ROMA – Il tour salta-fila al Vaticano, irregolare, costa almeno tre volte in più rispetto al ticket regolare. Sono centinaia gli abusivi lungo il percorso per entrare ai Musei Vaticani. Nella Roma abbandonata al disordine e alla illegalità di Ignazio Marino e del suo vice Luigi Nieri succede anche questo.
Racconta Elena Panarella sul Messaggero:
La caccia al turista comincia di prima mattina. L’esercito di procacciatori è già in azione: si appostano vicino alla metro (Ottaviano), a San Pietro, lungo la strada che porta ai Musei Vaticani, accanto al Colosseo. E aspettano… «Tanto prima o poi qualcuno ci casca sempre». Ieri all’ora di pranzo di ’promoter’ (così come si fanno chiamare) se ne contavano un centinaio solo nell’area attorno al Vaticano: giovani, per lo più stranieri, molti extracomunitari, che si attaccano (nel senso vero della parola) ai turisti e non li mollano finché non li convincono a seguirli con la promessa di non fargli fare la fila, di poter scattare tutte le foto che vogliono e di non dover tornare indietro dopo la visita ai Musei Vaticani ma di entrare direttamente nella Basilica di San Pietro dopo aver immortalato la Cappella Sistina. Costo: cinquanta euro con guida turistica per gli adulti e 40 per studenti (18-25 anni) e bambini (6-17). Il gruppo è composto da trenta, quaranta persone. Per le visite ci sono orari ben precisi: per scoprirli però bisogna prenotarsi. Ma se arrivi in ritardo «una soluzione si trova sempre». Se invece fai la fila regolarmente e arrivi alla biglietteria dei Musei Vaticani scopri che il biglietto è di sedici euro, otto per i più piccoli. Insomma tre volte in meno rispetto al tour salta-fila.
Roma ha sempre un certo fascino. Ma la confusione e il caos che i turisti subiscono davanti agli ingressi di musei, chiese, aree archeologiche «è vergognosa». «L’assalto dei procacciatori di agenzie turistiche cresciute ormai come funghi è da mesi che va avanti in quest’area», raccontano alcuni residenti. «Ostentano conoscenze storico-artistiche di fatto inesistenti – spiega una coppia di italiani in coda per entrare ai Musei – distruggendo l’immagine della città eterna, con strafalcioni clamorosi e raggiri di ogni genere». Ma una cosa è certa: parlano correntemente inglese, francese e spagnolo, mostrano qualche difficoltà con il tedesco ma all’occorrenza si fanno capire perché sono soprattutto abili, sorridenti, molto disponibili, pronti a incontrare le esigenze del turista sia che si tratti di tempo che della modalità della visita offerta. Riconoscerli è semplice: al collo hanno un cartellino con su scritto «Vatican museums information», oppure «tourist information», «tourism promoter», «Vatican accredited» il che farebbe pensare a operatori autorizzati. Invece no. Quei cartellini, infatti, sono auto prodotti, non vengono rilasciati né dal Vaticano, né tantomeno dal Comune e hanno il solo scopo di far stare tranquilli i turisti. Tra l’esercito dei procacciatori, ci sono puntualmente gli ambulanti abusivi. C’è quello con il banchetto di cartone pronto a venderti occhiali e cappelli, quello con le buste di plastica piene di braccialetti, foulard, bottigliette d’acqua e altri con valigette piene di souvenir… Insomma il turista diventa facile preda senza alcuna difesa.
Per esercitare la professione di accompagnatore (che non può spiegare i monumenti), interprete (che non può fare la guida) o guida, è necessaria l’autorizzazione della Provincia, che rilascia un tesserino valido 5 anni, da tenere sempre esposto mentre si lavora. Nei casi di accertate irregolarità le multe variano da 87 a 172 e fino a 344 euro(…)