Papa Francesco, Imu, Matteo Renzi e Kate Middleton: prime pagine e rassegna stampa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2013 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

Il Corriere della Sera: “Alma in Italia? Possibile.” Le inutili tensioni. Editoriale di Antonio Polito:

“A nessun Parlamento si può imporre una moratoria, una riserva di legge a sovranità limitata. Nemmeno a questo «strano» Parlamento. E d’altra parte gli atti di odio e di violenza contro gli omosessuali sono una piaga molto grave, una manifestazione crescente di barbarie da contrastare con il massimo vigore. (Vigore che, sia detto per inciso, potrebbe essere maggiore anche con le leggi vigenti, se le forze dell’ordine riuscissero a individuare e arrestare i colpevoli un po’ più spesso di quanto accada).
Si capisce dunque che il Parlamento cerchi i modi per sanzionare quei comportamenti che vanno sotto il nome di omofobia, i quali, come ha detto il ministro Franceschini, hanno più a che fare con il codice penale che con la categoria dei «temi etici». Però è necessario che i partiti che compongono la maggioranza si impegnino su questa materia, e su proposte anche più delicate che stanno per arrivare in Parlamento a procedere solo in caso di ampio accordo. Per ragioni ideali, oltre che politiche.
Le ragioni politiche sono chiare. I nemici del governo non vedono l’ora di usare i «temi etici» come banco di prova di maggioranze diverse, per esempio sostituendo il Pdl con i Cinque Stelle. Chi sostiene il governo ha dunque il dovere di cercare sempre, su ogni questione, il minimo comune denominatore. Nel caso dell’omofobia non è neanche così difficile. L’aggravante penale dell’odio contro gli omosessuali per gli atti di violenza troverebbe infatti un consenso molto ampio e inasprirebbe efficacemente le pene. Mentre l’introduzione di un reato di opinione connesso al discorso contro l’omosessualità rischierebbe di spaccare il Parlamento, perché da molti è considerata una pericolosa limitazione della libertà di pensiero e di espressione.”

Dalla spinta ai pagamenti un miliardo di gettito per bloccare i rincari fiscali. Il retroscena di Mario Sensini:

“Ossigeno per le imprese, benzina per l’economia, ma soprattutto oro colato per le entrate fiscali. E per il fragilissimo equilibrio dei conti pubblici. Un’operazione che, se riuscisse, sarebbe capace di ripagare per intero il costo dell’ulteriore rinvio dell’aumento Iva dal primo ottobre a fine anno. La spinta sul pagamento dei debiti arretrati dello Stato non servirebbe solo a riattivare il circuito economico, in cui potrebbero essere immessi quest’anno altri 20 miliardi di euro con il saldo delle fatture alle imprese. Da quell’operazione, secondo i calcoli della Ragioneria generale dello Stato, potrebbe scaturire quasi un miliardo di maggior gettito Iva. Giusto quello che servirebbe per lasciare l’aliquota invariata fino alla fine dell’anno. Anche per questo governo e maggioranza sono decisi a battere fino in fondo questa strada. Consentirebbe di scansare dal tavolo il nodo dell’Iva per qualche mese, e di destinare all’abbattimento dell’Imu 2013 tutte le nuove risorse che dovessero essere individuate, per le quali è già partita un’opera di ricognizione fin qui priva di risultati. Nel bilancio pubblico, di fondi da tagliare alla leggera e in tempi rapidi, apparentemente, non ce ne sono più. Prova ne è che la copertura degli ultimi provvedimenti legislativi varati dal governo è stata trovata ricorrendo a un aumento delle imposte. E il problema è che vacilla pure quella.”

