Rassegna stampa. Moody’s: “Italia salva entro il 2013”. Emilia, proroga limitata per le tasse

Pubblicato il 22 Agosto 2012 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA
Il Corriere della Sera 22_8_12

In evidenza su tutti i principali quotidiani italiani l’elogio di Moody’s all’Italia. L’agenzia di rating ha affermato infatti che “entro il 2013 l’Italia sarà salva”. Il Corriere della Sera: “Italia, un giorno di fiducia”. Il grande alibi del tempo scaduto. Editoriale critico verso tutti i partiti presenti in Parlamento di Michele Ainis:

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“Dalle elezioni ci separano all’incirca nove mesi, quanto basta per mettere al mondo una creatura; ma l’attesa della vita si è trasformata in una morte prematura. Zero riforme, zero leggi in Parlamento. Sicché in questo finale di partita va in scena il Grande Imbroglio, l’alibi usato dai partiti per sabotare qualunque iniziativa. La legge sulle intercettazioni? Troppo tardi, dichiara all’unisono il Pd. Quella sulla corruzione? Non c’è più tempo, replica a brutto muso il Pdl. Idem per il semipresidenzialismo licenziato dal Senato. Per la responsabilità dei giudici, approvata dalla Camera in febbraio. Per la riforma del fisco, abbozzata in aprile dal governo. Per la revisione dei regolamenti parlamentari, in modo da rendere più impervio il salto della quaglia degli eletti. Per la disciplina dei partiti. Per i temi etici, a cominciare dai diritti delle coppie di fatto. L’unica legge promessa a destra e a manca è quella elettorale: più che una legge, l’estrema unzione della legislatura, e chissà se le verrà mai impartita”.

Per approfondire: Moody’s-Fitch promuovono l’Italia, S&P boccia Usa. Spread ai minimi, Borse su

A pagina 5 l’intervista di Antonella Baccaro a Fabrizio Barca, Ministro per la coesione territoriale:

“Adesso è il momento di attuare quello che abbiamo fatto dal 15 novembre. La gente ora deve vedere le gru nei cantieri, gli asili che aprono, i bandi che partono. La nostra missione è quella di realizzare gli interventi. Non si tratta soltanto di scrivere i regolamenti ma di vigilare perché tutta la catena decisionale si attivi: dal centro alla periferia”.

Perché va combattuto l’uso del contante. Spiega Milena Gabanelli:

“Monti invita i giornalisti a non chiamare «furbi» gli evasori. Li chiameremo più propriamente «ladri», o ancor meglio «criminali», perché portano un Paese intero al fallimento. Criminali però non si nasce, è facile diventarlo se ti ritrovi con la più alta pressione fiscale al mondo. «La principale verità liberale è che la politica può cambiare la cultura e salvarla da se stessa», scrive Daniel Patrick Moynihan. Cosa impedisce quindi di ragionare attorno alla possibilità che il cittadino, messo di fronte ad una scelta che gli porta solo vantaggi, non possa essere in grado di cambiare le proprie abitudini? Ricordo che solo tre categorie umane non possono fare a meno del contante: lo spacciatore, il delinquente, l’evasore. Categorie alle quali non sta certamente a cuore il futuro del Paese nel quale vivono, ma che sono evidentemente molto ben protette. Certo il rimedio è estremo, ma anche la situazione lo è”.

Terremoto in Emilia. La nuova ipotesi del governo per le tasse: una proroga limitata. Questo l’articolo di Lorenzo Salvia e Valentina Santarpia:

“Le famiglie ancora senza casa sono 13 mila, le aziende danneggiate più di 3 mila. Bisogna capire che volume di tasse muovono e soprattutto decidere di quanto far slittare i termini. Non è detto che la proposta del 30 giugno venga accolta: la proroga potrebbe essere più corta. Il presidente Errani, però, è ottimista: «La nostra è una richiesta seria e motivata, non parliamo di cose inique ma eque. Quindi confido che il governo risponderà positivamente». E annuncia che la prossima settimana firmerà una nuova ordinanza per accelerare il ritorno alla normalità di chi ha perso la casa: «In parte nei prefabbricati in parte attraverso accordi con le associazioni di proprietari per prendere in affitto gli appartamenti vuoti». L’emergenza numero uno, però, resta quella delle tasse. E in questa partita c’è un’altra carta da giocare. Erano altri tempi, non c’era la crisi ma dopo il terremoto in Umbria e Marche del 1997 i pagamenti vennero sospesi per due anni e mezzo. In Emilia la terra ha tremato appena tre mesi fa”.

