Sorgenia. Cir: solo 100 milioni. Banche: di più. De Benedetti braccio di ferro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2014 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA

Sorgenia. Cir: solo 100 milioni. Banche: di più. De Benedetti braccio di ferro ROMA – Il caso Sorgenia, la società di Rodolfo De Benedetti nel settore energetico schiacciata da una cifra oscillante fra i 1.800 e i 2.300 milioni di debiti, a seconda delle fonti, è tornata sui giornali dopo un nuovo incontro fra lo stesso Rodolfo De Benedetti e i banchieri con cui è indebitato, in pratica i vertici delle principali banche italiane, e dopo un comunicato della Cir, la società fondata dal padre di Rodolfo, Carlo che di Sorgenia è il principale azionista.

L’incontro che si è svolto giovedì sera a Milano, a quanto scrive il Corriere della Sera in un articolo messo on line lunedì 17,

“non è servito a sbloccare la complessa trattativa sulla ristrutturazione del debito del gruppo di energia, che Cir controlla insieme con il partner austriaco Verbund (al 46%).

“Secondo quanto trapelato, la discussione è stata convocata senza gli advisor delle parti – Rothschild per conto degli istituti di credito, Lazard per conto di Cir – proprio per sondare le intenzioni dell’azionista di maggioranza (Cir ha il 52% circa di Sorgenia).

“All’incontro hanno partecipato gli amministratori delegati di Montepaschi, Fabrizio Viola (che in quanto banca più esposta con 600 milioni di crediti avrebbe sollecitato e ospitato il summit), di Unicredit, Federico Ghizzoni, di Banca Imi, Gaetano Micciché, del Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, di Ubi Banca, Victor Massiah, di Bpm, Giuseppe Castagna, anche se in totale sono una ventina le banche esposte tra la holding e le società operative. Dall’altra parte del tavolo, il presidente di Cir Rodolfo De Benedetti e l’amministratore delegato Monica Mondardini”.

Secondo il Corriere della Sera, i banchieri,

prima di rinunciare a parte dei crediti – sarebbe una perdita secca che vorrebbero evitare, specialmente ora che si avvicinano gli esami europei dell’asset quality review e degli stress test – e a finanziare la ristrutturazione hanno chiesto all’azionista se sia disposto a fare la propria parte, e con quanto denaro. E qui – secondo le indiscrezioni – le posizioni sarebbero distanti.

“Cir avrebbe messo sul piatto non più di 100 milioni di euro, mentre le banche avrebbero chiesto all’azionista uno sforzo più alto, attorno a 300 milioni (su 600 complessivi) per ridurre l’indebitamento in eccesso. Non dovrebbe necessariamente trattarsi di aumento di capitale: potrebbero essere emessi anche «strumenti partecipativi di capitale» o un finanziamento soci.

Nelle fasi più calde del confronto qualche banchiere avrebbe anche fatto riferimento alla liquidità arrivata a Cir dalla vittoria in tribunale contro la Fininvest di Silvio Berlusconi, che ha dovuto versare come risarcimento 494 milioni (che scendono a 350 dopo le tasse). Cir sarebbe però restia a mettere più capitale anche perché dovrebbe farsi carico della quota di Verbund, che ha già svalutato a zero la partecipazione e non intende – almeno finora – mettere mano al portafoglio. E poi perché ci potrebbero essere altri impegni come il ripagamento da parte di Cir di un bond da 259 milioni”

cosa che alza ancora a livello quasi critico la massa di debiti che rischia di opprimere la Cir. Secondo il Corriere della Sera,

“la prossima settimana dovrebbe esserci un nuovo incontro, non ancora fissato, tra i big del credito e Rodolfo De Benedetti. Senza un accordo con le banche la situazione finanziaria di Sorgenia potrebbe diventare critica, visto la società ha già una operatività finanziaria molto limitata”.

La nota è stata diffusa da Cir nella sera di lunedì su richiesta della Consob, l’organo di controllo della Borsa, e riportata dalla agenzia di stampa Agi.

