L’Italia batte la Germania e vola in finale. Vertice Ue, misure anti-Spread contro il debito

Pubblicato il 29 Giugno 2012 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA

La prima pagina de Il Corriere della Sera

Una grande Italia, siamo in finale. La Germania si arrende a Balotelli. Il Corriere della Sera: “Grande partita dell’Italia di Prandelli che a Varsavia supera (2-1) la Germania con due gol di Balotelli: domenica gli azzurri in finale a Kiev affronteranno la Spagna.”

Linea dura di Monti sul calma-spread: “Un vertice tormentato, cominciato ieri mattina e durato tutta la notte. Sulla crescita intesa rimandata, sulle misure calma-spread Monti e Rajoy hanno puntato i piedi: niente firma senza un meccanismo accettabile sui titoli. Hollande: li capisco.”

Una Soluzione c’è. Editoriale di Marcello Messori: “I problemi che hanno caratterizzato il Consiglio europeo di ieri e che — con ogni probabilità — saranno al centro della riunione odierna dei diciassette leader dell’Unione economica e monetaria europea (Uem), dipendono dalla difficoltà di rendere temporalmente compatibili le esigenze dei due maggiori Stati «periferici» e i veti incrociati di Francia e Germania. L’Italia mira ad attivare un meccanismo europeo che calmieri gli spread interni all’area dell’euro, senza obbligare i Paesi a «rischio contagio» — ma con politiche rigorose di consolidamento del proprio bilancio pubblico — ad attivare il programma di aiuti già in atto per Grecia, Irlanda e Portogallo. La Spagna necessita di un sostegno europeo al proprio settore bancario che non pesi sul suo bilancio pubblico e che rompa, così, il circolo vizioso fra rischi finanziari e rischi del debito sovrano.”

Tutte le Misure allo Studio.  A cura di Ivo Caizzi: “La svolta, per una soluzione della crisi, sembra poter arrivare se tutti gli Stati membri comprenderanno l’interesse comune a salvare l’euro e una costruzione da 500 milioni di abitanti, che solo unita potrà competere con gli Stati Uniti, la Cina, l’India e le altre economie emergenti. Nel breve la Germania, la Finlandia e gli altri Stati più solidi si godono i bassi tassi sul loro debito, che scaturiscono proprio dalle difficoltà dei Paesi mediterranei nel piazzare i loro titoli sui mercati. Ma, se l’euro saltasse, le perdite colpirebbero tutti, Stati del Nord e mediterranei.”

Pil - Il Corriere della Sera

Sale il conto della spending review Dieci miliardi di tagli entro l’anno. Analisi di Enrico Marro: “Molto ci si aspetta dal pacchetto messo a punto dal supercommissario Enrico Bondi, il cuore dell’operazione di revisione della spesa pubblica (spending review): la stretta sugli acquisti di beni e servizi sarà molto forte e dovrebbe riguardare non solo ministeri ed enti centrali, ma colpire anche la spesa decentrata, quella più spesso fuori controllo. Tagli arriveranno agli incentivi alle imprese (pacchetto Giavazzi) mentre non sarebbero ancora pronti i tagli alla spesa dei ministeri, che sono quelli più in ritardo nella spending review e dove più forti si sono manifestate le resistenze. Sempre ieri, legate all’ipotesi di un Consiglio dei ministri straordinario, circolavano in ambienti parlamentari voci su possibili misure anch’esse straordinarie di carattere patrimoniale. Ma fonti governative smentiscono con decisione, facendo osservare che dal consiglio europeo dovrebbero arrivare notizie positive e che in ogni caso per ulteriori valutazioni bisognerà aspettare la reazione dei mercati.”

