Gazzetta dello Sport: “Scontro Italia – Juventus per Giorgio Chiellini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2014 - 15:19 OLTRE 6 MESI FA
Gazzetta dello Sport: "Scontro Italia - Juventus per Giorgio Chiellini"

Gazzetta dello Sport: “Scontro Italia – Juventus per Giorgio Chiellini”

ROMA – La Gazzetta dello Sport dedica la sua apertura odierna allo scontro dialettico tra la Nazionale Italiana e la Juventus per Giorgio Chiellini: promesso all’Italia, anche se da infortunato, e poi richiamato indietro. Riportiamo di seguito l’articolo a firma di Andrea Elefante per la nostra rassegna stampa online. 

“La notte di ieri ha portato, nell’ordine: consiglio alla Juventus, una rottura (o più probabilmente un giramento) di scatole a Conte, uno sballottamento di cui avrebbe fatto volentieri a meno a Chiellini e a tutti noi una consapevolezza: il nuovo corso dei rapporti di grande cooperazione fra Nazionale e club auspicato da Conte è inciampato alla primissima pendenza. Chiellini promesso all’Italia anche se da infortunato e poi richiamato indietro: siamo già al primo corto circuito, e proprio sulla delicatissima direttrice Firenze-Torino (sponda Juventus).

Botta e risposta Prima le parole di Lele Oriali, nuova carriera da team manager azzurro inaugurata davanti a microfoni subito bollenti (e difficilmente non si era confrontato con Conte prima di esprimere un malcelato stupore): «Chiellini restando poteva aiutare Conte a trasmettere ai compagni le sue nuove idee. La Juve non ci ha voluto fare un favore? Traducete voi…». A seguire, il comunicato di precisazione del club bianconero: «…La Juventus desidera ribadire il proprio impegno a collaborare con la Figc, come storicamente avviene da più di un secolo. Il comunicato relativo a Chiellini emesso ieri sera (venerdì, ndr) e le allusive dichiarazioni del team manager Oriali di oggi (ieri, ndr) non cambiano questo orientamento che, tuttavia, non può entrare in aperto contrasto né con il buon senso né con le esigenze di recupero di un giocatore infortunato e non utilizzabile in Norvegia». Fatto sta che ieri a Coverciano si respirava aria di sgarbo, qualcuno ha voluto pensare addirittura a Conte. Aria di mancata collaborazione e di freddezza fra Nazionale e Juve: il c.t. neanche due mesi fa aveva ancora addosso una felpa con lo stemma bianconero e ieri si è ritrovato da un giorno all’altro dall’altra parte della barricata. Non lo ammetterà mai, ma forse era preparato a questo peggio.

Sul Frecciarossa Ma andiamo con ordine, partendo da un contrordine: un’«inversione a u» lunga 19 ore. Le 19 circa di venerdì, comunicato Figc: «Confermato l’edema al soleo, ma Chiellini in accordo con il c.t. Conte e la Juventus rimarrà comunque nel gruppo azzurro sino al termine del ritiro». Le 14 circa di ieri, secondo comunicato Figc: «Chiellini su richiesta del proprio club di appartenenza farà rientro a Torino nel pomeriggio di oggi». Alle 17.45, per la precisione, con il Frecciarossa 9578, dopo aver lasciato Coverciano un’ora prima fra l’imbarazzato e il dispiaciuto. Ma perché questo dietrofront se, come ha detto Oriali, «ieri Marotta ci aveva dato l’ok a far restare Chiellini fino a dopo la gara di Oslo»?. Se «c’era accordo totale fra noi e il giocatore, che si adegua a quello che dice il suo club, ma è dispiaciuto e ci teneva a restare»? La campana azzurra: «Come ha detto qualcuno, la notte ha portato consiglio. Probabilmente lo hanno rivoluto subito per recuperarlo il prima possibile, ma abbiamo dottori e fisioterapisti bravi pure qui: lo avremmo curato bene anche noi».

Dice Buffon Proprio questo è il punto, al di là del regolamento che è dalla parte della Juventus, come sottolineato dal «qualcuno» di cui parla Oriali. Ovvero Gigi Buffon, ancora una volta fra due fuochi: «La notte porta consiglio, a bocce ferme si può rivedere un modus operandi e cambiare decisione. Basta rifarsi al vecchio codice comportamentale: se qualcuno s’infortunava tornava nel club. Poi, se si parla di equilibri politici e sportivi, mi astengo». Il punto, venendo alla campana bianconera, è che il problema muscolare di Chiellini è delicato (polpaccio, con recidività) e c’è ancora il timore che possa dover saltare la prima di Champions, quella del 16 contro il Malmoe, come del resto Barzagli. La Juve venerdì aveva sentito Chiellini e dato un’istintiva disponibilità di massima a farlo restare in azzurro. In realtà, era inteso come un ok con riserva: di sentire Allegri e soprattutto lo staff medico, che poi ieri mattina ha ritenuto invece più opportuno poter seguire da vicino il giocatore già da oggi. Chiellini ha potuto dire solo: obbedisco. In tanti a Coverciano hanno pensato: non capisco. E sul rapporto Nazionale-Juve è calato il gelo della notte , altro che consiglio”.