Grecia affonda Borse, Pdl e Facebook affondano da soli. Monti, grana “munnezza”

Pubblicato il 24 Maggio 2012 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

Il Corriere della Sera

Mercoledì nero per le borse Europee. Il Corriere della Sera: “Il piano per proteggere la moneta divide ancora i leader. Tensione Hollande-Merkel. Studi Ue sull’uscita della Grecia. Giù i mercati.” Scrive Ivo Caizzi:

“Il vertice informale dei 27 capi di Stato e di governo non ha preso decisioni formali. Ma ha fatto emergere una Europa diversa. Non è più quella che finora aveva affrontato la crisi pilotata dall’asse franco-tedesco e, sostanzialmente, dalla cancelliera di centrodestra Angela Merkel. L’arrivo del neopresidente francese, il socialista François Hollande, ha aperto una contrapposizione tra Parigi e Berlino con visioni diverse sulle politiche anticrisi e, in particolare, sull’emissione di eurobond per condividere il debito dei Paesi membri in difficoltà e per rilanciare la crescita. “

Intervista di Stefano Montefiori allo storico Rosanvallon: “Europa finita se non c’è la solidarietà dell’operaio della Ruhr”

Crisi nel Pdl, Sandro Bondi – uno dei tre coordinatori del partito – presenta le dimissioni: “La settimana prossima sarà un Ufficio di Presidenza il luogo dove si tenterà di mettere assieme i cocci e capire se davvero «Silvio non si è arreso» come giurano i pasdaran o invece si è convinto che, sperano gli aspiranti costruttori del polo dei moderati, «il passo indietro lo deve fare davvero, perché la sua stagione è finita».”

“L’Italia e quella Sindrome del Ventennio da superare con Coraggio e Riforme”. Editoriale di Michele Ainis: “Sta di fatto che ogni vent’anni noi italiani rivoltiamo il mondo come un calzino usato, ripetendo la marcia su Roma. E ogni marcia inaugura una palingenesi civile, poi politica, poi costituzionale, perché infine ridisegna l’architettura delle nostre istituzioni. Ecco, la Costituzione. Per interpretare l’Italia che verrà è da lì che dobbiamo prendere le mosse, dalla nuova domanda di democrazia che in questa fase esprimono in coro gli italiani. Ma sarebbe uno sbaglio interrogare il futuro senza mettere a profitto la lezione del passato.” 

Zuckerberg e i suoi «amici». Quei guru della Rete come squali di Wall Street: “La banca regina di Wall Street che stavolta, in una vicenda che ricorda (per la logica non certo per le dimensioni) gli eccessi che hanno portato al crollo della Lehman e al crash del 2008, è rimasta nelle retrovie, lasciando il palcoscenico a Morgan Stanley. Ma che, all’improvviso, ha deciso di liberarsi non del 23% delle sue azioni Facebook, come previsto inizialmente, ma di quasi metà del suo pacchetto.”

Il pasticcio di Villa Adriana.  La discarica divide il governo. L’inchiesta di Sergio Rizzo: “Una discarica di rifiuti a 800 metri dal confine dell’area tutelata comporterebbe automaticamente la perdita di quello status. E per un governo come quello di Monti, il cui principale punto di forza è quello di aver saputo risollevare l’immagine internazionale dell’Italia, sarebbe una clamorosa disfatta. L’avvertimento è già arrivato. «Riguardo il progetto di discarica nei pressi di questo Patrimonio dell’Umanità, si fa presente che è stata già espressa preoccupazione allo Stato membro e si è in attesa di una relazione», ha scritto la signora Petya Totcharova, capo area dell’Unesco.
Anche se forse per Villa Adriana cambierebbe poco o nulla, almeno dal punto di vista economico. Perché da quando ha il bollino dell’Unesco quel sito ha perduto circa il 42% dei visitatori paganti.”

 

Eurolandia si prepara all’addio della Grecia. Tempesta sulle borse. La Repubblica: “Bruciati 140 miliardi. Milano giù del 3,6%.”

