Germania cresce oltre le attese (+0,7%). Record Wall Street e Francoforte

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Febbraio 2015 - 11:52 OLTRE 6 MESI FA
Germania cresce oltre le attese (+0,7%). Record Wall Street e Francoforte

Angela Merkel

BERLINO – Mentre l’Italia si accontenta di una crescita zero (meglio del -0,2% del periodo precedente) il Pil tedesco batte le attese con un +0,7% nel quarto trimestre: stesso tasso di crescita degli Stati Uniti, che però venivano da +1,2%. La Borsa di Francoforte festeggia la velocità più che doppia e sfonda per qualche ora il tetto degli 11 mila punti, facendo segnare un nuovo record storico, prima di ripiegare lievemente e chiudere con un +0,4%. Nuovo picco massimo anche oltreoceano dove lo S&P 500, l’indice generale della Borsa di New York, tocca i 2.093,79 punti.

L’analisi di Raffaele Ricciardi per il quotidiano la Repubblica:

La prospettiva di un cessate il fuoco in Ucraina, sostenuta dall’accordo tra la Russia e i Paesi occidentali nel vertice di Minsk nonostante gli spari continuino nella regione, e segnali incoraggianti sul fronte della crescita economica tedesca fanno ben sperare gli investitori, che proseguono la giornata con gli acquisti sui listini europei. […]

Diverso il discorso per la Francia, dove lo spettro della recessione è molto vicino: il Pil nel quarto trimestre ha registrato un +0,1% rispetto al trimestre precedente e un +0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013.

L’Italia esce dalla recessione, pur rimandendo in stagnazione con crescita – nell’ultimo trimestre dell’anno – pari a zero; il 2014 si è invece chiuso con una contrazione dell’economia dello 0,4% ed è il terzo anno consecutivo in rosso. L’Eurozona ha registrato una crescita 2014 dello 0,9%, mentre la Grecia è tornata in contrazione nell’ultimo trimestre. L’inflazione spagnola segna un pesante calo dell’1,6% a gennaio sul dicembre 2014 e dell’1,3% su dodici mesi prima. Bruxelles ufficializza poi il dato relativo alla bilancia commerciale dello scorso mese di dicembre.

In questo contesto, le Borse Ue chiudono in rialzo: Piazza Affari sale dello 0,96% finale. Bene anche le altre: Parigi +0,7%, Londra +0,67%, bene anche Francoforte che sale dello 0,4% e per la prima volta ha superato la soglia di 11mila punti, prima di ritracciare. Atene vola e chiude in rialzo del 5,61%. A Milano sono molti i titoli caldi. Si parte dal comparto delle Popolari, interessato dalla riforma del governo Renzi ma anche dalle vicende giudiziarie di Ubi, dalle indagini della Consob sui movimenti anomali che hanno anticipato l’annuncio del decreto dell’esecutivo e dal commissariamento di Banca Etruria, i cui titoli sono sospesi a tempo indeterminato da Borsa Italiana. Ancora, Mediaset in forte calo dopo il collocamento accelerato di una quota vicina all’8% da parte della Fininvest della famiglia Berlusconi, mentre Groupama ha ceduto il suo 4,9% di Mediobanca per 333 milioni. In evidenza Mps, dopo che si è appreso che il Tesoro ne diventerà azionista in virtù del pagamento delle cedole sui Monti Bond in azioni anziché cash.

L’euro chiude in lieve calo a 1,1405 dollari e 135,37 yen. Gli investitori guardano con cautela all’evolversi del negoziato sul debito greco. Stabile il cambio dollaro/yen, a quota 118,70. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco è in calo a 127 punti (133 alla chiusura di ieri) con un rendimento all’1,61%. Sullo sfondo resta alta l’attesa per capire cosa succederà lunedì al nuovo Eurogruppo sulla Grecia, dopo le aperture di Angela Merkel. Il portavoce dell’esecutivo di Atene ha detto che farà di tutto per arrivare a un accordo, intanto si fanno i conti di quanto potrebbe costare una defezione ellenica dalla moneta unica: per l’Italia sono oltre 61 miliardi di euro.

Chiude in rialzo la borsa di Wall Street. L’indice Standard & Poor’s 500 fissa un nuovo record a quota 2096,92 punti (+ 0,40%). Dow Jones cresce dello 0,26% fino a 18019,10 punti. Nasdaq guadagna lo 0,75% fino a 4893,84 punti. Dal fronte macroeconomico si registra il -2,8% dei prezzi all’import di gennaio, migliore delle attese. La fiducia dei consumatori americani misurata dall’università del Michigan è scesa a febbraio a 93,6 punti dai 98,1 del mese precedente, ben sotto le attese.

Chiusura in leggero calo per la Borsa di Tokyo, in mattinata. L’indice Nikkei ha lasciato sul terreno lo 0,37% attestandosi nel finale a 17.913 punti, perdendo quindi i livelli massimi dal luglio 2007 toccati ieri. Nell’ottava, il Nikkei ha comunque guadagnato l’1,5%. La Borsa di Shanghai ha chiuso la seduta odierna con la freccia verde. L’indice Shanghai Composite ha messo a segno un rialzo dello 0,96% a 3.203,83 punti.