Rassegna stampa. Sicilia, cinque miliardi di buco. Romanzo Quirinale, Travaglio contro Napolitano

Pubblicato il 18 Luglio 2012 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
Il Corriere della Sera 18-7-12

Monti teme il crac della Sicilia. Il Corriere della Sera: “Mario Monti teme un imminente crac della Regione Siciliana. Così ha scritto una lettera al governatore Raffaele Lombardo per avere una conferma diretta delle dimissioni annunciate per il 31 luglio.”

PER GUARDARE TUTTE LE PRIME PAGINE DEI GIORNALI CLICCA QUI

Le risorse immaginarie. Editoriale di Antonio Polito:

“Ma quanti medici pietosi si affollano intorno al capezzale dell’Italia. La vedono emaciata, e se la prendono con le cure troppo aggressive. La trovano pallida, e vorrebbero ovviare con un po’ di belletto. La scoprono sofferente, e propongono un forte analgesico. Sembrano tutti far finta di non sapere che la paziente sta lottando per la vita o per la morte: dopo il grave infarto di otto mesi fa non si è ripresa, e la prognosi resta riservata. Certo che le cure la debilitano, certo che è spossata e soffre, e fa male a tutti vederla così; ma interrompere la terapia può provocare un nuovo e fatale infarto. Non a caso i più pietosi suggeriscono una dolce morte: staccare la macchina che ci tiene legati all’euro e consegnarsi all’oblio. 
Fuor di metafora, è diventato di moda condannare l’austerità e suggerire alternative keynesiane: iniezioni di denaro pubblico per battere la recessione. Ma mentre da noi le si invoca, in Germania sono convinti che l’Italia di oggi sia proprio il frutto di un lungo ciclo di politiche keynesiane.”

Sicilia “Grecia d’Italia”: Monti chiede le dimissioni di Lombardo. Leggi l’articolo di Blitz Quotidiano

Sicilia a rischio default In campo il premier:

“Ha l’effetto di una frustata sulla vita politica siciliana la durissima lettera di Mario Monti al governatore Raffaele Lombardo che ha «promesso» di dimettersi il 31 luglio. Una lettera in cui gli chiede esplicitamente conferma sulla exit strategy di cui si parla da tempo, mentre una parte delle opposizioni e il mondo industriale con l’appello di Ivan Lo Bello hanno proposto di commissariare la Sicilia, tutti preoccupati di un rischio default per un bilancio stracarico di «poste dubbie e residui inesigibili». Una accorata preoccupazione raccolta dal premier con la missiva rimbalzata sul tavolo di Lombardo come un meteorite.”

La crisi. La strategia del governo. Grilli e Visco da Monti: avanti sui tagli. Articolo di Andrea Garibaldi:

“Eccoli a pranzo assieme, i tre uomini che tengono le leve incerte dell’economia italiana. Palazzo Chigi, colazione di lavoro (sobria) per il presidente del Consiglio Monti, il ministro del Tesoro Grilli e il governatore della Banca d’Italia, Visco. 
Visco ha voluto informare il governo, con due ore di anticipo, sui dati contenuti nel Bollettino economico di Bankitalia. Dati poco incoraggianti, con il Pil che scende quest’anno del 2 per cento e lo spread fra Btp e Bund previsto su una media di 450 punti. Il bollettino — ha precisato Visco — è stato fatto considerando già avviate spending review e altre riforme. La strada è corretta, è il pensiero del governatore, ma occorre andare avanti spediti. Monti e Grilli non potevano che essere d’accordo. Ma Visco ha anche ribadito l’esigenza «in prospettiva» di ridurre le aliquote fiscali, per favorire la ripresa. Monti e Grilli hanno assicurato che è loro intenzione diminuire le tasse, appena la situazione lo consentirà. Una delle operazioni che Monti intende avviare al più presto è il riordino (leggere: sfoltimento) delle agevolazioni fiscali. Monti aveva chiesto ai tecnici del Fondo monetario internazionale una valutazione sul bosco di detrazioni consentite ed è in questi giorni a Roma una missione del Fmi con questo compito.”

Intervista di Antonella Baccaro al ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola:

“C’è nell’aria un furore ideologico contro le Forze armate che non mi spiego. La sicurezza è un bene condiviso la cui responsabilità è di tutti. Un Paese come l’Italia non può sottrarsi a questo dovere. Le Forze armate possono essere più piccole ma non meno efficienti. Altrimenti si fa prima a chiuderle.”

La Repubblica 18-7-12

Palermo, i pm convocano Berlusconi. La Repubblica: “Chiamato a testimoniare per i soldi a Dell’Utri l’ex premier oppone il legittimo impedimento. Assolto l’ex ministro Romano.” La rabbia di Silvio. Il retroscena di Francesco Bei:

“Che strana coincidenza: appena annuncio l’intenzione di presentarmi alle elezioni, ecco che riparte la caccia all’uomo. Berlusconi in queste ore ha l’umore sotto i tacchi.”

Crisi. Draghi accusa: irregolarità sui rating. Articolo di Elena Polidori:

“Troppi incroci e troppe irregolarità nei rating. Il presidente della Bce, Mario Draghi accusa: vi è un conflitto tra analisti e uffici che producono il rating. Va rammentato che le società che proponevano i prodotti strutturati soggetti a rating erano società da cui dipendevano quelle stesse agenzie.”

Sos Italia: in 18 mesi dobbiamo vendere 600 miliardi di titoli. Ma nessuno li vuole. Leggi l’articolo di Blitz Quotidiano

Le misure del governo. Il dossier di Roberto Petrini:

“Rischiano San Gennario e Sant’Ambrogio. Rischia di meno la festività romana di San Pietro e Paolo del 29 giugno. Teoricamente nel mirino ci sono anche le feste più rappresentative dell’unità nazionale: la festa della Liberazione del 25 aprile, la festa dei lavoratori del primo maggio e la festa della Repubblica del 2 giugno.”

