La rassegna stampa locale e le prime pagine del 9 luglio 2013

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Luglio 2013 - 09:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Staminali, sì alle cure per una bambina sassarese. La Nuova Sardegna:

“Due genitori aggrappati a un sottilissimo filo di speranza ogni giorno assistono impotenti al calvario della figlia di cinque anni. Da quarantasei lunghissimi giorni attendevano una risposta per accedere alla cura che potrebbe riaccendere la vita per Greta. L’attesa è finita ieri alle 14 quando il giudice del lavoro di Sassari, Elena Meloni, ha sciolto la riserva dicendo sì alle cure col metodo Stamina per la bambina. Sua madre Antonella ha pianto, lacrime liberatorie. «Per la malattia di sua figlia non esiste una cura farmacologica, vada a casa e accetti il decorso naturale della vita», era stata la sentenza pronunciata dalla medicina convenzionale nei confronti della piccola colpita da una malattia genetica neurodegenerativa (un’encefalopatia epilettogena) che lo scorso novembre l’ha ridotta allo stato vegetativo. Ma i genitori hanno deciso di non rassegnarsi e di guardare altrove. Si sono documentati, hanno fatto diversi viaggi, hanno ascoltato i racconti e le esperienze di altri padri e altre madri e hanno scelto di lottare per ottenere che anche la loro figlia venisse sottoposta alle cure con il metodo Stamina, ossia l’infusione delle cellule staminali adulte. Ieri hanno vinto la prima battaglia.”

Scarano interrogato dal pm Adesso sta collaborando. La Città di Salerno:

“«Scarano – ha dichiarato l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi – sta mantenendo fede all’impegno di collaborazione leale». Oggi l’alto prelato, accusato di calunnia e di concorso in corruzione, ha fornito agli inquirenti una serie di elementi utili per il prosieguo delle indagini e, nel ribadire la sua buona fede in questa vicenda, ossia che voleva fare un favore ai D’Amico senza immaginare la tipologia di conseguenze alle quali sarebbe andato incontro, ha negato di essere lui il personaggio chiave della vicenda. Una vicenda intricata anche alla luce delle dichiarazioni fatte da Paolo e Cesare D’Amico, discendenti dell’armatore Giuseppe D’Amico, indagati insieme con il cugino Maurizio per evasione fiscale, i quali hanno negato che i 20 milioni di euro che dalla Svizzera dovevano rientrare in Italia siano a loro riconducibili.”

Whirlpool, la promessa del ministro Zanonato. Il Trentino:

“«Mi darò da fare perché i lavoratori siano salvaguardati e qui a Trento rimanga comunque un’attività produttiva». È quanto ha assicurato il ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, dopo aver parlato a Trento con il presidente della Provincia autonoma, Alberto Pacher, e l’assessore all’Industria, Alessandro Olivi, dell’imminente chiusura dello stabilimento Whirlpool della città.”

Incendio in via dell’Ecologia, brucia deposito di rifiuti. Il Tirreno:

“Grosso incendio nella zona nord della città: un fumo nero visibile da più punti si è scatenato, forse da un capannone. I vigili del fuoco stanno raggiungendo la zona, che però è difficile individuare. L’area interessata dovrebbe essere quella di via dell’Ecologia, dove c’è un deposito di rifiuti. La ditta interessata è la “Galletti”. Il rogo è molto esteso e ci vorranno molte ore per spegnerlo.”

L’incredibile caso della casa pignorata per 4mila euro di debito: giovedì lo sfratto-choc. Il Tirreno:

“«Giovedì 11 torneranno a buttarmi fuori dalla mia casa, venduta all’asta per un debito di poche migliaia di euro: lo sfratto di una famiglia onesta sbattuta in mezzo a una strada è il trionfo dell’ingiustizia». Francesca Mancini torna in extremis con una lettera personale al procuratore capo Francesco De Leo un intervento per fermare all’ultimo istante la procedura che rischia di portarle definitivamente via l’abitazione che ritiene ingiustamente pignorata («non doveva essere inserita nelle vendite giudiziarie, ho dimostrato che il mio debito nei riguardi del condominio è stato ampiamente saldato presentando ricevute per oltre 30mila euro»). Lo sfratto con l’intervento della forza pubblica era stato già annunciato la settimana scorsa, poi era slittato perché la donna era stata ricoverata per un malore. A quanto è dato sapere, nei precedenti passaggi era stata trasmessa alla Procura la segnalazione relativa a quanto afferma la donna in merito al mancato riconoscimento formale del fatto che nei confronti del condominio era stato saldata ogni pendenza.”

Parco d’Abruzzo, l’orso Stefano è stato ucciso a fucilate. Il Centro:

“L’orso Stefano è stato ucciso a fucilate. E quanto ha appreso il Centro sulle cause della morte dell’orso trovato alle pendici del monte Morrone nel versante molisano del Parco nazionale d’ Abruzzo, Lazio e Molise. L’animale è stato ritrovato da un escursionista, vicino all’orso è stato trovato anche il cadavere di un cavallo. Sulla carcassa è stata riscontrata la presenza di pallettoni di fucili da caccia. Ulteriori esami vengono eseguiti in queste ore anche per verificare l’eventuale presenza di tracce di veleno. Proprio l’avvelenamento è stata la prima ipotesi avanzata da chi ha ritrovato l’orso.”

Villalfonsina, agricoltore muore nei campi dopo ore senza soccorso. Il Centro:

“«Quello che è accaduto è terribile. Nessuno ha potuto fare qualcosa». Mimmo Budano, sindaco di Villalfonsina, è sconvolto e addolorato dalla tragedia avvenuta sabato sera nel suo paese e costata la vita a un suo parente. Luigi Orsini, 52 anni, cugino del primo cittadino, è morto mentre lavorava nel proprio vigneto in contrada Coste. A ritrovare il corpo senza vita dell’uomo, sono stati amici e parenti usciti a tarda ora a cercarlo insieme ai carabinieri non vedendolo rientrare per cena. «La prima cosa che hanno visto è stato il trattore con il motore ancora acceso bloccato contro un pozzetto del Consorzio di bonifica», racconta il sindaco Budano.”

Complanare di Modena, il mistero dei tre tracciati. La Gazzetta di Modena:

“Non solo la violazione dell’area di villa Lonardi-San Donnino sottoposta a vincoli e tutela da parte della Soprintendenza: sul percorso della complanare che dalla tangenziale di Modena condurrà al casello di Modena sud, esiste anche il “mistero dei tre tracciati”. Ovvero le ipotesi che si sono fatte prima di scegliere il percorso da presentare allo screening della Provincia sono state tutte ideate con la strada che passa sostanzialmente sullo stesso tracciato. Senza ipotizzare vere alternative. Unica variante: il fatto di passare in sopraelevata, sottoterra o a raso.”

«Tre mesi per disintossicarsi dal gioco». La Gazzetta di Reggio:

“«L’abbiamo voluta chiamare Pluto, come il dio greco di quella ricchezza che attraverso il gioco d’azzardo sembra a portata di mano, ma che finisce per diventare dipendenza togliendoti la libertà». A presentare la nuova struttura per giocatori patologici dell’Associazione Onlus Centro Sociale Papa Giovanni XXIII è il suo presidente, Matteo Iori, che dietro un sorriso cela la speranza di ridurre così i tempi di disintossicazione dal gioco d’azzardo con interventi personalizzati e aumentare la già alta percentuale di successo – oltre il 50% – ottenuta con le terapie di gruppo.”