Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “I ricostituenti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2013 - 13:19 OLTRE 6 MESI FA

Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: "I ricostituenti"ROMA – Marco Travaglio quest’oggi polemizza con la notizia delle indagini su 5 dei “saggi” nominati da Giorgio Napolitano per le riforme. BlitzQuotidiano vi propone il suo pezzo come articolo del giorno:

Dunque il nome del presidente-monarca sparisce dalle cronache e i saggi diventano figli di NN. Ma è consolante sapere che la Costituzione è in ottime mani: i giureconsulti denunciati sono Barbera, Violini, Salazar, Caravita di Toritto e De Vergottini. Decideranno i giudici se hanno commesso reati. Ma i curricula di alcuni di loro erano tali da sconsigliarne la nomina fin da subito. La prof. Violini aveva sostenuto la legge ad personam del legittimo impedimento, poi dichiarata incostituzionale dalla Consulta.

De Vergottini e Caravita di Toritto avevano firmato un appello pro “lodo” Alfano, anch’esso fulminato dalla Corte perché violava due articoli della Carta, insieme ad altri quattro saggi lettian-napolitani: Cerrina Feroni, Nicotra, Pitruzzella (presidente dell’Antitrust) e Zanon. Ora un ingenuo potrebbe domandarsi come possano riscrivere la Costituzione sette “giuristi” che la ignorano. Domanda mal posta: chi conosce la Costituzione la ama e non ci pensa proprio a cambiarla. Infatti Letta & Napo hanno accuratamente selezionato i costituzionalisti che la detestano e la disprezzano (c’è persino Violante, noto participio presente).

Prendiamo il trio Caravita di Toritto-De Vergottini-Zanon. Mentre giocavano al Piccolo Calamandrei fra Palazzo Chigi, il Quirinale e il noto resort con vista mare a Francavilla, i tre geni vergavano un parere pro veritate su ordinazione di B. per spalleggiare il suo ricorso a Strasburgo contro la Severino. E riuscivano a sostenere, restando seri, che la legge di 9 mesi fa per la decadenza e incandidabilità dei parlamentari condannati è incostituzionale se si applica ai parlamentari condannati: sarebbe costituzionale solo se non riguardasse i parlamentari condannati, ma – puta caso – i trapezisti o gli spazzacamini. Inoltre – affermavano i tre buontemponi – la legge sui parlamentari condannati non vale per quelli già condannati, ma solo per quelli che eventualmente lo saranno, perciò si sbrighino a commettere un reato e a farsi beccare. Ora i suoi legali fanno sapere che “il professor Caravita è stato perquisito e ha ricevuto un avviso di garanzia”. (…)