Presidente della Repubblica, la lista di Maurizio Belpietro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2015 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Presidente della Repubblica, la lista di Maurizio Belpietro

Giorgio Napolitano riceve gli onori militari dopo aver rassegnato le dimissioni (LaPresse)

ROMA – I più probabili candidati alla carica di Presidente della Repubblica secondo Maurizio Belpietro, direttore di Libero, sono sette: Romano Prodi, Giuliano Amato, Walter Veltroni, Piero Fassino, Sergio Mattarella, Roberta Pinotti, Anna Finocchiaro.

Belpietro scrive che

c’è chi assicura che alla fine la scelta cadrà su Prodi e sostiene il convincimento con una serie di argomentazioni, la prima delle quali si basa sulla constatazione che il professor Mortadella è il solo a disporre di un curriculum adeguato, con agganci importanti in ogni superpotenza.

Oltre a quello di Prodi, un altro nome citato spesso fra i papabili è quello di Giuliano Amato. Il giudice costituzionale pare che piaccia molto sia a Renzi che a Berlusconi, i quali lo ritengono abbastanza moderato da non dar fastidio a nessuno dei due.

Non molto meglio va con Veltroni, il quale è sponsorizzato da quasi tutti i giornalisti di sinistra, i quali lo considerano uno di loro. L’ex sindaco di Roma, passato indenne nello scandalo di Roma Capitale nonostante agli arresti sia finito il suo ex capo di gabinetto, alle pr si è sempre dedicato molto, curando con attenzione i rapporti con la stampa, al punto da meritarsi la copertina dei settimanali e varie articolesse ogni volta che mandava in libreria un racconto.

Ma se né Prodi né Amato né Veltroni riusciranno a spuntarla, restano le seconde linee e qui il numero degli aspiranti si amplia, perché si va da Piero Fassino, ex segretario Ds che non vede l’ora di tornare a Roma liberandosi di Torino e dei debiti della città, a Sergio Mattarella, un ex Dc che in attesa di tempi migliori si era, come Amato, fatto parcheggiare alla Consulta. Né l’uno né l’altro paiono di prima fila, ma quasi sempre a spuntarla sono le seconde.

Posizionate in questa batteria ci sono anche due signore che, se la scelta dovesse cadere su una donna, qualche chance l’avrebbero.

La prima è Roberta Pinotti, attuale ministro della Difesa, il cui nome è circolato già mesi fa ma era precipitato a causa di un volo militare che l’aveva accompagnata nella natia Genova, una questione che certo per Renzi non è ostativa visto che lui l’aereo di Stato l’ha preso per andare a sciare, ma che comunque prontamente proprio ieri è stata archiviata dalla Procura di Roma. La seconda aspirante papessa è invece Anna Finocchiaro, ex magistrato che più dei tribunali ha frequentato il Parlamento anche nelle file del Pci. Il suo nome si è fatto spesso, ma pure lei ha alle spalle qualche piccolo incidente: il primo riguarda un’indagine a carico del marito, il secondo un carrello della spesa spinto fra gli scaffali dell’Ikea dalla scorta dell’allora capogruppo Pd. Sia per Pinotti che per Finocchiaro quelle riferite sono piccole macchioline, schizzi finiti sui giornali ma che non ne hanno sporcato l’immagine. E infatti le signore ci contano.