Repubblica: “Manovra, si riapre la partita su spiagge e stadi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2013 - 12:58 OLTRE 6 MESI FA

Manovra, si riapre la partita su spiagge e stadiROMA – Spiagge e stadi, si riapre la battaglia. La cornice questa volta è la commissione Bilancio della Camera, dov’è in discussione la legge di Stabilità.

Scrive Valentina Conte su Repubblica:

Forza Italia e Ncd ritrovano una visione comune sul tema degli arenili: privatizzazione e condono sui canoni pregressi. Mentre il Pd si presenta assai diviso: si va dalla privatizzazione (al Senato l’emendamento fu ritirato, qui ricompare) alla concessione trentennale dei diritti di superficie, passando per un più comodo rinvio ad un decreto legislativo. Tensione crescente anche sugli stadi. Il governo pensa a un emendamento che consenta ai privati di edificare se non interi quartieri (norma decaduta a Palazzo Madama, dopo vibranti polemiche), almeno strutture «a carattere non residenziale», come compensazione per la ristrutturazioneo la costruzionedi nuovi tempi del calcio.

Nei 3.436 emendamenti depositati a Montecitorio, una quantità che andrà sfoltita prima di essere votata, compare un po’ di tutto. I deputati dimenticano, evidentemente, quanto ricordato ieri da Barroso. «Prevediamo una crescita già per l’anno prossimo in Italia, ma pensiamo che sia un errore abbandonare adesso le riforme», ha detto aChe tempo che fa il presidente della Commissione europea. Anche perché la regola del 3% tra deficit e Pil non si può modificare e l’Italia ha un «debito ancora troppo alto». In questo senso, lo scetticismo espresso dal commissario Olli Rehn qualche giorno fa, secondo Barroso, è solo «una sfida amichevole» a fare di più e meglio. Fermo restando i saldi di bilancio che dunque neppure l’assalto alla diligenza dei 3.436 emendamenti può scalfire.

Nelle migliaia di pagine che lacommissione Bilancio sta riordinando, spunta persino la privatizzazione della Rai invocata da Scelta Civica. E poi la completa liberalizzazione del trasporto pubblico locale e di tutte le società partecipate di Comuni e Regioni entro giugno, cara a Forza Italia. Il divieto di cumulotra reddito e pensione — vitalizi compresi — previsto dal Pd (ma solo nella parte che eccede i 150 mila euro di pensione determinata col metodo retributivo). E soprattutto un fondo strutturale per diminuire le tasse sul lavoro dal 2014 — ribattezzato fondo taglia-cuneo — gradito atutti ed alimentato automaticamente con i proventi di spending review e lotta ad evasione ed elusione fiscale (…)