Padre Murad: “Ecco come sono fuggito dall’Isis”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Ottobre 2015 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Padre Murad: "Ecco come suono fuggito dall'Isis"

Padre Murad

ROMA – “Mi dicevano ‘se non ti converti ti sgozzeremo con un coltello’. Ma io non ho mai firmato l’atto di abiura del cristianesimo”. Così il sacerdote siro-cattolico Jacques Murad, in un’intervista a Tv2000, racconta la sua prigionia in Siria. Sulla sua liberazione rivela: “Mi sono camuffato e sono fuggito su una moto con l’aiuto di un amico musulmano”. Padre Murad, priore del monastero di Mar Elian, era stato rapito nel maggio scorso nei pressi del luogo di culto distrutto ad agosto dall’Isis.

Giorgio Stabile su La Stampa racconta come padre Murad,

era alla guida del monastero di Mar Elian, restaurato e rifondato da padre Paolo Dall’Oglio, poi rapito dagli islamisti anche lui nel luglio del 2013. Di Dall’Oglio non si è saputo più nulla ma il racconto di Murad dà un’idea di quello che potrebbe aver passato: «Quasi tutti i giorni c’era qualcuno che entrava nella mia cella e mi di diceva “chi siete?”-. Io rispondevo “sono nazareno, cristiano”. E loro: “Sei un infedele, se non ti converti ti sgozzeremo con un coltello”».

Subito dopo il sequestro è stato tenuto per cinque giorni nella campagna vicino al monastero, «all’interno dell’auto che ci aveva condotto via». Poi è stato portato a Raqqa e detenuto per tre mesi in una prigione alla periferia della città. L’11 agosto, ha raccontato, è stato trasferito a Palmira, «dove erano tenuti prigionieri altri 250 cristiani».

Padre Murad non ha fornito dettagli più precisi su come è riuscito a fuggire. Anche perché spera di aiutare gli altri ostaggi ancora nelle mani dell’Isis: «Ho saputo che 40 sono fuggiti in questi giorni. Sto lavorando con un prete ortodosso e amici beduini e musulmani per far uscire gli altri duecento».