Giulio Andreotti è morto, le prime pagine dei giornali

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2013 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Giulio Andreotti si è spento a 94 anni. Il senatore a vita è stato sette volte presidente del Consiglio, simbolo del potere della Dc. Ecco le prime pagine del 7 maggio dei maggiori quotidiani nazionali:

Andreotti, il simbolo del potere. Il Corriere della Sera: “Divisioni, accuse e polemiche anche nel giorno della morte”.

Andreotti, i misteri del potere. La Repubblica: “Morto a 94 anni il senatore dc. Napolitano: lo giudicherà la storia”.

Andreotti, il cinismo al potere. Il Fatto Quotidiano: “Berlusconi: fu perseguitato come me”.

Andreotti muore. Vive l’odio. Il Giornale: “E’ stata la prima vittima di un processo politico. Oggi i forcaioli non lo lasciano in pace neppure nel giorno nella scomparsa”.

Andreotti, potere e misteri. La Stampa: “Scomparso a 94 anni: simbolo Dc, sette volte capo del governo”.

Morto Andreotti. Libero: “Belzebù ha smesso di tirare a campare”.

Andreotti, una vita al potere. Il Messaggero: “E’ morto a Roma a 94 anni. Simbolo della Democrazia Cristiana, sette volte presidente del Consiglio”.

Omissis est. Il Manifesto: “Giulio Andreotti è morto ieri mattina nella sua casa romana all’età di 94 anni. Se ne va l’uomo simbolo del Palazzo, il ponte democristiano tra le due sponde del Tevere. Fin dalla Costituente, il divo Giulio ha incarnato il governo del potere e il potere del governo. Porta con sé ombre, sospetti e misteri della Repubblica, dal rapporto con la mafia al delitto Pecorelli, dalla P2 all’affare Gladio”.