Marco Travaglio. Evasori fisco in carcere, Berlusconi vs Uli Hoeness

Pubblicato il 15 Marzo 2014 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio. Berlusconi vs Uli Hoeness: Germania 1a, Italia coda ecco perché

Uli Hoeness dopo la condanna a 3 anni per evasione fiscale

Le esortazioni di Marco Travaglio a Matteo Renzi sono due:

1. “Se lo spread fra Bund e Bot è calato, quello fra giustizia tedesca e impunità italiota rimane scandalosamente invariato. Prima di “sbattere i pugni in Europa”, ammessoche lo faccia davvero, Renzi trovi il modo di sbattere in galera qualche migliaio di evasori. Poi ne riparliamo.

2. “Renzi è a caccia di coperture per le sue mirabolanti promesse. E ha appena ottenuto dalle Camere la Delega fiscale, praticamente una delega in bianco al governo. Per riempirla di cose utili, a cominciare dalle manette (vere) agli evasori, chieda ad Angela Merkel come si fa.

Marco Travaglio prende spunto per la sua esortazione dal caso di Uli Hoeness:

“l’ex campionedel mondodi calcio e presidentedel Bayern Monaco si è appena dimesso da ogni incarico dopo la condanna in primo grado a 3 anni e mezzo di carcere per una frode fiscale da 27,2 milioni, che ha deciso di non appellare, ammettendo in lacrime la sua colpa, evitando di intasare la Giustizia con ricorsi pretestuosi e preparandosi ad andare in galera, dove dalla prossima settimana sconterà la pena per intero (lì si usa così).

Confrontando il casoHoeness con il caso Berlusconi –condannato sette mesi fa per lo stesso reato intre i gradi di giudizio a 4 anni, di cui 3 indultati, ancora a piede libero, anzi padre ricostituente eprossimo candidato alle elezioni europee – il premier potrebbe trarre utili spunti per le riforme del fisco e della giustizia, da lui annunciate per maggio e giugno (del 2014, pare).

Se Hoeness fosse italiano, griderebbe al complotto, invocherebbe la presunzione d’innocenza fino alla Cassazione, si imbullonerebbe alla poltrona, ricorrerebbe in appello in attesa della sicura prescrizione e/o condono, che poi gabellerebbe per assoluzione, e si butterebbe in politica.

Invece è tedesco e va in galera, anche perché condono, indulto, amnistia, concordato e scudo fiscale sono termini intraducibili nella sua lingua.

Chissà se è un caso che la Germania sia la locomotiva d’Europa e l’Italia il fanalinodi coda.”