Libero: “Rodota-ta-tà, come il suono di un mitra”‏

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2013 - 14:25 OLTRE 6 MESI FA
Libero: "Rodota-ta-tà, come il suono di un mitra"‏

Rodota (LaPresse)

ROMA – “Rodotà comprende i brigatisti (e volevano farlo presidente…).” Questo il titolo dell’articolo a firma di Francesco Borgonovo su Libero Quotidiano, in edicola oggi 23 settembre.

“Stefano Rodotà è passato dal Movimento Cinque Stelle alla stella a cinque punte. Ieri «l’ottuagenario miracolato dalla rete» (copyright Beppe Grillo) ha partecipato a un convegno organizzato a Torino dai movimenti per l’acqua, i quali devono aver messo a disposizione dei relatori anche una notevole quantità di vino. Motivo per cui, terminato l’intervento, l’insigne giurista ci ha tenuto a comunicare al mondo la sua opinione sulle Nuove Brigate Rosse.

Queste ultime, giusto due giorni fa, hanno prodotto un elegante comunicato in cui spiegavano che il movimento No Tav dovrebbe «fare un passo avanti», cioè diventare più violento di quanto non sia ora. Bene, secondo il professore «la lettera delle nuove Brigate Rosse, in cui si auspica che il movimento No Tav faccia uno scatto politico-organizzativo è deprecabile, ma comprensibile». Poiché nessuno degli astanti si è precipitato a chiamare il 118 richiedendo immediato Tso, Rodotà ha proseguito parlando del centrodestra e di Berlusconi. «Un esecutivo sotto ricatto, che si fa dettare l’agenda politica da una sola parte della maggioranza», ha detto, «è un rischio per la democrazia». (…)

L’ottimo Rodo-Tav ci ha messo un po’, poi si è reso conto di aver proferito una bestialità e ha cercato di correggere il tiro: «Quando ho detto che sono “deprecabili ma comprensibili” le dichiarazioni delle Br sulla Tav ho solo voluto dire: “Che cosa vi aspettate da brigatisti rimasti prigionieri della loro cultura?” Non ho mai voluto giustificarli ma ho solo sottolineato un dato di realtà». A questo punto, bisogna ricordare l’ammonimento di Moretti (…): «Le parole sono importanti». Quindi «comprensibile» significa «comprensibile». Non esprime nessuna dura condanna. Anzi, peggio, fa rientrare il messaggio dei terroristi nell’ordine delle cose. Richiama in causa le antiche favolette secondo cui è anche il contesto sociale a giustificare il terrorismo. Tanto più che, per definizione, le Br non sono «comprensibili». (…)

Come Erri De Luca, secondo cui contro la Tav ogni forma di boicottaggio – per quanto illegale – è legittima. Come Gianni Vattimo, che ama circondarsi di attivisti, forse perché nelle loro zucche vuote ritrova le basi del suo «pensiero debole». Adesso arriva pure Rodo- Tav, buono ultimo, ma già passato avanti a tutti grazie alla sua sparata. (…) Il bello è che questo abbiamo rischiato di trovarcelo come presidente della Repubblica, sostenuto dai grillini e da una parte della sinistra. Sarebbe stato un ottimo inquilino del Colle: equilibrato, moderato, equidistante. Praticamente, una colonna romana. Adesso, se non altro, sappiamo perché tutti ripetevano Rodotà-tà-tà: riproducevano il suono di un mitra.”