Legge elettorale, la proposta del Movimento 5 stelle

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Maggio 2017 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA
Legge elettorale, la proposta del Movimento 5 stelle

Legge elettorale, la proposta del Movimento 5 stelle (Foto Ansa)

ROMA – Il Movimento 5 stelle contro la legge elettorale di Matteo Renzi e Silvio Berlusconi ha lanciato per sabato e domenica un sondaggio online sulla piattaforma Rousseau sulla propria proposta elettorale.

L’annuncio è apparso in un post pubblicato sul Blog delle Stelle che sottolinea come, secondo il Movimento 5 stelle, si sarebbe dovuti andare a votare subito dopo il 4 dicembre, quando il referendum costituzionale bocciò la riforma Renzi-Boschi e, di fatto, il governo Renzi.

Scrive il Movimento 5 stelle:

Il 4 dicembre il 60% dei cittadini che sono andati a votare hanno detto un chiaro “No” al Governo di Matteo Renzi: si sarebbe dovuti andare subito a votare e invece ci hanno rifilato un Governo fotocopia, uguale a quello di Renzi.

Il MoVimento 5 Stelle aveva anche proposto una soluzione semplice ed efficace per risolvere il disastro costituzionale lasciato in eredità dal duo Renzi-Boschi: due leggi elettorali diverse per Camera e Senato, una delle quali per giunta incostituzionale.

Ma la proposta del Movimento, scrivono sul Blog, è stata “ignorata” per cinque mesi perché “il Pd era troppo impegnato nel suo congresso per occuparsi della paralisi che aveva creato e ridare finalmente la parola al popolo”. Eppure, scrivono i pentastellati, “la nostra soluzione” era “quella più condivisa”,

al punto che il Legalicum è stato anche il testo base proposto dal presidente della Commissione affari costituzionali (che non è certo del MoVimento 5 Stelle) come base per la discussione in grado di trovare ampia condivisione.Ma il Pd, dimenticando la lezione del 4 dicembre, ha deciso di azzerare tutto e di imporre ancora una volta una legge elettorale ritagliata sulle sue esigenze.

In un primo momento, ricorda il Blog, il Pd si è detto disponibile ad una proposta simile al

sistema in vigore in Germania, che, in effetti, da settant’anni, garantisce rappresentatività e governabilità. Si tratta di un sistema proporzionale, con una soglia di sbarramento nazionale al 5%, così in Parlamento sono ammessi pochi partiti ma rappresentativi.

(…) Alla prova dei fatti, però, il Pd spacciava per tedesco un imbroglio vero e proprio. Quando infatti è stato depositato il testo, il Pd ha presentato il Verdinellum, una legge elettorale che è stata ispirata dal gruppo parlamentare mai eletto da nessuno di Denis Verdini e che riunisce i peggiori difetti della Prima e della Seconda Repubblica, che è stata appositamente studiata per danneggiare il MoVimento 5 Stelle e che, come le loro precedenti proposte, è di nuovo incostituzionale. È una proposta, poi, che non garantisce la rappresentatività, tanto che un partito con meno voti può persino ottenere più seggi di chi ha più voti! È’ una proposta che nemmeno garantisce la governabilità: consente coalizioni pasticciate diverse collegio per collegio, destinate a sfarinarsi in Parlamento, e consente ai partitini di contrattare posti nei collegi uninominali e così ricattare le maggioranze in Parlamento.

Il Movimento 5 stelle si dice a favore del modello tedesco (che assegna ad ogni partito che supera la soglia di sbarramento del 5% il numero di seggi corrispondenti alla percentuale di voti ricevuti), sottolineando che questo implica che

laddove dovesse capitare che il numero di seggi vinti da un partito nei collegi uninominali eccedesse il numero dei seggi ottenuti nel riparto proporzionale, quest’ultimo deve prevalere, al fine di garantire la piena proporzionalità del sistema come accade in Germania.

Le richieste del Movimento di Beppe Grillo sono quindi queste:

voto subito, niente coalizioni elettorali, proporzionale rigoroso sulla totalità dei seggi della Camera e soglia di sbarramento al 5%, provando a chiedere al tempo stesso che si rafforzino le prospettive di governabilità nel rispetto della Costituzione (cioè con l’aggiunta di un premio di maggioranza per chi raggiunge la soglia del 40% o altri metodi di calcolo più selettivi che incrementino il numero dei seggi della prima forza politica).

Su questi temi il Movimento ha lanciato un sondaggio sulla piattaforma Rousseau.