La Repubblica

Gli investitori esteri tradiscono Roma. In un anno via titoli per 290 miliardi. Il dossier di Ettore Livini: “Italia e Spagna addio. L´Europa traballa, gli spread viaggiano nella stratosfera e i grandi investitori internazionali – da un anno a questa parte – hanno fatto le valigie e venduto a piene mani i titoli di Stato di Roma e Madrid. La grande fuga è fotografata impietosamente dai numeri: fondi e banche estere hanno liquidato da maggio 2011 ad oggi 300 miliardi di euro tra Bot e Btp. Dodici mesi fa ne avevano in portafoglio più di 800 miliardi, il 50% del debito pubblico tricolore. Oggi – secondo l´agenzia di rating Fitch – i loro investimenti si sono ridotti a 510 miliardi circa, scendendo al 32%.”

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ieri a Palermo per commemorare l’anniversario della strage di Capaci: “La mafia può tornare a fare stragi.” La sorella Maria Falcone: “Il calore di questi giovani è stato il più bel regalo alla memoria di Giovanni.”

Centrodestra in crisi. Intervista di Alessandra Longo a Giancarlo Galan: “Ora Silvio deve cambiare tutto. Azzerare segretario e coordinatori. Ci vuole proprio un altro partito.”

Il retroscena: “Selezionati già 300 candidati. Bertolaso guida la macchina (…). Un listone nazionale di società civile, nemmeno un politico candidato ma anche giovani presi dal vivaio del Ppe e professionisti.”

I 5 stelle sul web processano Pizzarotti. Scrive Michele Smargiassi: “Il blog di Beppe Grillo si infiamma di accuse di protagonismo e ingratitudine. Tutto per un commento rilasciato a caldo dal neo-sindaco: i cittadini di Parma hanno eletto me e non Grillo.”

Attentato a Brindisi. Novità sull’indagine: “Minacce alla scuola prima delle bombe. Un uomo messo alla porta dal preside avvertì: Ve la farò pagare. La paura fa calare le presenze in classe.”

Eternit, l’ultimo schiaffo alla vittime: “I proprietari non pagano i risarcimenti. Condannati a versare cento milioni: disprezzo per la giustizia italiana.”

 

Il Fatto Quotidiano

Villa Adriana finisce nella discarica. Il Fatto Quotidiano: “Il governo, il prefetto di Roma e la Regione della Polverini danno il via libera al sito per la raccolta rifiuti a Corcolle, a due passi dal parco archeologico. Ornaghi minaccia le dimissioni, ma non le dà.”

Articolo di Tomaso Montanari e Malcom Pagani: “Pecoraro è deciso a proseguire sulla strada di Villa Adriana. Nessuno, a iniziare da Ornaghi, è in grado di frenare il tafazzismo. Le sue promesse dimissioni vanno inquadrate in una cornice in cui la debolezza del comparto culturale italiano e la sua irrilevanza stringono il cuore.”

L’arrocco dei partiti sui finanziamenti. Votata regola anti Grillo e liste civiche: “L’altroieri è passato il primo articolo, quello che dimezza i finanziamenti ai partiti. Peccato che lo faccia sostanzialmente a discapito dei minori: i tagli complessivi sono di 91 milioni, ma le formazioni maggiori rinunciano a una piccola parte, perché ai “contributi pubblici” per le spese elettorali, il 70 per cento (63,7 milioni), possono accedere solo quelli che entrano in Parlamento. Gli altri hanno diritto solo a una quota del restante 30%, a titolo di “cofinanziamento ” (per ogni 50 cent che arriva al partito da tessere e contributi vari, lo Stato versa 1 euro) purché detto partito arrivi al 2% o abbia un eletto in Parlamento.”

Il Giornale

Il Giornale: “Pdl apri gli occhi. Lo Stato maggiore in subbuglio non vede la soluzione più semplice: ripartire da Berlusconi.”

Editoriale di Alessandro Sallusti: “L’ unica certezza è che la confusione regna sovrana. Nel Pdl ognuno di­ce la sua e la spaccia per verità as­soluta. Il capo lancia segnali a vol­te contraddittori, seminando di volta in volta pa­nico a destra e manca. Io penso che abbia ben in testa cosa fare ma si guardi bene dal dirlo. Que­stione di tempi, se li sbaglia stavolta è davvero brutta.”