Secondo la nota, Sorgenia
“anche alla luce delle trattative in corso, auspica di pervenire alla definizione, in tempi contenuti, dell’accordo di stand still e, conseguentemente, alla riattivazione di una operatività normale per tutto il periodo necessario alla definizione della manovra finanziaria e della complessiva operazione di ristrutturazione dell’indebitamento”. Lo precisa la societa’, in una nota della controllante Cir, su richiesta della Consob.
  In considerazione dei contenuti dell’accordo di stand still in corso di negoziazione e dell’aspettativa di un esito favorevole della trattativa dello stesso, si legge nella nota, “gli amministratori di Sorgenia valutano che il gruppo possa continuare a operare in continuita’ aziendale. L’organo amministrativo di Sorgenia, peraltro, continua a monitorare attentamente la situazione al fine di poter intervenire assumendo tempestivamente ogni piu’ opportuna iniziativa qualora tale aspettativa dovesse essere disattesa ovvero si rendesse necessario adottare ulteriori misure a tutela degli interessi di tutti gli stakeholder”. Si confermano le indiscrezioni di stampa relative alle negoziazioni in corso con gli istituti finanziatori di Sorgenia in merito a una manovra finanziaria in grado di ridurre l’indebitamento della società di circa 600 milioni di euro.
Il gruppo Cir ha manifestato la propria disponibilita’ a partecipare alla manovra finanziaria di risanamento e rilancio di Sorgenia ­ tenendo conto della necessita’ di preservare la propria solidità patrimoniale, degli interessi complessivi del gruppo, e senza incrementare la propria quota di partecipazione ­ a condizione che si pervenga alla definizione di un accordo di ristrutturazione con gli istituti di credito che risulti coerente e compatibile rispetto alle esigenze di riequilibrio patrimoniale, finanziario e di rilancio di Sorgenia e funzionale alla realizzazione del Piano Industriale e che, nelle more, venga preservata la normale operatività aziendale attraverso la sottoscrizione di un accordo di moratoria e stand still che risulti compatibile rispetto ai fabbisogni aziendali”.
La Stampa ha messo in rete il testo integrale della nota della Cir:
CIR S.p.A rende note, su richiesta della Consob, alcune informazioni aggiornate in merito alla situazione finanziaria della controllata Sorgenia e alle negoziazioni in corso sulla ristrutturazione del debito di tale società, anche in relazione a indiscrezioni di stampa circolate nelle ultime settimane.
• Indebitamento gruppo Sorgenia. Il gruppo Sorgenia al 31 gennaio 2014 aveva un livello di indebitamento lordo per cassa pari a € 1.863 milioni e per firma (garanzie emesse) per € 304 milioni. L’importo complessivo dei pagamenti sospesi da Sorgenia al 31 gennaio 2014 nei confronti degli istituti di credito è pari (incluse le scadenze di dicembre e gennaio) a € 60,7 milioni comprensivi di capitale, interessi e commissioni. Oltre a tale importo, non vi sono ulteriori posizioni debitorie scadute in capo al gruppo Sorgenia.
• Garanzie o impegni a favore di Sorgenia. Il gruppo CIR non ha rilasciato garanzie in favore di Sorgenia o società da questa controllate, ad eccezione del contratto di approvvigionamento di gas naturale take or pay stipulato da Sorgenia, in relazione al quale, come riportato nel bilancio consolidato di gruppo, i due principali soci hanno rilasciato apposita garanzia pro quota.
• Clausole contrattuali nei finanziamenti CIR. Il regolamento del prestito obbligazionario CIR S.p.A 2004-2024 contiene una clausola di cross default che potrebbe dare luogo a richieste di rimborso anticipato del prestito (ammontante a complessivi € 259 milioni) in caso di mancati pagamenti da parte di società controllate, compresa Sorgenia e le sue controllate. In data 2 gennaio 2014, in seguito all’interruzione dei pagamenti relativi ai propri debiti finanziari da parte di Sorgenia, CIR ha inviato una comunicazione al Trustee del prestito obbligazionario dando atto del verificarsi di un event of default. Ai sensi del regolamento del prestito, il Trustee deve richiedere il rimborso anticipato qualora ne faccia domanda il 20% degli obbligazionisti e può richiederlo, anche in assenza di istanze, qualora ritenga che l’evento pregiudichi gli interessi dei bondholders. Il Trustee ha quindi preso contatto con CIR per acquisire maggiori informazioni in merito all’evento e alla situazione della controllata Sorgenia, dando al contempo comunicazione dell’evento agli obbligazionisti affinché questi esprimano il loro orientamento. Il processo di consultazione del Trustee con gli obbligazionisti è tuttora in corso. CIR S.p.A. dispone di liquidità sufficiente per un pronto rimborso del prestito.
• Clausole contrattuali di cross default nei finanziamenti di altre società del gruppo CIR. Non vi sono clausole contrattuali nei finanziamenti di altre società del gruppo CIR che potrebbero dare luogo a richieste di rimborso anticipato dei finanziamenti stessi per vicende riguardanti il gruppo Sorgenia e Tirreno Power.
