Libero: “Tutti pazzi di Tsipras che vuol tenersi i soldi degli italiani”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Febbraio 2015 - 09:26 OLTRE 6 MESI FA
Libero: "Tutti pazzi di Tsipras che vuol tenersi i soldi degli italiani"

Tsipras (LaPresse)

ROMA – “Tutti pazzi per Tsipras” scrive Nino Sunseri su Libero che aggiunge: “In Italia è arrivato come una star. Renzi che saluta la sua vittoria elettorale come “un messaggio di speranza”. Gli regala anche una cravatta anti-crisi: vedi mai che dovesse utilizzarla con Angela Merkel che per il momento è la sola a non prendere molto sul serio le proposte del nuovo premier di Atene. Per il resto stanno cedendo tutti: da Obama che lo saluta come il profeta della rinascita europea fino a Silvio Berlusconi che senza mezzi termini annuncia: “In Europa sto con Tsipras”.”

Solo Piercarlo Padoan pare avere un po’ di prudenza. Incontrando il suo collega Yanis Varoufakis annuncia: «L’attenzione alla crescita è prioritaria per garantire la sostenibilità del debito greco e contribuire così a sollevare la popolazione dal disagio sociale prodotto dalla crisi». D’improvviso i termini rigore e austerità sono passati di moda. Ora si parla solo di crescita. Al punto che lo stesso Berlusconi, incrociando Padoan al termine del giuramento del Presidente della Repubblica, lo avverte che il fiscal compact va tolto dalla Costituzione (…)

Per risolvere il problema del debito la Grecia propone un’operazione di finanza creativa ad alto tasso di fantasia. Alla base c’è un doppio scambio. Un primo tipo di titoli sarebbe indicizzato alla crescita economica e andrebbe a sostituire i finanziamenti erogati dalla Ue. Una seconda categoria avrebbe la forma di obbligazioni perpetue e rimpiazzerebbe i prestiti fatti dalla Bce. Tutto questo significa che la Grecia rimborserà con molta calma i suoi debiti. Soprattutto lo farà se e quando avrà i soldi (da qui il riferimento alla crescita del Pil). Quelli in portafoglio alla Bce invece non verranno mai restituiti: ci sarà solo l’impegno a pagare gli interessi. Un bel gioco di prestigio che ha lo scopo seguente: la Grecia non paga (o paga il meno possibile) e i creditori non devono svalutare i bilanci nazionali evitando l’emergere di perdite difficilmente giustificabili con gli elettori. Nella realtà l’Italia rischia di rimetterci i 40 miliardi che ha prestato ad Atene.

Ma siccome il buco non emergerà mai, ci sarà sempre la possibilità per Renzi di sostituire le parole ai fatti. È ancora presto per dire se queste proposte saranno accettate: soprattutto considerando le prevedibili resistenze della Germania ma anche di Paesi come Spagna, Irlanda e Portogallo che, a differenza di Atene, hanno onorato gli impegni fino in fondo. I loro governi è ben difficile che abbiano voglia di passare per ingenui. Alle prossime elezioni potrebbero pagare un prezzo salatissimo (…)