Per approfondire:  Imu e Irpef tornano per i terremotati. Emilia: “Esenti fino a dicembre 2013″

Politica italiana. Intervista di Alessandro Trocino ad Antonio Di Pietro:

“Che sia isolato è un luogo comune. All’inizio ero solo io e qualche giornalista, ora ci sono anche intellettuali come Zagrebelsky e Onida che fanno rilevare le anomalie di rilievo costituzionale. Nel silenzio assordante, acquiescente e complice, della politica”.

La Repubblica 22_8_12

La Repubblica: “Moody’s loda l’Italia, la borsa vola”. I poli accelerano. Riforma elettorale e voto a novembre. Il retroscena di Francesco Bei:

“Stavolta ci siamo davvero. Se tutto andrà per il verso giusto la prossima settimana potrebbe scattare il conto alla rovescia per il voto  anticipato a novembre”.

Lo sviluppo. Scali dimezzati, più infrastrutture  e piste minori agli enti locali. Ecco il piano-aeroporti di Passera. Il reportage di Lucio Cillis:

“Meno aeroporti, serviti da infrastrutture nuove e rafforzate. Degli oltre 60 oggi in attività ne resteranno poco più della metà, gran parte degli scali minori saranno dismessi o nel migliore dei casi passeranno sotto la tutela degli enti locali”.

Il Giornale: “Lo sponsor di Monti indagato per truffa”. Scrive Vittorio Feltri:

Labbiamo scritto mille volte, ma giova ricordare che Mario Monti è irritato con noi perché non lo aduliamo e,se non siamo d’accor­do con lui – praticamente sempre- lo di­ciamo. Intendiamoci, non aspiriamo al­la medaglia di eroi della libertà di stam­pa. Figuriamoci. Il problema è che non subiamo il fascino della cattedra, ben sa­pendo che i docenti sono molto bravi a dire le cose difficili, ma non sono capaci di fare neanche quelle facili. Altrimenti invece di preparare tanti progetti interes­santi ne realizzerebbero almeno uno.
Detto ciò, dopo aver letto sul Foglio il duello fra Piero Ostellino e Giuliano Fer­rara (il primo critico del premier, il se­condo un suo estimatore), abbiamo tut­te le idee confuse meno una: questo è il miglior governo possibile solo perché è impossibile averne un altro purchessia”.

Il Fatto Quotidiano: “Intesa ai tempi di Passera: Portate i soldi all’estero”. Corrado Passerella. Editoriale di Marco Travaglio:

“Due estati fa il banchiere Corrado Passera sfilava in passerella al Meeting di Rimini, dove ormai è una rubrica fissa, con una requisitoria contro “tutta la classe dirigente italiana” che “non risolve i problemi della gente” e “suscita indignazione”. Applausi a scena aperta dalla platea di Comunione e Fatturazione, che un applauso non l’ha mai negato a nessuno, anch’essa indignata contro la classe dirigente che non risolve i problemi della gente, ma quelli del Meeting di Cl sì, finanziato negli anni dai migliori esponenti della classe dirigente: Berlusconi, Ciarrapico, Tanzi, Eni, Banca Intesa (cioè Passera coi soldi dei risparmiatori) e Regione Lombardia (cioè Formigoni coi soldi dei lombardi). Il noto marziano naturalmente non aveva nulla a che vedere col Passera che amministrò Olivetti (poi venuta a mancare all’affetto dei suoi dipendenti), Poste Italiane e Intesa, dunque membro della classe dirigente che fa indignare i cittadini”.

