloni, adesso in buona compagnia” dice Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona intervistato dalla Stampa.

Però, sindaco, Berlusconi l’ha presa in contropiede con l’ultimo assist: lui regista e Salvini centravanti. Addio primarie…
«Berlusconi non parla mai a caso. Ma credo che in questo caso si capirà cos’ha voluto davvero dire solo fra qualche giorno».
Una finta, insomma.
«La vera partita, in questo momento, Berlusconi la sta giocando dentro Fi».
Perché, mentre i leghisti festeggiavano, lei si è detto «preoccupato» del voto emiliano?
«Intanto ho festeggiato anch’io, e dico che Salvini ha ottenuto un risultato stratosferico. Restano due problemi».
Problema numero uno.
«L’astensione è un pessimo segnale per tutti».
Si sa. E il numero due?
«Che la Lega ha stravinto, ma il centrodestra ha straperso: mai così male da sempre. Questo non l’ha detto nessuno, ma nel 2010 in Emilia la forchetta fra sinistra e centrodestra era di 15 punti (e con l’Udc che correva da sola a 4), adesso è di 20».
Succederebbe lo stesso anche su scala nazionale?
«In Italia c’è un elettorato popolare e liberale che è maggioritario. Ma non c’è più il centrodestra, perché Ncd ha scelto il centrosinistra, Fi ha deciso di non esistere e la Lega…».
E la Lega è diventata solo di destra…
«La Lega è sicuramente più a destra di un tempo».
Salvini dice un giorno sì e l’altro pure che non vuole allearsi con Alfano e viceversa.
«I veti incrociati ci condannano alla sconfitta. Facciamo scegliere gli elettori. Lo strumento c’è: le primarie».
E lei si candiderà?
«Quando ci saranno, sì».
Semmai «se» ci saranno.
«Io le do per scontate. E del resto anche Matteo a suo tempo si disse favorevole».
La Lega sta mangiando i voti di Fi. Si può essere alleati o cannibalizzati, ma difficilmente le due cose insieme…
«In Emilia non hanno votato due elettori su tre. Sono questi voti che dobbiamo andare a cercare».
Non pensa che Salvini dia per scontato che il Pd «nazionale» dell’altro Matteo governerà a lungo, e allora tanto vale diventare il primo partito di opposizione?
«La Lega è già il primo partito di opposizione. Ma è sempre stato un partito di lotta e di governo. E l’obiettivo di governare deve porselo».
È vero che lei e Salvini non vi sopportate?
«Proprio no. Fra noi c’è una fondamentale lealtà».
Di certo Bossi non sopporta lei. Ieri ha detto al «Giornale», testuale, che «Tosi ha cercato di massacrare la Lega in Veneto».
«Per educazione non ho mai dato dello str… a nessuno e non comincerò certo adesso».