ROMA – “Quali sono i due periodi dell’anno in cui si sente parlare di ingorghi? – scrive Isidoro Trovato del Corriere della Sera – Estate e vacanze natalizie. E il Fisco si adegua. Il groviglio di scadenze che ha agitato le notti di imprese, professionisti e contribuenti in estate si ripresenta (con ammirevole coerenza) anche in quest’ultimo scorcio di 2014″.
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Saranno oltre 400 gli adempimenti che attendono i contribuenti in questa parte finale di anno. Una concentrazione di adempimenti tale da mandare in tilt le aziende e gli studi professionali. Il paradosso, poi, sta anche nel fatto che un paio di giorni fa il Consiglio dei ministri ha approvato definitivamente il decreto legislativo sulle semplificazioni in attuazione della delega fiscale.
E così succede che, al di là delle (buone) intenzioni di velocizzazione manifestate dal governo, sono 221 le scadenze che attendono i contribuenti nel mese di novembre, come è rilevabile dal prezioso servizio presente nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate sulle scadenze dei contribuenti. Si tratta di 221 tra versamenti, comunicazioni, dichiarazioni, adempimenti di varia natura. «Lo avevamo chiesto già in estate – afferma Rosario De Luca, presidente Fondazione Studi Consulenti del Lavoro -. Auspichiamo una vera razionalizzazione del calendario fiscale e interventi mirati ad evitare errori formali e l’applicazione del conseguente regime sanzionatorio».
Si parte con i versamenti mensili di ritenute fiscali, rate di Unico e Iva periodica fissati per il 17 novembre. Ma dicembre non sarà da meno, considerando che il giorno 1 scadranno gli anticipi delle imposte in acconto per il 2014. Acconti che vanno per l’Ires dal 101,5% fino al 130% per banche e assicurazioni, e al 100% per l’Irpef. E così, oltre ai consueti adempimenti mensili, nel mese di dicembre scadranno i termini per il versamento dei tributi comunali sugli immobili. I contribuenti infatti saranno chiamati alla cassa il 16 dicembre per il saldo dell’Imu e della Tasi. E il 27 dicembre, mentre ci si avvicina a Capodanno, arriva l’oneroso versamento dell’acconto dell’Iva.
Sempre a dicembre, altri due appuntamenti importanti: rispettivamente entro il 29 ed il 18 dicembre, scadranno i termini per le presentazioni tardive dei modelli Unico e dei 770. Ma prima che la mezzanotte del 31 dicembre porti via il 2014, gli obbligati alla tenuta delle scritture contabili ai fini fiscali dovranno procedere con la stampa dei registri relativi al periodo di imposta 2013. Volendo avere un visione d’insieme dettagliata per categoria il panorama non è certo più confortante. Interessati dal calendario fiscale sono tutti i contribuenti ma soprattutto i titolari di partita Iva. Nel dettaglio: imprenditori, artigiani, commercianti si troveranno di fronte 119 scadenze. Va un po’ meglio ai professionisti: ne avranno 117. Per le società di capitali ne sono previsti 100, mentre dipendenti e pensionati che se la caveranno con «soltanto» 51 scadenze.Ma non finisce qui. Non bisogna dimenticare infatti che gli stessi contribuenti dovranno anche fare i conti con altre scadenze non fiscali, dunque non ricomprese nell’elenco pubblicato nel sito dell’Agenzia delle Entrate. Basti ricordare il versamento dei contributi previdenziali per lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti, collaboratori, lavoratori domestici in scadenza il 16 novembre e il 16 dicembre. Dunque mettetevi una mano sul cuore (e una sul portafoglio) e preparatevi a un sereno fine anno con il Fisco.
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