La Stampa 22_8_12

La Stampa: “Italia salva entro il 2013”. Decrescita, un’illusione romantica. Editoriale di Irene Tinagli:

“Molti governi europei oggi cercano ricette per stimolare la crescita: ma è davvero necessario tornare a crescere? Secondo alcuni no. Le teorie anti-crescita, che affondano le loro radici nei movimenti anti-industriali dell’Ottocento e che sono state riportate in auge dall’economista francese Serge Latouche, stanno ispirando molte persone ad invocare una sana decrescita. I sostenitori di queste tesi affermano che ripensando il nostro sistema dei consumi sia possibile vivere felici senza che aumenti il Pil”.

Esteri. Aleppo, labirinto di morte. Il reportage di Domenico Quirico:

Quando le granate ti svegliano pensi sia stato un tuono. Se non sono eccessivamente vicine non ti svegli nemmeno. Ci si abitua a questa vita scandita dalle cannonate, al vibrare intenso dell’aria e se queste energiche onde sonore vi mancano, tendete l’orecchio verso l’orizzonte silenzioso.
Sai che Aleppo dal 20 luglio, data della rivolta, è bombardata a morte, sai che manca il carburante per fuggire e la benzina, sporca, venduta a bottiglie, uccide i motori e ti lascia a piedi su una strada nuda, esposto al tiro dei cecchini; sai che c’è poco da mangiare e che tutta questa gente ha figli e mariti sparsi sul fronte che cercano di fermare l’avanzata degli uomini del regime, decisi a prenderli a tenaglia”.

Il Sole 24 Ore: “Borsa e BTp in rally: spread a 410”. La pagella dei passi avanti. Scrive Guido Gentili:

“Aggiustano il tiro dell’analisi, ma «senza alcuna implicazione sul rating sovrano italiano», come spiega Moody’s. Sono più speranzose sulle sorti dell’economia italiana nel 2013 e la credibilità del Governo Monti è «tantissima» (giudizio di Fitch). Però, avvertono, se non vedono progressi entro la fine del 2012 «nuovi abbassamenti del rating sono possibili». Le agenzie di rating sono tornate. Scompaginando con i loro verdetti, come sempre capita nel pentolone del dibattito italiano, convinzioni che parevano acquisite una volta per tutte. Ma come, non le avevamo lasciate, il 13 luglio scorso, con il declassamento di Moody’s di due gradini del debito italiano, appena due punti sopra il livello “spazzatura” e outlook negativo? Cosa è cambiato in poco più di un mese? E se qualcosa è cambiato e se le prospettive sono migliori, perché non ne prendono atto? Un’avvertenza, prima di tutto”.

 Il Secolo XIX: “Intervista al nuovo presidente della Rai Tarantola: La mia non sarà una Tv al silicone. Più cultura, meno cachet”. Cronaca: “Inferno a Chios, l’isola dei genovesi”

Il Messaggero: “Moody’s: Italia promossa”. Elezioni Usa. Promesse tradite, il nemico di Obama. Editoriale di Mario Del Pero:

“Obama «deve andarsene» e «l’America ha bisogno di un nuovo presidente», proclama lo storico britannico Niall Ferguson in un lungo fondo che dà la copertina dell’ultimo numero di Newsweek. Troppi sarebbero stati i fallimenti di Obama per giustificarne una conferma alla Casa Bianca: l’insufficiente crescita dell’economia statunitense, l’indebolimento degli Usa sulla scena internazionale e l’incapacità di contrastare l’ascesa della Cina, l’ulteriore deterioramento dei conti pubblici e l’aumento senza freni del debito”.

Cronaca. Roma, violentata nel parco. Stupratore subito preso:

“Una donna di 48 anni, madre di tre figli, è stata violentata l’altra notte a Torpignattara, in un parco accanto all’Acquedotto Alessandrino. Lei stessa ha avvertito la polizia: nel giro di pochi minuti lo stupratore è stato arrestato. È un marocchino di 24 anni con diversi precedenti. Ha avvicinato la donna che era andata a sedersi su una panchina del parco dopo una lite con un amico. Lei ha tentato di difendersi, lui l’ha trascinata poco lontano e violentata. Sono riesplose le polemiche sulla sicurezza a Roma. Il sindaco Alemanno invoca «condanne esemplari» e sottolinea che gli ultimi dati del Viminale danno i reati in flessione in città”.