• Aggiornamento in merito alla richiesta di moratoria e stand still di Sorgenia. Come in precedenza comunicato, in data 3 dicembre 2013 Sorgenia ha inviato agli istituti finanziatori una proposta di stand still e moratoria dei pagamenti degli interessi, delle commissioni e delle rate di capitale fino al 1 luglio 2014. Allo stato sono in corso discussioni con tali istituti e i loro advisor nel contesto delle quali si sta, tra l’altro, negoziando il testo del possibile accordo di stand still. L’obiettivo del gruppo Sorgenia è di pervenire a un accordo in tempi ragionevolmente brevi al fine di poter concentrare la discussione con i propri interlocutori sul piano industriale e sulla correlata manovra finanziaria volta alla ristrutturazione dell’indebitamento. Sulla base delle valutazioni del management di Sorgenia, in assenza del ripristino dei finanziamenti – tenuto conto delle restrizioni e delle revoche intervenute nel corso degli ultimi mesi – Sorgenia potrebbe avere un’autonomia finanziaria di circa un mese.
• Restrizioni e revoche linee di credito per Sorgenia. Nei mesi scorsi sono state assunte da parte di molti istituti finanziatori numerose iniziative di revoca, sospensione o congelamento di linee per cassa e per firma. Per effetto di tali iniziative, allo stato, vi è un’unica linea di cassa disponibile mentre non vi è disponibilità su alcuna linea per firma. Tale situazione, naturalmente, determina una significativa tensione finanziaria che, qualora perdurasse, potrebbe generare conseguenze pregiudizievoli per l’operatività del gruppo Sorgenia.
• Considerazioni sulla continuità del gruppo Sorgenia. Nonostante quanto precede, Sorgenia, anche alla luce delle trattative in corso, auspica di pervenire alla definizione, in tempi contenuti, dell’accordo di stand still e, conseguentemente, alla riattivazione di una operatività normale per tutto il periodo necessario alla definizione della manovra finanziaria e della complessiva operazione di ristrutturazione dell’indebitamento. In considerazione dei contenuti dell’accordo di stand still in corso di negoziazione e dell’aspettativa di un esito favorevole della trattativa dello stesso, gli amministratori di Sorgenia valutano che il gruppo possa continuare a operare in continuità aziendale. L’organo amministrativo di Sorgenia, peraltro, continua a monitorare attentamente la situazione al fine di poter intervenire assumendo tempestivamente ogni più opportuna iniziativa qualora tale aspettativa dovesse essere disattesa ovvero si rendesse necessario adottare ulteriori misure a tutela degli interessi di tutti gli stakeholder.
• Indiscrezioni sull’eccesso di indebitamento di Sorgenia. Si confermano le indiscrezioni di stampa relative alle negoziazioni in corso con gli istituti finanziatori di Sorgenia in merito a una manovra finanziaria in grado di ridurre l’indebitamento della società di circa € 600 milioni.
• Il ruolo di CIR nella ristrutturazione finanziaria. CIR S.p.A ha manifestato la propria disponibilità a partecipare alla manovra finanziaria di risanamento e rilancio di Sorgenia – tenendo conto della necessità di preservare la propria solidità patrimoniale, degli interessi complessivi del gruppo, e senza incrementare la propria quota di partecipazione – a condizione che si pervenga alla definizione di un accordo di ristrutturazione con gli istituti di credito che risulti coerente e compatibile rispetto alle esigenze di riequilibrio patrimoniale, finanziario e di rilancio di Sorgenia e funzionale alla realizzazione del Piano Industriale e che, nelle more, venga preservata la normale operatività aziendale attraverso la sottoscrizione di un accordo di moratoria e stand still che risulti compatibile rispetto ai fabbisogni aziendali.
• Situazione finanziaria di Tirreno Power. Sorgenia detiene indirettamente il 39% del capitale di Tirreno Power S.p.A. (per il tramite della controllata Energia Italiana S.p.A., di cui Sorgenia detiene il 78%, che a sua volta detiene il 50% del capitale di Tirreno Power). Il livello dell’indebitamento lordo per cassa di Tirreno Power al 31 gennaio 2014 è pari a circa € 875 milioni, mentre quello per firma è di circa € 50 milioni. A oggi non esistono impegni di Sorgenia a supporto della ristrutturazione finanziaria e patrimoniale di Tirreno Power a eccezione della concessione della sospensione temporanea (stand still) di taluni pagamenti per forniture di gas naturale per € 17,5 milioni. Tale impegno è condizionato al raggiungimento degli ulteriori accordi per i quali il gruppo Tirreno Power ha in corso trattative. L’impegno è stato debitamente considerato da Sorgenia nell’elaborazione delle proprie previsioni finanziarie di breve termine. Si ricorda infine che il gruppo CIR, nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013, ha integralmente svalutato la partecipazione detenuta indirettamente da Sorgenia in Tirreno Power. Sulla base delle informazioni comunicate dal management di Sorgenia, Tirreno Power ha attualmente in corso una trattativa con gli istituti finanziatori per la ristrutturazione del debito in scadenza a fine giugno. In questo orizzonte temporale la società prevede di fare fronte a tutti i propri impegni.