I costi della polizia locale - Il Corriere della Sera

Le spese «folli» dei Comuni per i vigili urbani. Approvati i costi standard del federalismo in base ai quali dall’anno prossimo le amministrazioni riceveranno le risorse. Approfondimento di Mario Sensini: “A Minturno, sulla costa laziale, dove la spesa effettiva è 4,4 volte oltre quella «standard», il caso dei vigili è noto: nove autovelox, otto fissi e uno mobile, e pattuglie spiegate ovunque con milioni (dicansi milioni) di verbali di contestazione elevati ogni anno. Certo, le multe rendono. Ma la Commissione sul federalismo non le considera come fattore per controbilanciare un costo che appare comunque eccessivo. Come a Castellamare di Stabia, dove le multe fioccano, non solo sulle strade: sono fuorilegge bikini, shorts, il gioco del calcio nei giardinetti, la discarica selvaggia. Cose sacrosante, ma il sindaco, l’onorevole del Pdl Luigi Bobbio, fa maledettamente sul serio. «Finché i concittadini non avranno recuperato coscienza civica non si fermeranno gli interventi preventivi e repressivi. Il rispetto delle regole è una basilare e indefettibile norma di convivenza e dove non vengano rispettate spontaneamente, non ci tireremo indietro per imporne l’osservanza ai riottosi». Giustissimo. Solo che l’ordine, a Castellamare, costa una fortuna e dall’anno prossimo la spesa per i vigili dovrà quasi essere dimezzata.”

Esteri. Obama promosso dalla Corte Suprema. Articolo di Massimo Gaggi: “Barack Obama vince a sorpresa la battaglia della riforma sanitaria davanti alla Corte Suprema grazie all’aiuto del suo presidente, John Roberts, un giudice conservatore nominato da George Bush che stavolta si è schierato con i quattro magistrati progressisti. 5 a 4: Obamacare supera l’esame di costituzionalità con un voto sul filo del rasoio.
Il presidente degli Stati Uniti, sollevato da questa decisione che arriva in un momento molto difficile per lui (sondaggi negativi, economia e occupazione che peggiorano, il ministro della Giustizia, Eric Holder, ieri messo formalmente sotto accusa dalla Camera dei Rappresentanti e che rischia l’impeachment), va in televisione a spiegare che la sentenza conforta non solo la Casa Bianca, ma tutta l’America.”

20-29 Maggio, il Sisma Un mese dopo, cercando la normalità Viaggio nei paesi del terremoto. Inchiesta di Francesco Alberti: “Eppure risorgono. Alla Bellco, pezzo pregiato del biomedicale a Mirandola, sono già tornati al lavoro due terzi dei dipendenti. Il piano d’emergenza scattato poche ore dopo la devastante scossa del 29 maggio scorso ha funzionato nei minimi dettagli. È ripartito il settore della ricerca, che ora opera in una tensostruttura. Agibile la parte amministrativa, risparmiata dal terremoto, mentre la distribuzione si appoggia a un nuovo magazzino a Bologna.”

 

La prima pagina de La Repubblica

La Repubblica: “Scudo anti-Spread, l’aut aut di Monti.” Alla ricerca dell’Eurostato. Editoriale di Lucio Caracciolo: “Quando non sai la risposta, cambia la domanda. E sceglila facile. Questo riflesso domina i vertici europei, specie se sono decisivi.”

L’intervista di Andrea Bonanni a Romano Prodi: “Serve una svolta. L’Europa si unisca attorno alla Germania. Il tracollo dell’Euro sarebbe un disastro per tutti.”

Il progetto. Uno scudo che difende Italia e Spagna. Funziona così il piano targato Roma. Articolo di Valentina Conte: “La febbre è alta e il paracetamolo serve subito. Monti imprime un’accelerazione improvvisa alla proposta tutta italiana di far scendere la temperatura sui mercati dei titoli di stato.”

Il Giornale: “Ciao ciao culona.” Articolo di Giuseppe De Bellis: “Ci sono voluti mesi prima che Mario (Monti) si facesse sentire in Europa e mettes­se in riga la Germania. È bastato un tempo aMario (Balotelli) per vendicare la prepoten­za economica tedesca sul campo da calcio. Un colpo di testa e un destro terrificante cac­ciano la squadra di Frau Merkel dall’Euro e regalano all’Italia la finale contro i compagni di sventura e di spread spagnoli. È la rivincita sportiva dei Paesi mediterranei, quelli tanto umiliati dai maestrini del rigore che ci fanno la morale. Caro presidente Monti, impari da Balotelli. Urli, alzi la voce e difenda l’Italia.”