Riforma Imu, il governo aspetta le proposte Pd e Pdl. Articolo di Mario Sensini:

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“Un incontro interlocutorio, con le posizioni ancora molto distanti nella maggioranza. Tanto che, in questa fase, il confronto tra il governo ed i partiti sulla riforma dell’Imu e della tassazione immobiliare procederà con incontri bilaterali. Se è servita a qualcosa, oltre ad individuare il metodo di lavoro, la riunione di ieri della cabina di regia ha reso ancora più evidenti i contrasti tra Pd, Pdl e Scelta Civica. Il tutto mentre Eurostat ha certificato che il debito pubblico ha superato il 130% del Pil: 130,3% nel primo trimestre. «L’Imu del 2013 sulla prima casa non si pagherà» ha ripetuto ieri Renato Brunetta, capogruppo alla Camera del Pdl, ancora molto determinato a cancellare la tassa sulla prima casa per tutti, salvo pochissime eccezioni rappresentate dalle ville e dalle case extralusso. Il Pd non è però disposto a fare sconti così ampi. «Sarebbe sbagliato rinunciare a 2 miliardi di gettito che arrivano dal 15% delle abitazioni di maggior valore. Aggraverebbe l’iniquità e sarebbe un freno alla crescita» ha ribattuto Stefano Fassina, viceministro dell’Economia del Pd.”

Berlusconi in ritiro ad Arcore Il rebus della prescrizione. Scrive Paola Di Caro:

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“Ad Arcore, in contatto costante con i suoi avvocati, Silvio Berlusconi continua a predicare ai suoi calma e gesso. Non parla da giorni, non entra nelle polemiche quotidiane — dal rimpasto alla legge sull’omofobia —, non va in tivù, non lancia proclami. L’unico strappo alla regola del silenzio pubblico lo ha fatto ieri con una telefonata ad una riunione del gruppo dell’«Esercito di Silvio» presieduta da Galan e dalla Santanchè a Villafranca Padovana: «Abbiamo deciso di tornare a Forza Italia per un motivo che riguardava il nome e perché vorremmo, come ci riuscì 20 anni fa, rivolgerci ai giovani e ai protagonisti del mondo del lavoro per chiedere di interessarsi al nostro comune destino», perché «non è giusto» che si guardi da fuori criticando chi si impegna. E insomma sì, Forza Italia rinascerà a settembre, conferma Berlusconi. Ma nel frattempo tutto potrebbe succedere. Perché il Cavaliere attende (cupo e, dicono, pessimista) come tutto il suo partito e il resto della maggioranza, che il 30 luglio si decida il suo destino. Attende cioè la sentenza della Cassazione che potrebbe arrivare nella stessa giornata, come anche essere rimandata. Il rinvio non sarebbe dovuto a una eventuale rinuncia da parte della difesa del Cavaliere della prescrizione, per il semplice fatto che alla prescrizione si può rinunciare solo nel momento in cui diventa effettiva. Ma il rinvio potrebbe avvenire proprio perché non c’è ancora certezza su quando effettivamente scatterà la prescrizione.”

In ordine sparso con l’incognita giudiziaria. La nota politica di Massimo Franco:

“La sensazione sgradevole è che gli alleati di governo stiano accumulando i motivi di contrasto e di concordia più disparati: dalla legge sull’omofobia al numero dei ministri del Pd, giudicato eccessivo dal Pdl, fino alle polemiche su Imu e Iva e al finanziamento dei partiti. Ma non lo fanno perché si tratta di temi davvero prioritari: almeno, non sempre. Il sospetto è che esista una sorta di sospensione generale: tutti cercano di prendere tempo in attesa del 30 luglio. Fino alla sentenza della Corte di Cassazione che dovrà confermare o meno la condanna a Silvio Berlusconi, è come se la politica girasse a vuoto. Meglio: mette una serie di questioni in prima fila, per decidere solo in seguito se accantonarle o porle come pregiudiziali per continuare a governare insieme. In realtà, rispetto a qualche giorno fa la situazione non è cambiata. Il Pd si contorce nel dibattito precongressuale. E vede aumentare lo scontro interno. Da una parte ci sono quanti vogliono che la data sia fissata in tempi stretti; e additano come sponda il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Siamo alle minacce di occupare la sede romana di largo del Nazareno, se il segretario Guglielmo Epifani asseconderà la spinta a rinviare il congresso al prossimo anno.”

