Mercati, Sole 24 ore: “Cina, nuova iniezione di liquidità”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Gennaio 2014 - 10:06 OLTRE 6 MESI FA

Mercati, Sole 24 ore: "Cina, nuova iniezione di liquidità"PECHINO – Un esempio di come la Cina tiene sotto controllo la propria economia per farla continuare a prosperare e crescere è dato dall’articolo di Rita Fatiguso, corrispondente da Pechino del Sole 24 Ore:

Fan Gang, l’economista più noto dell’Accademia delle scienze sociali, non ama trincersi dietro facili scuse: «Abbiamo evitato l’overheating nel 2008, guidato il soft landing dell’ultimo triennio, ma dobbiamo fronteggiare il rischio di una crisi finanziaria». Il rischio si è manifestato ieri proprio mentre Fan era a colloquio con i giornalisti della stampa estera in conferenza stampa di primo mattino, allo scopo di inquadrare in prospettiva i dati del National bureau of statistics diffusi lunedì che inchiodano la crescita cinese del 2013 al 7,7.

In quel mentre la People’s Bank of China guidata dal prudente governatore Zhou Xiaochuan, al terzo mandato nonostante i 65 anni, ha iniziato a pompare per l’ennesima volta liquidità nel sistema finanziario andato in apnea e ha dovuto farlo per domare le tensioni sul mercato interbancario.

Dopo una prima tranche da 37 miliardi di euro del mese scorso, ieri è stata la volta di un’ulteriore quota da poco meno di 31 miliardi di euro.

Specie le imprese di medio calibro sono finite ancora con le spalle al muro, mentre nell’aria aleggiava lo spettro di un’ennesima crisi simile a quella del giugno scorso, che ha avuto una coda a dicembre quando i tassi interbancari hanno toccato quota 8,2%. Lunedì i tassi sono saliti a 6,59% per poi calare al 5,55% grazie all’intervento della Banca centrale che ha annunciato l’apertura di una linea di credito in favore di alcune grandi banche commerciali e la decisione di istituire prossimamente analoghe linee di credito a favore di istituti più piccoli. Industrial & Commercial Bank of China, la prima banca cinese, e China Credit Trust, un’istituzione parabancaria, sarebbero esposti all’insolvenza a causa di un prodotto di wealth management, di quelli che caratterizzano il famigerato shadow banking cinese.

Xiao deve mantenersi in equilibrio tra il supporto alle imprese in difficoltà e un freno freno agli azzardi dei protagonisti dello shadow banking. A giugno quando ha deciso di sospendere ogni aiuto considerando sufficiente il livello di liquidità il sistema, al contrario, ha rischiato il collasso (…)