Letta cerca già un altro lavoro, Libero: “Usa il governo per il salto europeo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Novembre 2013 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Letta cerca già un altro lavoro, Libero: "Usa il governo per il salto europeo"

Letta cerca già un altro lavoro, Libero: “Usa il governo per il salto europeo”

ROMA – Letta cerca lavoro per il futuro, scartata l’ipotesi primarie Enrico, scrive Libero “usa il governo per il salto europeo dove punta al ministero degli Esteri”:

Cioè alla poltrona di Alto rappresentante degli Affari Esteri, oggi ricoperta da lady Catherine Ashton. Peraltro chi ottiene quel ruolo diventa anche vicepresidente della Commissione. Dunque sarebbe un commissario molto forte. All’Italia, in ogni caso, spetta un commissario. L’unico problema è che Letta dovrebbe dimettersi da premier qualche mese prima del previsto, dal momento che la nuova commissione entra in vigore non più tardi del novembre 2014.

In alternativa, potrebbe ambire alla poltrona che oggi è di Herman Van Rompuy, quella di presidente del Consiglio europeo. Incarico che, per prassi, va a chi è stato premier nel proprio Paese. «Ed Enrico, ora, è entrato in questo club», spiega un suo collega di partito. In questo caso potrebbe prendersela più comoda, visto che il successore dell’ex premier belga entra in carica alla fine del prossimo anno. Tra l’altro, fanno notare in ambienti vicini al premier, a gestire la partita di queste nomine sarà proprio Letta, durante il semestre di presidenza europeo a guida italiana. «Certamente», dice a Libero Sandro Gozi, deputato del Pd che ha lavorato con RomanoProdi quandoquesti era presidente della Commissione Ue, «se Letta vuole ha tutte le carte in regola per aspirare a un incarico europeo. Sia quello di commissario, sia quello di presidente del Consiglio europeo». L’accordo tra lui e Renzi, di cui si vocifera da mesi e che la vulgata vuole sia stato siglato in presenza di Giorgio Napolitano all’atto di nascita del governo Letta, potrebbe essere proprio questo: il sindaco di Firenze va a Palazzo Chigi, l’attuale premier in Europa. «Non è un caso che l’80% dei lettiani sostenga Renzi per la segreteria», fa notare Gigi Meduri, bindiano, ex deputato della Margherita.

Intanto però, continua Libero, Massimo D’Alema, trama:

Piuttosto, i rivali di Letta, in prospettiva, sono altri. Uno è Massimo D’Alema. Anche l’ex ministro degli Esteri, infatti, da tempo punta a una poltrona europea. Poi c’è Mario Monti, che da mesi lavora per succedere a Van Rompuy e che ha un ottimo rapporto con Letta. D’Alema, però, può far pesare dalla sua un altro fatto: l’anno prossimo ci sono le elezioni europee. Il Pd avrà bisogno di gente che raccolga migliaia di preferenze. E D’Alema è in grado di farlo. Sarà complicato, stavolta, “rottamarlo”: «Ci sono le preferenze, sarà la prima prova elettorale del nuovo segretario, Matteo dovrà pregarlo di candidarsi», dice un ex diessino. In cambio, D’Alema potrebbe chiedere l’im – pegno del governo italiano a indicarlo per una delle due poltrone in palio. Intanto continuano le schermaglie tra supporter di Renzi e Cuperlo. Se n’è avuto un assaggio ieri alla buvette tra il renziano Lorenzo Guerini e il bersaniano Nico Stumpo, entrambi nella Commissione per il congresso. «Smettila di dire c… Ne ho sentito giusto una delle tue su Sky», fa il primo al secondo (aveva detto di augurarsi che «chi non è del Pd non vada a votare alle primarie»). «Tu di’ alla Bonafé di smetterla con questa storiadi Crisafulli»,replica l’ex capo organizzazione, citando il neosegretario di Enna, che proprio ieri ha accusato Renzi di attaccarlo perché «peso cento chili». Guerini: «Ma ha ragione, non l’avete trovato degno diessere candidato e ora lo fate eleggere segretario provinciale». Stumpo: «Se non la smettete tiro fuori i nomi di quelli che in Sicilia stanno con voi. O vogliamo parlare del vostro di Barriera di Milano (quartiere di Torino, ndr) intercettato a parlare con un candidato della ’ndrangheta?». Guerini:«Ma siè dimesso».Stumpo: «No, ha solo rimesso il mandato nelle mani della direzione». Guerini: «Ma falla finita». Si conclude con una pacca sulle spalle. Ma, insomma, il clima è questo.