È un maschio l’erede al trono britannico. Dall’inviato Michele Farina:

“Tutti scommettevano su una futura regina. E invece è arrivato un altro principe. Il nome non si sa ancora. Sarà King George o James? L’annuncio della famiglia è giunto all’imbrunire, intorno alle 20 e 40 (le 21 e 40 in Italia). Quattro ore di tranquillità per William e Kate, prima di condividere il loro baby boy con il mondo. «È nato alle 16 e 24, pesa 3,8 kg». Nonna Carole, madre della duchessa, diceva Leone. E invece, per pochi minuti, le stelle hanno detto Cancro. La notizia, nero su bianco, dopo mezz’ora era leggibile su un cavalletto di legno antico oltre la cancellata di Buckingham Palace, davanti a centinaia di spettatori in festa. Un semplice foglio di carta A4, firmato dai medici. Mentre sulla porta della clinica un cantore in livrea suonava la campana: «God save the Queen». Dio salvi il principe. E i suoi fans. Fino all’ultimo Terry Hutt, falegname in pensione noto alla Famiglia Reale con il nome di «uomo ombrello», ha mantenuto la sua postazione per la gioia di passanti, fotografi, telecronisti (dal Giappone alla Svezia). Terry ha dormito qui, in un letto tappezzato di bandiere britanniche. In mezzo alla folla che fin dalle prime ore del mattino ha fatto la posta all’entrata del St Mary’s Hospital in zona Paddington. «The Umbrella Man» (per via del cappello) dorme sul marciapiede da una settimana («perché amo i Reali e perché mia moglie intanto si riposa un po’»).”

Il Papa bloccato dalla folla. Trovata bomba artigianale. Dall’inviato Gian Guido Vecchi:

“Pomeriggio umido, vento e acquerugiola, e la Fiat Idea di Francesco bloccata dalla folla per quindici minuti con i gendarmi vaticani lasciati soli, gli agenti locali non pervenuti e i fedeli entusiasti che s’infilano nei finestrini, e per fortuna sono fedeli, il tutto mentre i media brasiliani online lanciano la notizia che ad Aparecida, domenica, la polizia militare ha trovato e distrutto un «ordigno artigianale» — un candelotto verde «a basso potenziale, quasi insignificante» — in un bagno del parcheggio del santuario dove il Papa andrà domani: per iniziare la sua Giornata mondiale della gioventù consacrando il viaggio e il pontificato alla Madonna. Bergoglio appare sorridente e tranquillo, ieri nella ressa benediceva e baciava i bimbi come a San Pietro, ma i primi minuti dall’arrivo, quando in Italia era sera, facevano un po’ paura e hanno mostrato nei volti tesi degli uomini della Gendarmeria un problema evidente di sicurezza. D’accordo che il Papa vuole avvicinare la gente, ma qualcosa non ha funzionato, anche se ad Aparecida si annunciano 5 mila agenti. «Hanno commesso un errore di percorso, mi pare evidente», commenta imperturbabile padre Lombardi. «Ma non c’è nessuna preoccupazione, siamo tutti contentissimi dell’accoglienza».Il Papa, per parte sua, è concentrato sui giovani..”

La prima pagina de La Repubblica: “Il Pd: no ai diktat sull’omofobia.”

La Stampa: “L’appello del Papa per i giovani.” Un’economia inclusiva è possibile. L’editoriale di Gianni Riotta:

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“Il discorso di Papa Francesco in volo verso il Brasile su giovani e lavoro ha un valore di fede e pastorale che teologi ed esperti cattolici approfondiranno. Ma ha, in parallelo, una rilevanza per l’economia e lo sviluppo delle nostre società, che tutti possiamo considerare.”