Il Fatto Quotidiano: “Rita Borsellino: Schiaffo da Napolitano.” Intervista di Alex Corlazzoli alla sorella di Paolo Borsellino:

“Non voglio fiori in Via D’Amelio. La notizia della mossa del Colle contro le toghe è uno schiaffo a me e agli italiani. E come se mi avessero detto: certe cose non le puoi e non le devi sapere.”

Romanzo Quirinale. Editoriale di Marco Travaglio:

“Ma che bel coro di corazzieri belanti è diventata la stampa italiana, con l’aggiunta – ci mancherebbe – delle Tv a rete unificate. Almeno ai tempi di B. i giornali di sinistra attaccavano il governo, non foss’altro che per il gioco delle parti.

La Stampa 18-7-12

Sicilia sull’orlo del default. La Stampa: “Il premier chiede a Lombardo di confermare le dimissioni. Il governatore: lascio, ma conti a posto. Martedì faccia a faccia.” Una regione bancomat per i politici. Editoriale di Paolo Baroni:

“Il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo è il più pagato d’Italia, il suo stipendio sfiora i 16 mila euro al mese, netti s’intende. Ricchissimi e coccolatissimi anche i 90 (novanta!) consiglieri regionali – pardon, deputati – che forse proprio in virtù di questo titolo godono delle stesse indennità di quelli che siedono Montecitorio. In più, auto di servizio e stuoli di assistenti, gettoni di presenza vari e telefonini distribuiti a pioggia. Come quelli assegnati nel 2001 e che nel 2008, tre anni dopo la fine della legislatura, non erano ancora stati restituiti: erano 700, destinati a deputati, collaboratori e amici, con credito praticamente illimitato.”

Un esercito di dipendenti e cinque miliardi di buco L’isola sull’orlo del default. L’inchiesta di Laura Anello:

Che finisse così, con la Regione siciliana a un passo dal fallimento, lo si poteva profetizzare quasi trent’anni fa, nel 1984, quando i papaveri di Palazzo decisero di acquistare due orche marine in Islanda. Costo: duecento milioni di lire e spiccioli. Destinazione: un parco acquatico da realizzare sulla costa di Sciacca, speculazione edilizia maldestramente spacciata come valorizzazione ambientale. E pazienza se il progetto non partì mai e le orche sono rimaste per decenni a fare i salti in una piscina islandese, come pensionanti di lusso, alla modica cifra di sei milioni di lire al mese. A carico dei contribuenti siciliani, s’intende.”

Esteri. Hollande apre il dossier eutanasia. Dal corrispondente Alberto Mattioli:

“Bisogna forse introdurla, ma certamente non bisogna nominarla. A riaprire la discussione sull’eutanasia è stato il Presidente della Repubblica, François Hollande, ma guardandosi bene dal chiamarla con il suo nome. A soggetto delicato, trattamento delicatissimo.
Ieri Hollande è andato a visitare una clinica specializzata in cure palliative per malati terminali a Rueil-Malmaison, vicino a Parigi. Nella prima parte del suo discorso (molto toccante, per inciso: i ghostwriter dei politici francesi sono mediamente molto bravi), il Président ha insistito sulla necessità di sviluppare e «diversificare» le cure palliative, difendendole anche dal punto di vista del rapporto costi-benefici.”

Siria – La Stampa

Siria. Scontri nel centro della capitale. Annan a Putin: “Siamo a un bivio”. Articolo di Marco Bresolin:

“«È la battaglia decisiva»: ne sono convinti i Fratelli Musulmani, componente influente dell’opposizione siriana, che hanno lanciato un appello a tutti i siriani affinché sostengano i ribelli in questi giorni di scontri a Damasco. «Siamo a un momento di svolta» sostiene Kofi Annan, inviato speciale dell’Onu, che ieri ha incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin.”

 

 

 

Preoccupa lo scandalo Libor. Il Sole 24 Ore: “La Fed: così si mina la fiducia. Il Senato Usa rivela: Hsbc riciclava.” Bugiardi o negligenti? Editoriale di Donato Masciandaro:

“Cosa sarebbe successo in Italia se si fosse scoperto che, per un certo arco temporale, nella definizione di un tasso di interesse fondamentale per milioni di contratti le maggiori banche avessero manipolato sistematicamente i dati, con il silenzio complice della banca centrale? Probabilmente l’Armageddon della trasparenza e della correttezza contro l’opacità e la slealtà, pensando alla possibile reazione della classe politica, dei media, quindi dei cittadini. Cosa sta accadendo oggi nel Regno Unito e negli Stati Uniti – solo per citare il fatto più eclatante – di fronte all’ipotesi di una sistematica alterazione del tasso Libor, di cui erano a conoscenza sia la Banca d’Inghilterra che la Federal Reserve? Ad oggi praticamente nulla. E salvo che lo stesso presidente della Fed Ben Bernanke definisca – cosa di ieri – «molto preoccupante» quanto accaduto perché «ha minato la fiducia dei mercati».”

Il Sole 24 Ore – Lo scenario macroeconomico

Il rischio speculazione. Monti-Visco, verifica sullo scudo anti-spread. Articolo di Dino Pesole:

“Gran consulto antispread a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro dell’Economia Vittorio Grilli e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Una colazione di lavoro con al centro le possibili strategie per far fronte alla perdurante tensione sui titoli del nostro debito pubblico, anche in previsione delle decisioni di venerdì dall’Eurogruppo sul piano di ricapitalizzazione da 30 miliardi diretto alle banche spagnole. Passaggio di notevole importanza, per scongiurare il rischio contagio per l’Italia.”