Sergio Cofferati: “Fondi europei in Liguria, da rifare tutto il programma”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Novembre 2014 - 09:48 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Cofferati

Sergio Cofferati

GENOVA – Sergio Cofferati, uno dei candidati alle primarie Pd per le prossime elezioni regionali in Liguria, accetta la sfida di Raffaella Paita per un confronto pubblico e, intervistato dal Secolo XIX, propone anche una data: il prossimo 21 dicembre.

Proprio quella che era stata scelta dal Pd per le primarie, poi slittate. «Mi sembra perfetta, anche simbolicamente, per un confronto con tutti i candidati».

E sui fondi europei in Liguria Cofferati rilancia: “Da rifare tutto il programma”.

L’intervista completa al Secolo XIX:

Il confronto in un teatro o in una bocciofila?

«Lasciamo perdere le polemiche strumentali. In quella mia frase il punto non erano le bocciofile, ma le inaugurazioni. E poi i teatri, d’opera e di prosa, sono i luoghi dove si produce la cultura storicamente popolare, non sono un luogo che va consegnato alla borghesia. Quanto a chi mi vuol far passare per elitario, la mia storia parla per me: dove c’era sofferenza, o in piazza, io c’ero»

A proposito di teatri, il Carlo Felice è in crisi e spera in un aumento del contributo regionale…

«Non faccio promesse pre-elettorali. Ma ho ben presente l’esigenza di rilanciare l’attività culturale in questa regione. Serve una rete di relazione tra i luoghi di produzione della cultura dal vivo, la cultura di qualità deve diventare il motore di un turismo delle borghesie dei paesi emergenti cui dobbiamo puntare con decisione»

Ma i turisti devono anche arrivare, e i collegamenti della Liguria sono un problema

«Certo. Oggi chi non riesce ad accogliere e far viaggiare cose e persone rapidamente è tagliato fuori»

Significa che sulle infrastrutture come Gronda o Terzo Valico non farà marce indietro se verrà eletto?

«Tutte le infrastrutture che servono. A cominciare dall’aeroporto, dove i problemi sono di gestione: cosa aspettiamo ancora a fare questa gara? Anche la Pontremolese, aggiungo. Significano capacità attrattiva e competitività»

Lo sa che su questo alcuni partiti che la supportano hanno opinioni differenti?

«Nella sinistra ci sono opinioni diverse, ma gli attriti si riducono se si adotta una modalità partecipata, anche sul territorio. Non si può passare sopra alla storia delle persone e all’ambiente»