Bergoglio manda in tilt Rio E resta imbottigliato nel traffico. Dagli inviati Giacomo Galeazzi e Andrea Tornielli:

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“Si sapeva che Francesco fosse un trascinatore di folle ma era difficile immaginare che mandasse in panne una metropoli di 7 milioni di abitanti. Lui ne ha sorriso sereno, ma per gli organizzatori è stato un esordio della Gmg al cardiopalmo. Senza via d’uscita finché non si è deciso per emergenza di far ricorso in anticipo ad un elicottero militare per trasportare il Papa al riparo. Un abbraccio talmente caloroso, quello della folla, da mandare in tilt l’apparato di sicurezza. A un certo punto la situazione è divenuta realmente critica: la gente ha assaltato pacificamente la macchina dove viaggiava Francesco impedendole di andare sia avanti sia indietro, circondata com’era da persone festanti. Non poteva avere inizio più clamoroso il pellegrinaggio in Brasile del primo sudamericano eletto al Soglio di Pietro. Il Papa ha reagito all’entusiasmo travolgente dei brasiliani con tranquillità ma gli apparati incaricati di tutelarlo hanno vissuto momenti da incubo. Quando l’auto di Francesco ha imboccato la via che dall’aeroporto di Rio conduce al palazzo del governatorato la folla ha letteralmente assediato la «papamobile», sommersa dall’entusiasmo di migliaia di fedeli, sotto una pioggia incessante. In un caos indescrivibile la macchina di Francesco ha anche sbagliato strada ed è finita in coda dietro una lunga fila di bus dei pellegrini. Attimi di panico per la scorta di Bergoglio in un quadro potenzialmente pericoloso che ha esposto il corteo papale senza alcuna effettiva protezione. Per salutare il Pontefice la folla ha paralizzato la circolazione finché davanti alla cattedrale l’utilitaria Fiat, scelta dal Santo Padre per raggiungere la città dall’aeroporto anziché usare una vettura blindata, è stata sostituita con una auto scoperta.”

Kate, adesso la duchessa è diventata Sua Altezza Reale. Scrive Vittorio Sabadin:

“Ora che ha partorito un erede al trono, per Kate Middleton è finalmente finito il tempo degli esami. Da qui in avanti, sarà circondata dal rispetto che si deve al titolo che porta: Sua Altezza Reale Catherine, duchessa di Cambridge, contessa di Strathearn, baronessa di Carrickfergus, futura regina consorte e, se sopravviverà al marito, regina madre. Chissà come sarebbe contenta sua nonna materna, Dorothy Goldsmith, la donna d’acciaio che aveva traghettato la propria famiglia dalla povertà all’agiatezza e che mai avrebbe osato sognare di vedere un giorno una nipote seduta fianco del re. Chi conosce la duchessa di Cambridge, dice che sicuramente ce la farà, perché tutte le donne dalle quali discende hanno dimostrato una forza sorprendente. Anche sua madre Carole, la ex hostess che si è inventata «Party Pieces», un’azienda che vende online tutto quello che serve a un party, per poter mandare i figli alle scuole private: grazie a lei, Catherine è stata la prima laureata della famiglia.”

Il Fatto Quotidiano: “Banche in sofferenza, scoppia il caso Marche.”

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Il Giornale: “La guerra delle sigarette.” Editoriale di Vittorio Macioce:

La sigaretta è l’anima del­lo Stato. È la sua morale. La sua filosofia. Il suo vol­to più vero. La cartina di torna­sole, con dentro il tabacco, di un’etica che puzza di ipocrisia. Fumi la sigaretta e in un attimo capisci cos’è lo Stato. Lì c’è tut­to. C’è il pusher,l’avvelenatore, il produttore furbo, il controllo­re pigro, il gabelliere e il proibi­zionista, il contrabbandiere e il poliziotto, il farmacista, il medi­co e anche il manager ospeda­liero. È l’attore che fa tutte le par­ti in commedia. Il mattatore del tabacco e di tutto ciò che gli gira intorno. Andiamo a vederlo da vicino questo zelig, moralista e droga­to. Lo Stato ha il monopolio del tabacco. È una storia antica. Il principio è che siccome fumare fa male è un affare che non può essere lasciato nelle mani dei privati. I suoi primi nemici so­no i contrabbandieri. Ricorda­te la Sophia Loren di Ieri, oggi e domani ? È il 1963 e tutta la sto­ria raccontata (…)”