Maurizio Marinella, il re delle cravatte, lascia il Circolo Posillipo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Giugno 2015 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA
Maurizio Marinella, il re delle cravatte, lascia il Circolo Posillipo

Maurizio Marinella, il re delle cravatte, lascia il Circolo Posillipo

NAPOLI – Caos al circolo Posillipo di Napoli. Si è infatti dimesso dalla presidenza l’imprenditore delle cravatte Maurizio Marinella. Con lui lasciano anche i vice Lino Giugno e Maurizio Marassi e tutti i consiglieri. L’incarico di Marinella, eletto dopo un periodo di crisi nel tentativo di risanare il bilancio, finisce quindi dopo appena sedici mesi.

Spiega Marinella al Corriere della Sera:

La decisione l’ha maturata a Tokyo dove ha inaugurato un nuovo store. «Sono tornato dal Giappone e ho deciso di dimettermi da presidente. Ci ho pensato a lungo ma l’atmosfera era diventata pesante al Circolo. Troppe lotte interne e difficoltà e ogni qualvolta mettevo piede a Mergellina venivo letteralmente assalito da persone che si lamentavano di tutto. Insomma non era il circolo che avevo immaginato. Contrasti continui hanno minato la mia tranquillità e quella di molti altri. Perciò ho deciso di lasciare: abbiamo cominciato tutti insieme e ora tutti ci facciamo da parte. Non sono abituato a tradire, sebbene mi abbiano prospettato una sorta di rimpasto, ma non ho nessun ripensamento e non torno indietro».

A Repubblica, invece, sempre Marinella spiega che quello del circolo Posillipo “è uno dei pochi nodi che non sono riuscito a sciogliere”:

Il clima s’era fatto un po’ troppo pesante, c’erano contrasti, lotte interne e critiche, non si respiravano quell’atmosfera e quella armonia che avrei voluto durante la mia presidenza. Quelle poche volte che riuscivo ad andare al circolo c’era sempre un problema nuovo, venivo letteralmente assalito da persone che si lamentavano di tutto: la scherma non va bene, il nuoto ha questi problemi, e tante altre cose”.

Rimpianti?

“Nessuno. Mi dispiace perché tante cose si sono fatte e tante si stavano facendo, con la nostra squadra al timone. Ad esempio abbiamo rimodernato il salone, cambiato divani e poltrone, creato una sala più accogliente, dove adesso si mangia in maniera straordinaria. Si stavano facendo lavori di manutenzione, però purtroppo si possono pure fare le famose cape d’angelo ma se manca l’armonia e prevale l’aggressività poi non vengono valorizzate”.

Si parla di gravi problemi di bilancio.

“Avevamo ereditato debiti pesanti, oggi la situazione debitoria permane ma s’è alleggerita parecchio. Siamo anche riusciti ad avere qualche piccolo sponsor. Ma se non c’è armonia… Il circolo deve rappresentare un momento di aggregazione, di svago, valori completamente assenti in questo momento”.