Mansa Musa e i suoi “fratelli”: gli uomini più ricchi di sempre

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2016 - 10:11 OLTRE 6 MESI FA
Mansa musa e i suoi "fratelli": gli uomini più ricchi del mondo

Mansa musa e i suoi “fratelli”: gli uomini più ricchi del mondo

ROMA – Mansa Musa, imperatore del Mali, vissuto intorno al 1300, è uno degli uomini più ricchi della storia. Con lui nella classifica dei 10 personaggi storici più ricchi figurano anche l’imperatore romano Ottaviano Augusto, il fondatore dell’impero mongolo Gengis Khan e soprattutto il comunista Stalin e il magnate dell’informatica e fondatore dell’impero Microsoft, Bill Gates, unico della classifica ad essere ancora in vita.

Andrea de Cesco sul Corriere della Sera scrive che la classifica dei 10 uomini più ricchi della storia è stata stilata dalla rivista Time e parte dal I secolo avanti Cristo, con Ottaviano Augusto, fino ad arrivare ai giorno d’oggi con Bill Gates, magnate dell’informatica e riccone ancora in vita:

“1. Gengis Khan (1162-1227)
La ricchezza del fondatore dell’Impero Mongolo, che sotto il suo dominio si estendeva dalla Cina all’Europa, è stimata in «molte terre e poco altro». Secondo gli studiosi il segreto della sua influenza, che lo portò a essere il sovrano del regno territorialmente contiguo più esteso della storia, è stata la grande generosità che lo contraddistingueva. «Una delle ragioni del suo successo è il fatto che spartiva il bottino di guerra con i propri soldati e comandanti», afferma Morris Rossabi, professore di storia al Queens College di New York. Dopo che un’area era stata conquistata, le ricchezze erano inventariate e poi suddivise equamente tra i militari e le loro famiglie. Una parte era destinata all’imperatore, che però non ostentò mai la propria agiatezza. Quando morì fu avvolto in un panno di feltro come tutti, e così sepolto.

2. Bill Gates (1955)
Il magnate dell’informatica è la persona vivente più ricca del mondo. Secondo la rivista di economia e finanza Forbes la fortuna del fondatore di Microsoft è pari a 83,9 miliardi di dollari (79,4 miliardi di euro). Tra le dieci persone viventi più ricche del mondo ci sono altri tre geni tecnologici: il ceo di Amazon Jeff Bezos (quarto), il co-fondatore di Facebook Mark Zuckerberg (quinto) e Larry Ellison di Oracle (settimo).

3. Alano il Rosso (1040-1093)
Nobile francese bretone che combatté per il re d’Inghilterra Guglielmo il Conquistatore (suo zio), quando morì possedeva circa 11mila sterline, che secondo gli storici ammontavano al sette per cento del Pil dell’antica Inghilterra. Il loro valore nel 2014 sarebbe stato pari a 194 miliardi di dollari (183,6 miliardi di euro).

4. John D. Rockefeller (1839-1937)
Nel 1880 l’azienda da lui fondata, la Standard Oil, controllava il 90 per cento della produzione di petrolio negli Stati Uniti. In base a una dichiarazione dei redditi federale del 1918 e a una stima della sua fortuna complessiva, la sua ricchezza fu valutata intorno a 1,5 miliardi di dollari – vale a dire il due per cento della produzione economica statunitense di quell’anno. Tale cifra nel 2014 sarebbe stata equivalente a 341 miliardi di dollari (322,8 miliardi di euro).

5. Andrew Carnegie (1835-1919)
L’imprenditore scozzese naturalizzato statunitense nel 1901 vendette le sue società al banchiere J. P. Morgan per 480 miliardi di dollari (il 2,1 per cento del Pil americano del tempo), che si possono equiparare a 372 miliardi di dollari (352,2 miliardi di euro) del 2014. Ciò fa di lui il cittadino statunitense più ricco di sempre.

6. Joseph Stalin (1878-1953)
Il dittatore aveva il controllo assoluto di una delle maggiori economie mondiali, con un valore pari al 9,5 del Pil globale – 7,5 bilioni di dollari (7,1 bilioni di euro) del 2014. Nonostante quei soldi non gli appartenessero direttamente, gli economisti sono concordi nell’affermare che il suo ruolo nel determinare l’economia dell’Urss fu centrale. Da qui la scelta di attribuirgli la ricchezza dell’intero Paese e di inserirlo nell’elenco delle dieci persone più ricche della storia.

7. Akbar il Grande (1542-1605)
Il Gran Mogol controllava un regno, l’Impero Moghul, responsabile di circa un quarto della produzione economica globale. Secondo lo storico dell’economia Angus Maddison, il Pil pro capite dell’India sotto Akbar è comparabile a quello dell’Inghilterra elisabettiana, ma «con una classe dirigente dallo stile di vita ben più lussuoso». Non a caso la dinastia Moghul fu una delle più efficienti nel riscuotere le ricchezze dai propri sudditi.

8. Imperatore Shen Zhong (1048-1085)
La Cina della dinastia Song fu uno degli imperi economicamente più potenti di tutti i tempi, arrivando a produrre fra il 25 e il 30 per cento dell’economia mondiale. La sua ricchezza derivava da un incrocio di diversi fattori: le innovazioni tecnologiche, un capillare sistema di riscossione delle tasse e un potere molto centralizzato.

9. Ottaviano augusto (63 a. C. – 14)
Primo imperatore romano, era a capo di un territorio che valeva tra il 25 e il 30 per cento della produzione economica mondiale. Secondo Ian Morris, professore di storia a Stanford, a un certo punto arrivò a possedere una ricchezza personale pari a un quinto dell’economia dell’impero – una cifra che si potrebbe paragonare a 4,6 bilioni di dollari (4,3 bilioni di euro) del 2014. Per un periodo l’intero Egitto fu di sua proprietà.

10. Mansa Musa (1280-1337)
L’imperatore del Mali controllava un regno che era il primo produttore di oro al mondo. Musa è spesso stato indicato come l’uomo più benestante della storia, anche se la sua ricchezza è incalcolabile. Si narra che durante un pellegrinaggio alla Mecca – con al seguito decine di cammelli carichi d’oro – passando per l’Egitto distribuì una tale quantità del metallo prezioso da causare nel Paese una crisi monetaria. Alcuni raccontano che il suo esercito era composto da 200mila uomini, tra cui 40mila arcieri. Esistono inoltre raffigurazioni che lo ritraggono seduto su un trono dorato con addosso una corona d’oro e in mano uno scettro d’oro e una tazza d’oro”.