Le virgole e l’incendio. Editoriale di Nicola Porro: “I vertici europei generano ef­fetti indesiderati ormai preve­dibili: danno la sensazione di come il pallino non sia in mano a chi ci governa. È come se una gran­de società per azioni per risolvere i suoi problemi non facesse altro che convocare riunioni del consi­glio di amministrazione. Con i consiglieri intenti a litigare o a tro­vare piccole soluzioni dagli scarsi effetti pratici per le strategie del­l’azienda. Che continua per la sua strada con la sola forza del­l’inerzia: perpetuando gli er­rori di sempre e rincor­rendo i pochi elemen­ti di forza.”

La prima pagina de Il Giornale

Su Twitter Balotelli è Supermario E Casini cita il «forzaitalia» di Alfano. Articolo di Maurizio Caverzan: “Prima dell’inizio. Twittata da Bibi Ballandi l’edicola su Youtube di Fiorello è di buon auspicio. «Senza paura» recitano in coro al­meno tre quotidiani sportivi. E poi «Li buttiamo fuori dall’euro». E speriamo vada davvero così. Con gli amici del bar sottocasa non poteva mancare la canzonci­na: Prandelli, Abate, Pirlo, Cassa­no con Buffon, Chiellini con Bar­zagli, Balotelli che fa gol…». Alla fi­ne tutti a fare gli scongiuri. «Avan­ti Italia», tutto in maiuscolo è l’in­coraggiamento di Giorgio Chielli­ni, top tweet tre ore prima del fi­schio d’inizio. Italia Germania sul social network dell’uccellino az­zurro è un happening di fantasia, tifo e materia grigia. Moralistico­militante Gad Lerner che chiosa il fatto che «la Bmw si ferma per la partita, la Fiat no. Marchionne sbaglia un’altra volta». Qualche minuto prima dell’inizio Gianni Riotta posta un lapidario «Forza Italia». Stesso tweet da Angelino Alfano, ma forse vuol dire qualcos’ altro.” 

Sullo stesso tono de Il Giornale anche l’apertura di Libero: “Vaffanmerkel. Grande Italia: Germania dominata e liquidatao con due gol di SuperMario Balotelli.”

Il Fatto Quotidiano: “Germania-Italia 2-1. Sul campo di Varsavia lezione di calcio degli Azzurri ai tedeschi. Al tavolo dell’Unione europea il premier italiano chiede misure anti-spread per non soffocare nel debito, ma sbatte contro il muro della Cancelliera. Clima teso al vertice di Bruxelles. Verso un accordo sulla crescita. Ma la guerra sull’euro rischia di mettere in ginocchio mezza Europa.”

Memento Mori. Editoriale di Marco Travaglio: “Pensavamo di averla fatta franca, invece ci hanno sgamati proprio sul più bello. Tutto era pronto per l’agognato golpe. Da mesi ci riunivamo in cantina con un pugno di giornalisti e toghe rosse per rovesciare le istituzioni. Grillo era collegato via skype, Di Pietro aveva promesso i mezzi di locomozione (il trattore rosso di Montenero), Padellaro aveva messo a disposizione uno sgabuzzino per deportati ed enucleandi. Ci aveva raggiunti pure il colonnello Automatikos dopo la missione compiuta in Grecia. Poi purtroppo Luciano Violante, infallibile segugio e indefesso smascheratore di trame golpiste (leggendaria la sua inchiesta su Edgardo Sogno, uno che non sarebbe riuscito a rovesciare neanche la moglie, arrestato da Violante e naturalmente assolto), ci ha scoperti.”

