New York, Anselma Dell’Olio: Bill De Blasio sindaco della città più radical chic al mondo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Novembre 2013 - 07:34 OLTRE 6 MESI FA
New York, Anselma Dell'Olio: Bill De Blasio sindaco della città più radical chic al mondo

Bill De Blasio con la figlia, Chiara De Blasio (Ap-LaPresse)

Bill De Blasio, il nuovo sindaco della città di New York, ha stravinto le elezioni con una valanga di voti, esattamente com’era previsto da tempo. Si legge da più parti sulla stampa italiana che la «repubblicana» New York diventa – a sorpresa, nientemeno – democratica.
Credo sia fuori discussione che la Grande Mela sia la metropoli più progressista, liberal o politicamente corretta che dir si voglia, nell’universo mondo. Dalla fondazione dei partiti attuali, la stragrande maggioranza dei sindaci è stata democratica. Nel Novecento, gli unici repubblicani eletti sindaco sono l’adorato, mitico Fiorello LaGuardia (1934-45) e John Lindsay (1969-73).

Il secondo mandato di Lindsay, un liberal al cubo, fu vinto su un ticket democratico. La mentalità imperante di New York è la coscienza sporca dei Bobo (borghesi bohemiens), generalmente riconosciuta con la dicitura «Upper West Side Guilty Conscience», che però non ha un limite territoriale, ma è un modo di pensare e «soffrire» (per i poveri e i diseredati, specie, ma non solo, del Terzo Mondo, e la gente di colore in generale) ampiamente diffuso nei cinque borough (distretti) della città, con una concentrazione particolare nella parte nord-ovest di Manhattan.

Si sentono in colpa per il loro benessere, i begli appartamenti ampi con vista su Central Park, le scuole private per i figli. Esistono certamente i conservatori, ma sono minoranza e si esprimono solo quando si trovano tra di loro. Ci sono «partigiani di destra» anche nell’Upper West Side, ma si muovono e si esprimono con circospezione, per non farsi accorgere, pena l’espulsione dai giri che contano, sociali, politici e culturali”.

Anselma Dell’Olio, Il Giornale, 7 novembre 2013, “Bill De Blasio sindaco della New York ricca e ipocrita“.