Il Giornale: “Adottare profugo paga più che fare figlio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Ottobre 2015 - 13:35 OLTRE 6 MESI FA
Il Giornale: "Adottare profugo paga più che fare figlio"

Profughi

ROMA – Per l’Italia un immigrato vale più di un bambino italiano. Da mesi, infatti, si sente ripetere che “abbiamo bisogno di migranti altrimenti non sapremo come pagare le nostre pensioni”. E insieme all’approvazione dello ius soli, non sono mancati appelli ad ospitare profughi e richiedenti asilo in casa. Ebbene, le famiglie che decidessero di aprire le loro porte potrebbero godere di un quoziente aggiuntivo sulla dichiarazione dell’Isee maggiore di quello che ottengono mettendo al mondo un bambino.

Come spiega Giuseppe De Lorenzo su Il Giornale,

l’Isee è l’indicatore della situazione economica della famiglia e serve per definire chi può godere di vari benefici. Semplificando, il dato si ottiene sommando redditi e proprietà, dividendoli per il quoziente generato dal numero di figli a carico. Ma non solo. La norma prevede che “ai fini della determinazione del parametro della scala di equivalenza” se nel nucleo vi è un “componente in convivenza anagrafica”, allora si “incrementa la scala di equivalenza di un valore pari ad 1”. Tra questi “conviventi anagrafici”, ci assicura il commercialista, “possono essere considerati anche i profughi ospitati a casa”.

I migranti, infatti, non percepiscono reddito, ad eccezione dei 2,50 euro al giorno elargiti dallo Stato. Per questo potrebbero risultare a carico della famiglia che li accoglie, la quale avrà poi facoltà di inserirli nella dichiarazione Isee, ottenendo lo «sconto».

Bisogna poi ricordare che chi decide di aderire all’accoglienza «diffusa» ottiene dal ministero dell’Interno una parte dei famosi 35 euro. Ma l’assurdo sta nel fatto che un immigrato vale più del secondo o del terzo figlio. Perché? Semplice: secondo la tabella decisa dal governo, il secondo figlio fa aumentare il coefficiente della scala di equivalenza solo di 0,57 punti, il terzo pesa 0,67 e il quarto 0,77. Mentre il profugo potrebbe valere 1 punto intero.

«In linea di massima questo ragionamento è corretto» ci conferma il commercialista. Al momento, infatti, non si sono verificati casi simili. Ma è possibile che, qualora i progetti di ospitalità dei richiedenti asilo nelle famiglie dovessero andare avanti, si producano queste iniquità (…)