Regione Liguria, tra Raffaella Paita e Sergio Cofferati spunta Orlando

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Novembre 2014 - 11:32 OLTRE 6 MESI FA
Regione Liguria, tra Raffaela Paita e Sergio Cofferati spunta Orlando

Andrea Orlando (LaPresse)

ROMA – Raffaella Paita, la candidata di Burlando alla Regione Liguria, rischia, dopo l’alluvione, di non farcela contro Sergio Cofferati.

Scrive Raffaele Porrisini su Italia Oggi:

Una sfortuna del genere non se la poteva certo immaginare. Raffaella Paita non aveva messo in conto che la sua corsa verso la presidenza della Regione Liguria potesse essere insidiata dal maltempo e dalle alluvioni.

E le ha scaricato la patata bollente della Protezione civile. Il tutto con buona pace del Pd genovese, non molto convinto di sostenere la Paita (peraltro moglie del presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo) ma incapace di mettere in campo una forte candidatura alternativa. Motivo per cui, dopo il ritiro del renzianissimo sindaco di Savona, Federico Berruti, a sfidare la Paita sono rimasti candidati di seconda fascia come il cuperliano Alberto Villa e l’ex segretario genovese dell’Udc, Massimiliano Tovo, con il recente ingresso nell’elenco della renziana Sara Di Paolo.

Sergio Cofferati, l’europarlamentare ed ex leader della Cgil, forte anche del sostegno della minoranza interna, di Sel e di aree a sinistra del Pd, ha tutte le carte in regola per boicottare la vittoria della Paita, data per scontata fino a poche settimane fa. La candidata burlandiana è stata poi travolta dalle polemiche sulle alluvioni, s’è fatta quattro ore in Procura a Genova per il disastro ambientale di inizio ottobre, e ormai non passa giorno che non sia impegnata a presidiare il centro della Protezione civile. Non bastasse, nel mezzo c’è stata pure la lite a distanza tra Matteo Renzi e lo stesso Burlando, che ha finito inevitabilmente per danneggiarla. Così anche lei, che inizialmente era contraria, ha dovuto acconsentire allo spostamento delle primarie per scegliere il candidato presidente, slittate da domenica 21 dicembre a domenica 11 gennaio.

Ma nelle idee di Renzi, però c’è Andrea Orlando che risolverebbe la situazione e darebbe un segno di cambiamento dopo l’era Burlando.

Spezzino, fedele alla corrente dei giovani turchi di Matteo Orfini alleata di Renzi, alternativo alla Paita con la quale non scorre buon sangue, dopo aver rinunciato a correre in Campania potrebbe accettare di scendere in campo per la sua Regione, ma solo a patto di annullare le primarie. Questa soluzione permetterebbe di scongiurare il temuto flop della Paita, ormai molto indebolita dalle ultime vicende, ed evitare quindi un successo di Cofferati. Anche perché di un governatore così lontano dalle sue idee e portabandiera della Cgil, il premier ne farebbe volentieri a meno.