Libero vs Laura Boldrini: da 8 a 12.500 euro mese (ma dovevano essere 17.600)

Pubblicato il 20 Maggio 2013 - 05:46 OLTRE 6 MESI FA
laura boldrini

Laura Boldrini: da destra continui attacchi

Contro Laura Boldrini, presidente della Camera, continuano gli attacchi sulla stampa di destra. Particolarmente puntuto è il quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro, che a Laura Boldrini ha dedicato un articolo non proprio agiografico intitolato:

“La pasionaria di Sel. Boldrini, una vita da regina grazie ai poveri immigrati. Donna in carriera, all’ Alto commissariato Onu per i rifugiati aveva 8 mila euro al mese con casa e viaggi pagati. Bastava difendere gli extracomunitari”.

L’articolo, di Matteo Pandini, afferma che Laura Boldrini, passando da funzionaria dell’ Onu a Presidente della Camera,

” è passata dai quasi 8 mila euro netti al mese della sua vecchia attività ai circa 17.600 che spettano alla terza carica dello Stato, prontamente ridotti a 12.500 dopo la sobria sforbiciata decisa col suo omologo a Palazzo Madama, Piero Grasso. Un taglio che ha entusiasmato i grillini e che ha galvanizzato i fan di questa acerrima rivale dell’ultimo governo di centrodestra, troppo duro – a suo dire – con gli extracomunitari. A sessant’anni – gliene mancano otto – la dottoressa Boldrini avrà già diritto a una pensioncina che, assicurano dal suo efficientissimo staff, non è stata ancora calcolata con precisione ma senza dubbio sarà «contenuta». D’altronde l’ha maturata in sole quindici primavere”.

L’articolo ripercorre la vita retributiva di Laura Boldrini prima alla Fao, poi al Programma alimentare mondiale, come portavoce per l’Italia,

“poi portavoce dell’Alto commissariato. Contratto importante, tecnicamente inquadrato come P4, step XI. Dodici mensilità tra i 7 e gli 8 mila euro. Netti. Senza trattamento di fine rapporto. A differenza di altri colleghi, non ha avuto il rimborso per gli studi della figlia”,

ma, stando al racconto di Matteo Pandini, ha compiuto molte missioni,

“anche in luoghi di crisi. Pakistan, Afghanistan, ex Jugoslavia, Caucaso, Iran, Angola, Ruanda, Sudan”.

Dopo tanto viaggiare, il ruolo alla Camera:

“Originaria di Macerata, in una delle sue prime uscite pubbliche ha deciso d’andare al funerale di una coppia d’anziani suoi corregionali. Si erano suicidati per problemi economici. La fresca presidente della Camera, già portavoce dell’Alto commissariato, aveva spiazzato tutti: «Non immaginavo tanta povertà». Dopo tutto quel girovagare, bentornata in Italia”.