La scorta fa la spesa per la Finocchiaro. Paolo Bracalini incalza la senatrice del Pd: “Uno spreco da casta senza rite­gno? Non ditelo a lei, che la com­batte la casta, almeno così sostie­ne lei. Tra primo e secondo turno, ricorda Dawblog , ammoniva la classe politica: «Credo che i partiti tradizionali devono saper dimo­strar­e di fare i conti con una prote­sta che nasce dai cattivi comporta­menti e dagli sprechi della politi­ca, sui quali dobbiamo assoluta­mente intervenire». Verrebbe da trovare l’incoerenza, quando poi si porta la scorta a fare la spesa, ma lei, che è pure magistrato, ha la di­fesa pronta: «Avere la scorta per me non è un piacere.”

 

 

 

La Stampa: “Napolitano appello ai giovani. Rinnovate la politica, l’Italia vi sarà grata”. Poi l’allarme sul ritorno dello stragismo.” Il capo dei servizi segreti: “Gli anarchici torneranno a colpire presto.”

Inchiesta di Guido Ruotolo: “Gli anarcoinsurrezionalisti possono tornare a colpire in tempi brevi. L’Aisi segnala le novità emerse in questo mondo. La prima è che una sua parte si è data una forma di organizzazione. Il «nucleo Olga» della Fai che ha condotto l’operazione Adinolfi si è dato una struttura organizzativa per poter procedere prima al furto della moto, poi al pedinamento del bersaglio, quindi all’agguato, alla fuga e alla rivendicazione.”

Il passo avanti di Montezemolo agita i partiti: «Italia Futura», il think thank fondato tre anni fa da Luca Cordero di Montezemolo, potrebbe presto diventare un «movimento politico a tutti gli effetti e presentarsi alle elezioni del 2013».

Sul flop di Facebook partono le inchieste: “La valanga-Facebook sembra essere solo all’inizio e le conseguenze che può innescare sono molteplici: se i broker di Wall Street temono la fuga dei piccoli investitori dal mercato, azzerando la timida ripresa di fiducia degli ultimi mesi, dal «Team Obama» che gestisce la campagna per la rielezione trapela la preoccupazione di un indebolimento del presidente perché in più occasioni ha legato la propria immagine a Facebook.”

Elezioni in Egitto. Al Cairo un test per la Primavera araba. Scrive Francesca Paci: “In assenza di una definizione dei poteri presidenziali e con la Costituzione ancora da scrivere però, il futuro è vago e tutt’altro che garante del diritto, come denuncia Amnesty International. Lo evidenziano ironici anche gli ex potenti come il ministrissimo delle antichità Zahi Hawass che, interpellato, fa spallucce: «Il Paese è cambiato certo, ha la democrazia ma non la capisce. Qui serve un uomo forte che ci tiri fuori dalla melma venuta a galla con la rivoluzione.”

Il potere femminile

Germania, i maschi sconfitti cedono il potere alle donne: “Atirar fuori dalla crisi il partito che più di ogni altro si richiama oggi in Germania alla tradizione di Rosa Luxemburg dovrebbe essere una donna. O forse due. Per la prima volta i vertici della Linke potrebbero essere infatti tutti femminili: Katja Kipping e Katharina Schwabedissen, rispettivamente vice presidente nazionale e segretaria regionale in Nordreno-Vestfalia, si sono candidate insieme alla guida della sinistra radicale tedesca”

 

 

 

 

Cadono le borse, l’Europa rinvia. Il Sole 24 Ore: “Scontro Francia-Germania sugli eurobond. Monti e Hollande: crescita prioritaria.”

Le banche schiacciate dalle gelosie nazionali. Editoriale di Marco Onado: “Non c’è più tempo da perdere. Le banche europee si trovano sempre più schiacciate fra la recessione economica e gli spread che non accennano a scendere. L’effetto netto è che il temuto processo di ridimensionamento dei bilanci bancari, con l’inevitabile credit crunch per imprese e famiglie, si sta manifestando in modo ancora più grave di quanto temuto. La causa fondamentale è la debolezza delle risposte che finora la politica europea ha saputo individuare.”

