Libero: “Bando surreale a Milano: conta-profughi. Stipendio da 2mila € al mese”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2014 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA
Libero: "Bando surreale a Milano: conta-profughi. Stipendio da 2mila € al mese"

Pisapia (LaPresse)

ROMA – AAA assumiamo conta-profughi. Il Comune di Milano ha appena pubblicato il bando: se vi sentite portati per enumerare i Mohammed e gli Alì, potete rivolgervi anche voi agli uffici di Palazzo Marino. Non sono richieste qualifiche particolari, basta una laurea e una generica “esperienza nel trattamento di dati statistici con particolare riferimento ai temi della multi etnicità”.

 

Scrive Mario Giordano su Libero:

In pratica: sapete contare fino a 100 senegalesi? Riuscite a dividere un pasto per 400 nordafricani? Vi viene facile la moltiplicazione dei pani e dei siriani? Ecco: siete il candidato perfetto. Potete farvi assumere come abaco dei clandestini, pallottoliere multirazziale, una specie di elaboratore numerico degli immigrati. La prova algebrica della Milano invasa.

Non è un bel mestiere? La ricompensa non è nemmeno da buttar via: 31.387 euro per 15 mesi. In pratica 2.092 lordi al mese, circa 1.200 netti. Non si diventa ricchi, ma insomma, in tempi di crisi è niente male. Il contatore di migranti, peraltro, non ha «vincolo di subordinazione» e dovrà lavorare 36 ore settimanali, che non sono neanche molte se si considera la quantità di stranieri che ormai circolano per il capoluogo lombardo. Ma tant’è: non si timbra il cartellino, non si lavora fuori orario. L’unico vincolo che viene posto è quello della riservatezza.

Si capisce: nessuno deve sapere quanti sono davvero gli stranieri a Milano. Si potrebbe spaventare. Il bando è stato pubblicato martedì 22 luglio, con tutte le virgole al posto giusto. Ci sono la firma del direttore di settore, l’indicazione della responsabile, i riferimenti agli articoli 50 e 107, commi 110, decreto legislativo 267/2000, etc etc, in somma il solito contorno leguleio, con tanto di «visto il regolamento», «vista la circolare», «rapporti da stendere»e sigle ostentate come una minaccia (la RAR!). Ma la sostanza, poi, è semplice come quella che vi abbiamo appena detto: il nuovo collaboratore dovrà curare le statistiche degli stranieri. Ergo: contare gli immigrati come si contano le pecore bianche prima di addormentarsi. Un Khaled, un Mustafà, due Abdel, quattro Aziz…

Bisogna ammettere che il sindaco Pisapippa (copyright Dagospia) è davvero geniale: fino all’altro giorno lo accusavano di essersi circondato di conta-balle, e lui risponde circondandosi di conta-profughi. Sicuramente è un passo in avanti. Se procede su questa strada, tra poco chiederà anche di assumere qualcuno che conti la gocce d’acqua che cadono nel Seveso prima dell’inondazione, qualcuno che conti i moccoli dei milanesi quando pagano le tasse municipali e qualcuno che conti i sudori freddi degli anziani quando devono andare a ritirare la pensione nel nuovo far west ambrosiano.

C’è un’emergenza? A Milano si risponde assumendo uno statistico possibilmente inutile, possibilmente esterno. Del resto, si sa, per queste operazioni bisogna cercare consulenti fuori da Palazzo Marino,perché dentro è difficile trovare qualcuno che conti… (…)