ROMA – Aveva assunto la moglie, un contratto per un programma settimanale. E per questo la Rai ha licenziato un caporedattore e capostruttura di Rai 1, indicato dal Fatto Quotidiano con le iniziali L.L.. La storia la racconta il Fatto Quotidiano:
Un quarto di secolo fa, chissà, a viale Mazzini erano più comprensivi. Questa settimana, a venticinque anni dal primo giorno, un caporedattore nonché capostruttura di Rai1 (iniziali L.L.) è stato licenziato per aver assunto la moglie. Non l’aveva collocata in un’altra rete o in un’altra squadra, non l’aveva segnalata ai vertici, non l’aveva ingaggiata per una consulenza: no, l’aveva presa con sé, a settembre, per un programma settimanale. Lei s’era proposta, lui l’ha ritenuta in grado e le ha presentato un contratto, che si suppone avranno letto insieme abitando insieme. PER AGGIRARE i controlli interni e il codice etico che vieta ai parenti di lavorare, e forse senza immaginare la pesante sanzione, la consorte aveva compilato il modulo con il cognome da nubile. Semplice. Un gesto di furbizia non troppo complessa: in viale Mazzini, raccontano, fra amanti, cugini, nipoti e cognate sono transitate carovane.
C’è poi anche da dire che in Italia dovunque le donne sposate sono individuate comunque con il loro nome da nubile. Elsa Fornero, ministro del Lavoro, è nota come Fornero, appunto e non come Deaglio; Anna Maria Cancellieri non si chiama Peluso come da marito.
Un paio di mesi, però, e li hanno beccati. L’inchiesta di viale Mazzini è durata pochi giorni, per confermare le prove non ci voleva il Tenente Colombo e così, martedì scorso, marito emoglie sono stati licenziati. Un tempo, un quarto di secolo fa, il trasgressore poteva ricevere un rimprovero, una punizione momentanea, al massimo una sospensione. Ora ti sbattono fuori. Tre in sette giorni: due a Rai1 più il dirigente responsabile regali.