CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco passerà alla storia come il pontefice che ama la semplicità e che col suo carisma sta cambiando la linea, soprattutto economica, della Chiesa. Una vita passata lontana dalla televisione e vicina ai fedeli, a cui apre la sua messa e la sua mensa. Ma soprattutto anche come il Papa che risparmia, evitando le spese inutili e recandosi in prima persona nei negozi per svolgere le sue commissioni.
Il quotidiano Il Giornale in un articolo di Serena Sartini descrive la giornata tipo del pontefice e proprio dal suo racconto emergono particolari che lo rendono sempre più unico. Papa Francesco infatti ha detto addio al barbiere storico, preferisce farsi la barba da solo e concederselo solo per il taglio dei capelli. C’è poi la questione degli abiti e dello shopping:
“E come è l’abito liturgico di Bergoglio? Ce lo racconta il sarto, Lorenzo Gammarelli, della storica sartoria che veste i Pontefici da Pio XI. «Una volta avevamo il titolo ufficiale di sarto del Papa, abolito poi con la riforma della Curia del Concilio Vaticano II. Siamo estremamente orgogliosi e contenti di poter servire il Santo Padre. Nel momento in cui viene convocato il Conclave – dice – riceviamo l’ordine di preparare tre set di vesti perché non si sa quale taglia indosserà il futuro Papa. E dal momento dell’elezione, realizziamo quasi tutto ciò che indossa il Papa da quel momento in poi».
L’atelier Gammarelli realizza gli abiti che indossa anche Benedetto XVI. Ma con Francesco, raccontano, c’è stata una semplificazione nelle vesti, in linea con il suo stile. «Papa Francesco ha rinunciato a tutte quelle che sono le componenti rosse dell’abito tradizionale del Santo Padre, ovvero la mozzetta, le scarpe, la stola pastorale. Preferisce vestire tutto di bianco. È un abito semplice e senza troppi fronzoli». Addirittura, per abbattere i costi, sembrerebbe perfino che Bergoglio abbia fatto acquistare recentemente una talare su Internet.
Il Pontefice, come detto, ama organizzare la vita quotidiana come una persona qualunque. Accade anche con gli acquisti. Ha lasciato sorpresi, ad esempio, il suo blitz a Roma per sistemare gli occhiali che indossa tutti i giorni (sobri come il resto). «Dovevamo andare noi in Vaticano, invece è voluto venire lui, personalmente, nel nostro negozio racconta Alessandro Spiezia, diventato ormai famoso e conosciuto come l’ottico del Papa Bergoglio ha tirato fuori dalla tasca un paio di occhiali sgangherati, gli stessi che indossa da tanti anni, utilizzati anche la sera dell’elezione in Conclave. Gli ho detto: Santità, posso sostituirle le lenti e aggiustare le asticelle, così risparmiamo un po’. Lui ha sorriso e ogni volta che lo vedo in televisione riconosco quella montatura: occhiali a giorno, semplici, in acciaio color canna di fucile senza tanti orpelli, asticelle nere. Ci tiene a quell’occhiale»”.