Pordenone, paga per sbaglio 100mila euro di Iva. Fisco non restituisce

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Ottobre 2016 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA
Pordenone, paga per sbaglio 100mila euro di Iva. Fisco non restituisce

Pordenone, paga per sbaglio 100mila euro di Iva. Fisco non restituisce

ROMA – Una virgola messa nel posto sbagliato e un agente di commercio si trova a versare all’Agenzia delle Entrate non i 900 euro dovuto ma…90mila e oltre. E il guaio è che il Fisco non sembra intenzionato a restituire nulla. E’ successo a Pordenone, ne parla Il Secolo XIX:

Un’operazione banalissima, fatta in passato decine di volte. L’auto-compilazione on-line dell’F24 per pagare l’Iva trimestrale. Un importo nella norma, per un agente di commercio che opera nel settore delle forniture di caffè: 967,30 euro. È un attimo. La virgola scambiata per un punto. La cifra diventa 96.730 euro. Clicca invia e si stampa il modulo per l’archivio. E lì scopre il piccolo dramma. Ha versato quasi 100 mila euro all’Agenzia delle Entrate. Che ora non intende restituirli, ma gli ha annunciato che andranno a compensazione di futuri debiti.

Siccome il libero professionista genera Iva per circa 4 mila euro l’anno, servirà un quarto di secolo per riavere quanto saldato per errore. «Rivoglio indietro, immediatamente, i risparmi di una vita»: a parlare è il protagonista della vicenda, Luca Schiavon, 52 anni, di Spilimbergo (Pordenone ). Da oltre un mese e mezzo – il versamento risale alla metà di agosto – ha assoldato una squadra tra avvocati e commercialisti per tornare in possesso del suo denaro, ma i risultati ancora non si vedono. «Quanto accaduto ha dell’incredibile – racconta a La Stampa -: nella mia intera carriera professionale non ho mai avuto così tanto denaro disponibile nel conto corrente. È accaduto che di recente avessi venduto un immobile e mi stessi guardando attorno per decidere come investire il ricavato. Senza quei soldi, il sistema automatico avrebbe rifiutato il pagamento, per mancanza di liquidità, e mi sarei accorto di quel maledetto punto al posto della virgola».

L’Agenzia delel Entrate ha risposto che non ci sarà alcun rimborso immediato, l’iter impone una fideiussione bancaria o assicurativa di almeno tre anni. E il finale non è scontato.