Giuliano Pisapia: “Pronti a schierare i vigilantes. Così si ferma il racket delle case”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Novembre 2014 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
Giuliano Pisapia

Giuliano Pisapia

ROMA – “Siamo contro ogni occupazione abusiva sia perché è un reato sia perché chi occupa illegalmente una casa la toglie a chi ne ha diritto” dice giustamente il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia intervistato dal Corriere della Sera. Poi il sindaco di Milano annuncia: “Rinforzeremo la sorveglianza con gli istituti di vigilanza e le telecamere”. Parole che se fossero state pronunciate da Maroni o Salvini avrebbero provocato un terremoto nel consiglio comunale lombardo.

L’intervista al Corriere della Sera:

«Noi siamo sempre stati chiari: siamo contro ogni occupazione abusiva sia perché è un reato sia perché chi occupa illegalmente una casa la toglie a chi ne ha diritto».
A Lombardi che replica?
«A Lombardi rispondo dicendo basta strumentalizzazioni. Si cerca ancora una volta di nascondere il disastro di Aler e di scaricare su altri la responsabilità di una situazione drammatica. La verità è semplice: le case popolari di Milano sono gestite dal 2009 da Aler che è una società della Regione, di cui l’ex prefetto è il presidente».
Tutta colpa dell’Aler?
«Malgrado i nostri tentativi, Aler ha continuato a non dare risposte alle richeste degli inquilini. L’unico modo per ripristinare la legalità e tutelare chi abita nelle case popolari era quello di cambiare gestione. E lo abbiamo fatto: dal primo dicembre la gestione delle 28 mila case del Comune passerà direttamente a noi attraverso una società partecipata che ha già dato prova di essere efficiente e attenta ai problemi dei cittadini».
L’accusa che vi viene mossa è di non aver messo a disposizione gli assistenti sociali rendendo così vani gli sgomberi.
«È del tutto infondata. Noi mettiamo a disposizione assistenti sociali per gli sgomberi programmati che si occupano anche della sistemazione dei minori».
Siete stati eletti nel 2011. Perché aspettare così tanto tempo prima di cambiare rotta?
«Da quando sono sindaco, ho sempre sollevato in tutte le sedi il problema dell’emergenza abitativa a Milano e nel Paese. Il 12 settembre 2013 nel primo incontro del Comitato dell’Ordine e Sicurezza con l’attuale prefetto, che ha sostituito proprio Lombardi, ho chiesto con forza di intervenire sulle occupazioni abusive. In seguito a questa richiesta, è stato riattivato il tavolo settimanale per contrastarle. Non c’è mai stato alcun tipo di “tolleranza” da parte nostra».
Come pensate di poter gestire 30mila case in soli tre mesi?
«È una grande sfida, ma vogliamo dimostrare concretamente, con i fatti, che si può fare meglio, che si può gestire onestamente e con efficienza lo straordinario patrimonio edilizio che è frutto della migliore tradizione di Milano, quella solidale».
Cosa metterete in campo contro le occupazioni abusive? Salvini ha chiesto l’utilizzo dell’esercito. Voi che farete: i vigili? I vigilantes privati? Le telecamere?
«Salvini dovrebbe protestare contro la Regione guidata da Maroni e governata dalla Lega negli ultimi 15 anni. Ricordo che l’assessore regionale alla casa nella scorsa giunta è stato arrestato e rinviato a giudizio per collusioni con la ‘ndrangheta. È la Regione ad aver nominato i vertici di Aler passati e presenti. Non appena inizierà la nuova gestione si opererà sia sulla prevenzione che sulla repressione dell’illegalità».
Esercito?
«No, l’esercito ha un’altra professionalità. Per prima cosa rimetteremo i portieri negli stabili che sono il primo presidio di legalità e che possono segnalare subito i problemi; coinvolgeremo i comitati degli inquilini che sono vittime del racket, rinforzeremo la sorveglianza con gli istituti di vigilanza e le telecamere. Certo non faremo miracoli ma sono convinto che la situazione migliorerà e che il contrasto all’illegalità produrrà i suoi frutti».
Non è che in passato avete chiuso un occhio sulle occupazioni abusive ritenendolo più un reato sociale che penale?
«Legalità e rispetto sono punti cardine della mia amministrazione. Poi, è evidente che vi sono risvolti anche di carattere sociale. Ma ciò non ha nulla a che vedere con la tolleranza in presenza di situazioni illegali. Anche perché, ripeto, chi occupa una casa abusivamente la toglie a chi ne ha diritto e che si trova in una situazione ancora peggiore. Contro il racket delle occupazioni la risposta deve essere ferma e incisiva. Bisogna punire il racket e aiutare chi ha bisogno».
Il governo ha chiesto a prefetti e sindaci di impegnarsi di più sulle occupazioni. Cosa chiedete voi al governo?
«Chiediamo di impegnarsi su un terreno, quello dello casa, che è esplosivo in tutta Italia. C’è il rischio che salti quel che rimane della pace sociale, sarebbe un dramma. Aiuti chi affronta una situazione difficilissima».