Esodati, salvataggio da 5 miliardi: “Cinque miliardi e 70 milioni fino al 2019. Costi confermati per il salvataggio dei 65mila «esodati» che prima del 4 dicembre 2011 risultavano già in mobilità e con i requisiti per il pensionamento in maturazione nei tre anni successivi (quattro nel Mezzogiorno). Solo questi lavoratori potranno accedere alla pensione con le vecchie regole pensionistiche (quelle precedenti alla riforma Fornero).”

La revisione dei coefficienti. Pensioni, i conti della riduzione: “I nuovi coefficienti di trasformazione dei montanti individuali in rendita entreranno in vigore il prossimo gennaio, avranno una durata triennale e saranno applicati a una fascia di età che arriva fino a 70 anni (mentre i precedenti erano validi solo tra i 57 e i 65 anni). 
Come anticipato sul Sole 24 Ore del 18 maggio, i nuovi coefficienti determineranno un alleggerimento del 2-3% delle pensioni erogate tra il 2013 e il 2015. Ma l’estensione fino a 70 anni garantirà pensioni più ricche per chi deciderà di lavorare qualche anno in più.”

Primo sì al gasdotto della pace. Le vie dell’energia. Firmati i contratti per la pipeline che unirà India e Pakistan: “Ai danni di un analogo progetto che potrebbe legare l’India all’Iran, gli Stati Uniti sono tra i sostenitori più entusiasti di Tapi: già due compagnie americane avrebbero manifestato interesse a partecipare al progetto. Il tracciato del gasdotto però passa per le province afghane di Helmand e Kandahar, sotto controllo talebano, e poi per l’instabile Baluchistan pakistano.”

 

Il Secolo XIX

I partiti negano i soldi a Grillo. Il Secolo XIX: “Niente rimborso a chi non ha lo statuto. Allentati controlli sui bilanci.”

Intervista di Gilda Ferrari a Nunzio Mirtillo, manager della Ericsson Italia: “Senza investimenti in Hi-tech non c’è crescita in Europa. Il Pil dipende dalla banda larga.”

Tragedia a Genova. Schiacciato dai debiti, si uccide: “Casa pignorata e 30mila euro di cartelle con Equitalia. La tragedia di un artigiano tubista.”

 

 

 

Rifiuti, scontro su Corcolle. Il Messaggero: “Dopo il sì di palazzo Chigi alla discarica, il ministro della Cultura minaccia le dimissioni.”

Contro la demagogia. Editoriale dello storico Giovanni Sabbatucci: “Ieri a Palermo, durante la cerimonia per l’anniversario della strage di Capaci, il presidente della Repubblica, infervorato e commosso come raramente lo si era visto nei sei anni del suo mandato, si è rivolto ai giovani, invitandoli a «scendere in campo» per rimuovere gli ostacoli che li tengono lontani dalla partecipazione alla vita pubblica e per portare il loro contributo al rinnovamento della società. Non era, evidentemente, un discorso di circostanza. Era piuttosto un’appassionata perorazione in favore dell’impegno civile e della buona politica, in un momento in cui l’idea stessa della politica come libera competizione per la conquista del consenso attraverso il dibattito e la conta dei voti rischia di essere offuscata, se non ancora sommersa, dalla generale ondata di ostilità e di discredito che colpisce il ceto dirigente e le stesse istituzioni rappresentative..”

Mafia e scuola, due piste nella strage di Brindisi. Il Mattino: “Nessuno è disposto a giurartelo. Perché inquirenti ed investigatori si trincerano dietro il classico «stiamo indagando a 360 gradi». Ma ci sono due dati certi nelle indagini dopo la strage della scuola «Morvillo-Falcone» e che emergono non da ipotesi e supposizioni ma dall’anagrafe di Mesagne, il paese-culla della Sacra Corona Unita da dove arrivava, sabato mattina, il pullman con le studentesse vittime dell’attentato: tra le ragazze ferite, in maniera non grave, ce ne sono due che appartengono a famiglie coinvolte nella organizzazione criminale della Scu. Questo è il primo elemento che conduce alla pista mafiosa. “

La Gazzetta dello Sport: “Juventus, Conte rinnova fino al 2015. Milan, parla Galliani: tutti vogliono Thiago ma noi resisteremo. Inter, scontro con la Juventus per Giovinco”