Roma, principessa sposa inconsapevole: accusati esperto d’arte e complici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2014 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA
Roma, principessa sposa inconsapevole: accusati esperto d'arte e complici

La Chiesa di Santa Maria Goretti a Nettuno

ROMA – Una messa in scena in una bella chiesa, per ingannare una principessa e costringerla a sposare un truffatore noto alle cronache per aver venduto anni fa ad un nobile romano finti reperti antichi.

E’ quanto capitato a Lucrezia Odescalchi, sposa inconsapevole del giovane esperto d’arte Edoardo David. Nei giorni scorsi, la procura ha firmato il decreto di chiusura indagini, atto che solitamente precede la richiesta di rinvio a giudizio, iscrivendo nel registro degli indagati Edoardo David, Loretana Bagialemani, Massimo Monaco e Mariano Capomaggi, tutti accusati di falso in atto pubblico.

Scrive Andrea Ossino sul Messaggero:

Sono trascorsi cinque anni da quando Lucrezia Odescalchi aveva conosciuto Edoardo David. Agli occhi dell’uomo, era ovvio che la nobildonna, provenendo da una famiglia vicina agli Orsini e discendente del papa Innocenzo XI, fosse benestante. E l’occasione per mettere a segno il piano si era presentata quando, riaccompagnando la principessa a casa, quest’ultima aveva dimenticato la borsa, con tutti i suoi documenti, nella macchina dell’esperto d’arte.

Poche ore dopo, Lucrezia Odescalchi si era recata a Nettuno per riavere la borsa e a quel punto Edoardo David l’aveva convinta ad andare a visitare la chiesa di Santa Maria Goretti, a Nettuno. Giunti in chiesa le aveva fatto firmare più volte un foglio alla cui estremità vi era un adesivo con una scritta: «Libro dei visitatori». La procura specifica la dinamica di quanto accaduto: «La Odescalchi – si legge nel capo di imputazione – sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, veniva invitata a firmare un registro visitatori». A tranquillizzare la donna, reticente nel firmare, erano presenti anche altre persone, i complici, secondo la procura. Insospettita, la donna aveva effettuato i controlli del caso, scoprendo di essersi sposata il ventiquattro maggio del duemiladieci, pochi giorni dopo aver firmato il «libro dei visitatori» (…)