Nonnismo con rosari e acqua ghiacciata: chiesto il processo per due militari

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2013 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA

crocifissoROMA – Crocifisso, un rosario e acqua ghiacciata. Erano, secondo l’accusa, gli strumenti usati da due militari per “esorcizzare” un maresciallo dell’esercito in missione di pace in Bosnia. Ora i due sono stati rinviati a giudizio per violenza privata. E’ la storia che racconta Giulio De Santis sul Corriere della Sera:

Il crocefisso alto mezzo metro tenuto stretto. Un’ampolla piena di acqua ghiacciata. E un rosario. Sono gli strumenti utilizzati da due tenenti dell’esercito italiano nel corso della missione di pace «Althea di Eufor» in Bosnia per «esorcizzare» un maresciallo. Nonnismo ripetuto per quasi un mese alla presenza di tutti i militari nella caserma di Sokalac nell’estate 2010. A recitare la parte degli esorcisti sono i tenenti Andrea Staro (35 anni di Terni) e Francesco Massaro(40 anni di Telese), rinviati a giudizio con l’accusa di violenza privata come chiesto dal pm Luca Palamara. I due erano comandante e vice della caserma nella città in provincia di Sarajevo, dove tre anni fa ha alloggiato l’esercito italiano.

A inchiodare gli ufficiali ci sono i video registrati con i telefonini dove si vedono Staro e Massaro, a turno, imbracciare un enorme crocefisso mentre entrano nella stanza del maresciallo Luca Taddei, 27anni, di Velletri. Il sottoposto è svegliato da grida e risate dei suoi superiori che urlano «diavolo esci dal corpo di Taddeus» e poi gli lanciano l’acqua ghiacciata mettendosi a pregare. Una vessazione durata un mese. Non c’è solo il finto esorcismo nella lista degli atti di nonnismo subiti da Taddei. I due superiori l’hanno anche costretto a compiere i lavori più umilianti della caserma. E in numerose occasioni lo hanno insultato: «Sei un deficiente rimasto 24 anni nella culla e non sai fare nulla». Il calvario è stato denunciato dal maresciallo con l’appoggio dei compagni della caserma.