I rimborsi elettorali ai partiti - Il Fatto Quotidiano

Quant’è duro rinunciare a un tesoro. Articolo di Wanda Marra: “Lunedì in Consiglio dei ministri il governo farà il decreto”. È Carlo Vizzini, relatore dimissionario del ddl sulle riforme costituzionali ad annunciarlo in Commissione. Sta parlando dello sbandierato dimezzamento della rata dei rimborsi ai partiti per il 2012 – ben 180 milioni di euro e rotti complessivi – con la conseguente destinazione dei soldi risparmiati – 91 milioni di euro – ai terremotati dell’Emilia. Vizzini annuncia che ad annunciarglielo è stato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi. Strana soluzione: che c’entra la Funzione pubblica con i partiti? Peraltro, tra tutti i Cdm possibili, quello di lunedì promette di essere tra i più movimentati, visto che dovrà “fronteggiare” i risultati del vertice europeo.”

 

 

 

La Stampa: “Vertice Ue, veto di Monti “Scudo sui Bot o non firmo” Una notte di trattative.” Le attese dei mercati. Un tranquillo lunedì da paura. Articolo di Luigi Grassia: “Proviamo a pensare a quello che gli anglosassoni chiamano il «worst case scenario», l’ipotesi peggiore: nel caso (purtroppo non improbabile) che il vertice europeo si concluda con un fallimento, come reagiranno i mercati lunedì? Mario Monti ha prospettato (forse per far pressione sugli interlocutori) il rischio di una catastrofe. Mario Spreafico, direttore degli investimenti per l’Italia di Schroders, dice al telefono che l’ipotesi non è peregrina: «Se il vertice va male ci sarà un’esasperazione dei meccanismi della sfiducia, con il rialzo degli spread e il possibile crollo dei titoli bancari e delle Borse.”

Intervista di Maurizio MolinariEd Tarallo (Wells Fargo): “Un fallimento a Bruxelles potrebbe aumentare questo timore, e i mercati potrebbero scendere di molto. Il Dow Jones potrebbe andare sotto quota 12000 e lo S&P arrivare a 1280-1250. Dobbiamo renderci conto che siamo in una situazione precaria, le opinioni prevalenti sull’euro sono negative e basta poco per accelerare caduta dei titoli e del valore della moneta unica.”

Il Sole 24 Ore:Veto di Italia e Spagna al Vertice Ue.” Lavoro e Iva: i fronti post-vertice di Pdl e Pd. Articolo di Lina Palmerini: “Non solo i mercati, anche la “piazza” politica italiana è attesa alla prova di lunedì, cioè alla gestione dei risultati del summit europeo. E le parole più attese sono quelle del campo del Pdl, molto più inquieto rispetto al Pd che ha già giurato fiducia a Mario Monti qualsiasi sia l’esito del vertice. «Lunedì non ci sarà un big bang per il Governo. Certo, se l’esito sarà tutto negativo si aprirà una riflessione per capire cosa non funziona e cosa si potrà fare». Le parole di Raffaele Fitto, ex ministro e deputato Pdl chiariscono che anche per il centro-destra non scatterà l’ora X per il premier e nessuno chiederà di staccare la spina anche per l’oggettiva difficoltà dei problemi da affrontare se davvero il vertice andrà male.”

Il Messaggero: “Magica Italia.” La finale dei Pigs. Editoriale di Mario Ajello: “Questa è l’Italia. Di Balotelli e di tutti. L’Italia del calcio che ieri sera ha infiammato gli animi del paese intero, filando in finale dell’Europeo con un piglio, una sicurezza, una forza fisica e mentale da far paura. Per la Germania è un incubo senza fine, per l’ottava volta non riesce a batterci nelle partite che contano: fuori una delle grandi favorite, l’altra, la Spagna, ci aspetta domenica a Kiev. Avanti con la sofferenza, oltre l’assedio finale dei tedeschi (portiere compreso), ringalluzziti solo nel recupero da un rigore alquanto dubbio.”

Scudo anti-Spread, Monti non cede: “Mario Monti non cede sullo scudo anti-spread. Al vertice del Consiglio europeo a Bruxelles i leader sono divisi sul debito, mentre sulla crescita si va verso l’accordo. La cancelliera Angela Merkel pone invece condizioni sull’uso del fondo salva-Stati. Trattativa a oltranza anche nel corso della notte.”

Siamo noi!!! La Gazzetta dello Sport: “Super Balotelli: tutta l’Italia è in festa.”

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