Libertà di Stampa, la Ue ci boccia
Pubblicato il 13 Dicembre 2013 - 12:38 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – L’Europa boccia l’Italia sulla libertà di stampa: le norme sulla diffamazione non sarebbero “pienamente conformi agli standard di libertà di espressione”.
L’articolo di Andrea Cuomo:
Frasi molto dure, pur annacquate dall’euroburocratese, confermate nelle conclusioni dei tre giuristi, secondo i quali «è legittimo limitare la libertà di espressione con le leggi sulla diffamazioni nell’intento di proteggere il diritto alla reputazione. Tuttavia, le misure restrittive non devono essere troppo pesanti e devono conformarsi al principio di proporzionalità, al servizio di un’esigenza sociale pressante». Insomma, basta con la galera per i giornalisti, anche se solo minacciata. «La prigione per diffamazione deve essere abolita, eccetto che in limitati casi estremi come per discorsi d’odio o incitamento alla violenza, e ingenti ammende devono essere applicate con attenzione per evitare di dissuadere giornalisti o altri commentatori dal dare il loro contributo a discussioni di interesse pubblico». Non solo: «Le autorità devono rispettare il diritto dei giornalisti di diffondere informazioni in questioni di interesse generale, compreso il ricorso a un grado di esagerazione o provocazione, purché in accordo con il giornalismo responsabile». Insomma, bisogna cambiare. E in fretta: «La commissione di Venezia incoraggia le autorità italiane a concludere il processo legislativo in corso sulla legislazione della diffamazione» tenendo conto di queste raccomandazioni. I giornalisti italiani ringraziano.