Putin fa aspettare Letta e poi loda Berlusconi, il reportage del Giornale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2013 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA
Putin fa aspettare Letta e poi loda Berlusconi

Putin fa aspettare Letta e poi loda Berlusconi

TRIESTE – Putin fa aspettare Letta e poi loda Berlusconi, almeno così sostiene il Giornale. Trieste è bloccata, 007 ovunque, limousine anti-mine, valigetta nucleare e Putin che arriva al vertice con Letta in ritardo “di un’ora e mezza” sottolinea il Giornale che poi riporta “più tardi, alla conferenza stampa, ri­corderà che i rapporti con Silvio Berlusconi sono amichevoli e non cambieranno a seconda della congiuntura italiana, lui ha fatto molto per incrementa­re i rapporti tra Russia e Italia”.

L’articolo di Fausto Biloslavo:

La protezione ravvicinata di Putin è garantita da 35 uomini scelti giunti da Mosca, che comu­nicano con un sistema satellita­re autonomo. Altri fanno da cor­nice esterna con i mezzi, com­pres­e tre limousine presidenzia­li identiche e le armi giunti a Trie­ste con due giganteschi Anto­nov. La valigetta nucleare ha un veicolo tutto per sè scortata da ex Spetnatz, i corpi speciali fin dai tempi dell’Urss. Putin vuole solo gente fidata attorno, come l’autista della vettura blindata, sovrappeso, ma abilissimo a guidare. Il gioiello della sicurez­za russa è un mezzo specia­le Nbcr, che dovrebbe resi­st­ere agli attac­chi nucleare, batteriologico e chimico. Se accadesse il presidente vie­ne spostato in una specie di capsula com­pletamente isolata, ma in caso di emergenza la chicca è l’hard room. Un luogo vicino al vertice e sicuro, che può essere pure un appartamento privato, dove la guardia presidenziale trasporta subito Putin. La «stan­za » viene bonificata prima e pre­sidiata da agenti speciali russi e italiani. A Trieste ha coordinato la sicurezza, con 300 uomini, il vi­cequestore Paolo Gropuzzo, per 10 anni comandante dei Nocs, le teste di cuoio della poli­zia, che conosce bene i russi.
Per il nuovo zar il menù del summit ha offerto a pranzo orzo con funghi porcini e carré di ma­iale condito da salsa di kren per concludere con lo strudel di me­le. Prima dell’arrivo di Putin, che a Trieste ha trascorso mezza gior­nata, la sicurezza russa aveva ad­dirittura ispezionato l’ospedale locale controllando le sale ope­ratorie, in caso di necessità, per non lasciare nulla al caso.