Il presidente Obama incassa il sostegno degli alleati, e forte dell’appoggio ottenuto durante la missione europea alza il tono con Putin. Lo schernisce, quasi, dicendo che «la Russia è una potenza regionale che minaccia i vicini per debolezza», mentre la sua prima preoccupazione geopolitica non sono le provocazioni di Mosca, «ma il rischio che qualcuno faccia esplodere un ordigno nucleare a Manhattan».
Se però Putin facesse l’errore di minacciare i confini della Nato, la risposta militare diventerebbe inevitabile, perché «questa è la ragione di vita dell’Alleanza».

Quando la missione in Europa era stata concepita, gli obiettivi fondamentali di Washington erano far procedere gli sforzi per la sicurezza nucleare, allontanando il rischio che materiali pericolosi finissero nelle mani dei terroristi; rilanciare il rapporto economico e politico con il Vecchio continente, anche attraverso il nuovo accordo commerciale Ttip; cercare un terreno comune con papa Francesco, a partire dall’interesse reciproco per combattere la diseguaglianza.

Il Fatto Quotidiano: “Bagnasco ordina al ministro: Via quel libretto da scuola”.

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Il Giornale: “Tremonti vuota il sacco”.

Editoriale di Nicola Porro:

Dopo vari processi e una condanna l’ac­cusa ha chiesto ieri, a sorpresa,l’assolu­zione di Dolce e Gabbana per re­ati fiscali. Altri pm hanno chie­sto e ottenuto gli arresti per un gruppo di manager pubblici e professionisti che negli ultimi dieci anni hanno costruito mez­za Lombardia: non avrebbero rubato un euro, ma gestito in modo poco ortodosso appalti e gare. Le due storie sono legate dalla percezione ormai diffusa che la giustizia sia in Italia una roulette russa. I magistrati ci mettono del loro, ma sono i poli­tici che piazzano la pallottola nel tamburo. Le norme, soprat­tutto quelle che riguardano fi­sco e appalti, sono talmente in­casinate che si rischia di essere colpevoli e innocenti al tempo stesso.
In sei anni sono stati costruiti in Lombardia la bellezza di 10 nuovi ospedali. Tirati su in tre anni contro una media italiana di dodici. Il costo per posto letto è inferiore di circa il 30% rispet­to al resto del Paese. Infrastrut­ture Lombarde, guidata per no­ve anni da Antonio Rognoni, era come speedy gonzales. Pro­prio questo signore, insieme ad una pattuglia di professionisti, è da qualche giorno in galera. Il pool dei magistrati milanesi che lo ha messo sotto indagine è serio e scrupoloso. Cosa sta succedendo? Abbiamo una brutta impressione e ve la spiat­telliamo.