ROMA – È solo l’ultima di una sequenza di liti sempre più frequenti, sempre più accese (e chiassose). Ma quella che si è consumata ancora una volta nel chiuso di Villa San Martino ad Arcore, lunedì 28 luglio, tra Silvio Berlusconi e la fidanzata Francesca Pascale, sembra essere ormai la conferma che il rapporto tra i due si sia incrinato. Sono sempre più ampi gli spazi politici che “Francesca” si sta ritagliando e questo sta diventando un problema.
Anche se il pretesto più spicciolo è stato l’ennesimo colpo di mano in casa, il licenziamento dall’oggi al domani di una cuoca che lavorava lì da una vita. Dopo che altri dipendenti avevano subito la medesima sorte negli ultimi tempi.
Scrive Carmelo Lopapa su Repubblica:
Il fatto è che la Pascale guarda oltre i confini di casa, nel mirino (e non da adesso) c’è la “sua” Campania. L’aver imposto al coordinamento regionale il fedelissimo Domenico De Siano — provocando lì una mezza scissione in Forza Italia — non è stato sufficiente. La convivente rivendica ora con forza, per usare un eufemismo, un ruolo più diretto nella gestione politica del partito da quelle parti, a meno di un anno dalle Regionali. Pressoché scontata la ricandidatura dell’uscente Stefano Caldoro, sembrano dunque infondate le ricostruzioni maliziose di chi le attribuisce addirittura quell’obiettivo. Ad ogni modo la “Franci”, che il 16 luglio ha festeggiato a Palazzo Grazioli con amici e Apicella i suoi 29 anni, vuol fare politica e sempre più in prima persona. Tanto che giorni fa ha accompagnato la provocatoria iscrizione all’Arcigay con l’annuncio che «Forza Italia presenterà un ddl sulle unioni civili»: sortita che ha fatto sobbalzare tutta l’area conservatrice del partito. C’è lei dietro la frattura con il detestato Raffaele Fitto, dietro l’allontanamento di fedelissime della prima ora. I gruppi di Camera e Senato, già insofferenti nei confronti del duo Maria Rosaria Rossi—Pascale, sono sull’orlo dell’esasperazione. Le vestali del “cerchio magico” sono ormai influenti, onnipresenti e filtro impenetrabile per chiunque voglia avvicinare il capo.
«Quella è la porta, puoi anche uscire e non tornare più, sembra abbia urlato alla fidanzata Berlusconi all’inizio della scorsa settimana, indispettito per la sovraesposizione di lei. Per la prima volta la giovane campana ha davvero abbandonato la “reggia” di Arcore. Salvo raggiungere Palazzo Grazioli dove l’indomani lui l’ha raggiunta. È seguita quella sera stessa una cena in un ristorante romano, alla presenza di Maria Rosaria Rossi (ovvio), di Giovanni Toti, di Mariastella Gelmini, di Melania Rizzoli, tra gli altri, e con fotografi che hanno immortalato il tavolo della pace. C’è la febbre che ha tormenta Berlusconi da due giorni, la caduta che lo ha messo ko, impedendogli di raggiungere Roma e Renzi. Piena delega a Verdini e Romani sulla riforma: resta a Milano, non è dell’umore migliore, niente cena di fundraisng stasera nella Capitale. L’impressione che hanno i più intimi, è che la pazienza dell’ex Cavaliere abbia varcato il limite (…)
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