Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: “I portavalori”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2015 - 08:16 OLTRE 6 MESI FA
Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano: "I portavalori"

Napolitano (LaPresse)

ROMA – “I portavalori” è il titolo dell’editoriale a firma di Marco Travaglio sulle pagine del Fatto Quotidiano di sabato 21 novembre.

S’illudono, i bastardi, di modificare le nostre abitudini, il nostro stile di vita, i valori della nostra civiltà. Ma non hanno fatto i conti con la nostra classe politica, che anche in questi giorni convulsi dà prova di nervi saldi e grande compostezza, restando fino in fondo se stessa.

Il buon esempio viene da Giorgio Napolitano che, nelle sue vesti di presidente emerito della Repubblica, ha voluto impartire alla cittadinanza tutta una lezione di etica pubblica e dovere civico: convocato due anni fa dalla Corte d’assise di Caltanissetta a testimoniare nel processo sulla strage di via D’Amelio, su richiesta del fratello del giudice assassinato Paolo Borsellino, ha fatto sapere che non ci pensava neppure perché le domande che gli avvocati e i giudici gli avrebbero posto non gli parevano interessanti, anzi di una “assurda vaghezza”, e poi lui non sa e non ricorda nulla. Ieri la Corte, anziché spiegargli che l’utilità di un teste la decidono i giudici e non il teste, che i magistrati e gli avvocati fanno le domande che vogliono e che il teste ha il dovere di rispondere a tutte dicendo possibilmente la verità, ha improvvisamente scoperto che è “manifestamente superflua”la sua deposizione che essa stessa aveva ritenuto strettamente necessaria per l’accertamento della verità.

L’episodio è un formidabile stimolo a tutti i cittadini perché collaborino con la giustizia e dicano tutta la verità nei tribunali, anche a rischio della vita. È uno dei fondamenti della nostra civiltà: se sei potente, decidi tu se testimoniare o no (e di solito è no); se sei un cittadino comune e provi a fare altrettanto, ti incriminano per reticenza e ti mandano a prendere dai carabinieri (…)