Pensionati e dipendenti, chi paga le tasse in Italia: 80% del Fisco su di loro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2015 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Pensionati e dipendenti, chi paga le tasse in Italia: 80% del Fisco su di loro

Pensionati

ROMA – Lavoratori dipendenti e pensionati subiscono il peso maggiore, l’80%, della pressione fiscale in Italia, che l’Istat ha certificato al 43,5% Sono loro, i pensionati e i dipendenti a pagare 8 euro su dieci che lo Stato, attraverso il Fisco. Per la precisione lavoratori dipendenti e pensionati

“contribuiscono al bilancio pubblico nella misura dell’82 per cento dell’intero reddito dichiarato dai 41 milioni di contribuenti italiani. In particolare il reddito da pensione supera per la prima volta, testimoniando l’invecchiamento della popolazione, il 30 per cento del reddito complessivo”.

Roberto Petrini di Repubblica è andato a leggere le statistiche dell’Istat e lancia questo desolante messaggio:

“L’analisi mostra un Paese che ancora non ha fatto pace con la denuncia dei redditi e che quando si tratta di compilare il modello Unico stenta a dire tutta la verità. In particolare sono le fasce alte di reddito che sembrano mancare all’appello: i cosiddetti Paperoni che hanno il coraggio di dichiarare al Fisco che hanno prodotto un reddito di oltre 300 mila euro (con la conseguenza di pagare anche il contributo di solidarietà del 3 per cento oltre all’aliquota del 43 per cento), sono solo 30 mila”.

Ce ne sono altri? si chiede Roberto Petrini e si risponde:

“Un dossier del ministero dell’Economia parlava tempo fa di un imponibile evaso di oltre 90 miliardi con cui bisogna fare i conti”.

Un dubbio: ma se li hanno contati, perché non vanno a prenderli? Certo, osserva Roberto Petrini,

“Non può essere un alibi la pressione fiscale che ha tuttavia raggiunto tetti molto elevati”.

Gli effetti perversi del federalismo fiscale si fanno sentire, perché sono le tasse e imposte locali “a mordere di più”. Semmbrava che il fedralismo fiscale dovesse riequilibrare il rapporto fra pagamenti e servizi, invece è stato solo un alibi per i partiti per aumentare a piacimento le tasse e così finanziare le loro ruberie o, nella migliore delle ipotesi, la sistemazione dei loro amici. Come spiega Roberto Petrin,

“l’addizionale comunale Irpef ha registrato un aumento del gettito dell’8,9 per cento rispetto al 2012 (in totale il peso è di 4,4 miliardi), l’addizionale regionale Irpef ha invece registrato un incremento dell’1,5 per cento rispetto all’anno precedente totalizzando un gettito pari a 11,2 miliardi. Secondo il rapporto del Ministero dell’Economia l’imposta media degli enti territoriali è stata di 370 euro (+2,8% rispetto all’anno precedente), mentre nei comuni è stata di 170 euro (+6,2%).