Il Fatto: “Stamina, su Vannoni l’ombra dell’arresto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2014 - 11:42 OLTRE 6 MESI FA
Il Fatto: "Stamina, su Vannoni l’ombra dell’arresto"

Davide Vannoni (LaPresse)

ROMA – L’inchiesta della Procura di Torino sui protagonisti del metodo Stamina, che da mesi sta dividendo l’Italia, è agli sgoccioli e a breve si attende l’avviso di conclusione delle indagini. Sul tavolo del procuratore Raffaele Guariniello, che indaga Davide Vannoni e soci per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla somministrazione di farmaci pericolosi, c’è anche l’indagine condotta dai Nas che suggeriscono la custodia in carcere per il patron.

In procura non hanno ancora deciso e al momento tutte le opzioni sono valide, ma, quel che è certo è che i tempi in cui quella terapia veniva salutata come in grado di sconfiggere malattie incurabili sono ormai lontani.

Scrive Lorenzo Galeazzi sul Fatto Quotidiano:

Lo sa bene Riccardo Iacona che ieri sera a Presadiretta ha mandato in onda un’inchiesta sul metodo Stamina. “Spero di aver riparato alla brutta figura che ha fatto la televisione”, dice al Fatto Quotidiano. Sì, perché, secondo lui, il piccolo schermo ha una grave responsabilità: “Quella di aver raccontato senza filtro i drammi dei bambini malati, come Celeste e Sofia, che sono stati la testa d’ariete con cui la metodica di Vannoni è arrivata all’opinione pubblica”. Una spettacolarizzazione del dolore che ha rubato il posto alle evidenze scientifiche. E che, secondo il conduttore, è arrivata a un passo dal piegare la politica: “Tant’è che la prima versione del decreto Balduzzi prevedeva l’ingresso del metodo nel Servizio sanitario nazionale, senza che ci fosse nessuna prova della sua efficacia”.

Al contrario, a Presadiretta va in scena lo scontro fra la comunità scientifica internazionale, che considera il “metodo” una truffa, e la Stamina Foundation, in prima linea a difendere la bontà delle loro cure. Si raccontano le battaglie legali di chi vuole accedere alla terapia e chi invece l’ha fatta e, sentendosi truffato, chiede giustizia. Iacona descrive anche chi è l’inventore di Stamina: “Uno che sostiene di aver creato un elisir in grado di curare 25 patologie diverse”. Sarà anche perché nessuno sa ancora cosa ci sia esattamente dentro quegli infusi di cellule, come sostiene Elena Cattaneo. La senatrice a vita, ricercatrice di fama mondiale nel campo delle staminali, “per la prima volta in televisione” racconta ciò che pensano gli scienziati: all’interno dei protocolli non c’è niente di scientifico perché la ricerca non è ancora in grado di trasformare le cellule mesenchimali in neuroni in grado di riparare i danni provocati da malattie neurodegenerative (…)