Rassegna Stampa. Telefonata Monti-Merkel: “Difenderemo la moneta unica.” Olimpiadi, delusione Pellegrini

Pubblicato il 30 Luglio 2012 - 09:38 OLTRE 6 MESI FA
Il Corriere della Sera 30-7-12

Asse Monti-Merkel contro la crisi nell’eurozona. Telefonata tra il premier italiano e la cancelliera tedesca: “Difenderemo la moneta unica.” Il Corriere della Sera: “Segnale ai mercati per l’euro.” I compiti a casa non sono finiti. Editoriale di Dario Di Vico:

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“Inizia oggi un’altra settimana chiave della complessa vicenda europea e sono almeno due gli elementi di novità che paiono caratterizzarla. Innanzitutto il ruolo della Bce e del suo presidente Mario Draghi che ha saputo porsi nei giorni scorsi come fattore di stabilizzazione delle tensioni e di governance continentale. Dall’altro la dialettica esplicita che si è aperta all’interno della politica tedesca tra una posizione più dialogante come quella di Schäuble e l’intransigenza di Roesler. Capiremo meglio già da oggi il peso di queste novità e che esito avrà il confronto con i mercati, ma intanto è bene dare un’occhiata a cosa accade in casa nostra.
L’impressione, infatti, è di trovarci di fronte a un pericoloso calo di tensione. Si è creata l’illusione che sia terminato il tempo dei compiti e sia già suonata l’ora della ricreazione.”

Merkel e Monti in tandem sulla scia di Draghi: “Tutto per proteggere l’euro.” Per leggere l’articolo di Blitz Quotidiano clicca qui

La crisi dei mercati. Intervista di Massimo Gaggi ad Arthur Brooks, presidente dell’American Enterprise Institute (Aei):

“Quando scopri che il 62 per cento dei poliziotti californiani che vanno in pensione sono disabili capisci che l’America non rischia di diventare una socialdemocrazia assistenziale: lo è già. L’unica differenza è che abbiamo una cultura più favorevole all’impresa. È da qui che dobbiamo ripartire. Per il resto è vero che all'”establishment” repubblicano basterebbe rendere un po’ più efficiente il welfare attuale. Romney può dare una spallata, ma per farlo deve puntare sul valore etico del mercato. È un’altra cultura, ci vorrà tempo per farla maturare. Forse fra dieci anni avremo come presidente Paul Ryan: uno che dice già oggi le cose giuste a un Paese non ancora pronto.”

Salva Risparmi. Guida ai Mercati in altalena. Vademecum per listini, titoli e depositi. L’approfondimento di Federico De Rosa:

“Mercati in altalena, nuove emissioni di Btp (le ultime dell’estate, ad agosto il Tesoro, come già accaduto negli anni scorsi, non procederà a nuove aste). Dopo una settimana al cardiopalma come quella appena conclusa, con repentine inversioni di tendenza di tutti gli indici, non sono soltanto gli operatori a essere disorientati. La stagione dell’incertezza per i risparmiatori dura da ancora più tempo. Aggrapparsi ai titoli di Stato o scegliere la politica delle «mani libere» puntando tutto sulla liquidità e sulle abbondanti offerte di conti di deposito? O non è forse il caso di provare a cogliere le occasioni che i listini azionari offrono ai più esperti?”

Ospedali di quartiere Firenze cambia volto al medico di famiglia. Articolo di Giuseppe Remuzzi:

“In Toscana, grazie a un protocollo d’intesa fra la federazione dei medici di medicina generale e la Regione, presto non ci saranno più medici di famiglia, perlomeno come li abbiamo conosciuti finora. Ma come? Proprio adesso che tanti rimpiangono il dottore di una volta, quello che veniva a casa, ti visitava e passava qualche momento con te? «Un malato grave mi aspettava in un villaggio distante e un forte nevischio riempiva lo spazio fra me e lui. La carrozza c’era e avevo la borsa degli strumenti in mano, stavo già in cortile avvolto nella pelliccia, pronto a partire, ma mancava il cavallo. Il mio era morto la notte prima, per delle fatiche imposte da quell’inverno gelido». Alla fine il cavallo si trova e Un medico condotto del racconto di Kafka arriva a destinazione. «I genitori del malato mi vengono incontro, sono confusi e dai loro discorsi non capisco nulla. Nella camera del malato l’aria è irrespirabile per via della stufa, dimenticata accesa, che fuma. Aprirò la finestra con una spinta, ma prima voglio vedere il malato». Erano così i dottori una volta, non solo quello del racconto di Franz Kafka ma quelli delle nostre campagne e delle nostre valli.”

La Repubblica 30-7-12

La Repubblica: “Colloquio Merkel-Monti. Juncker: Berlino tratta l’Ue come una filiale.” La copertura americana al tour europeo del premier, Obama chiamerà i leader. Il retroscena di Alberto D’Argenio:

“Nel suo tour europeo Mario Monti sarà virtualmente affiancato da Barack Obama. Mentre il premier italiano sarò a Parigi, Madrid, Helsinki e Berlino per premere i partner a dare rapida attuazione alle decisioni del summit europeo di giugno.”

Politica italiana. Il governo contro la maggioranza. Oggi sarà posta la fiducia sulla Spending Review. Articolo di Giovanna Casadio:

“Monti pensa di blindare la maggioranza. Alla vigilia della missione europea a Parigi, Helsinki e Madrid, il premier non vuole lasciare una situazione politica sull’orlo dell’ennesima crisi di nervi, questa volta per via della riforma elettorale. Già oggi perciò al Senato, il governo dovrebbe mettere la fiducia sulla spending review.”

Intervista di Paolo Berizzi a Umberto Bossi:

Berlusconi finito, Monti rovina, Renzo agricoltore: Bossi non salva nessuno. Per leggere l’intervista completa clicca qui

“Non farò scissioni, morirò nella Lega. Monti sta distruggendo tutto, Napolitano dovrebbe cacciarlo. L’euro ci ha portato al disastro: così com’è l’Europa non ha senso. Sul fatto che l’Italia sia un Paese mafioso non ci piove. Ma i magistrati attaccano tutti. Hanno impallinato anche noi della Lega.”

Il Giornale 30-7-12

Il Giornale: “Basta con Monti. Imu, ecco la seconda botta. Così il governo incoraggia gli affitti in nero.” Editoriale di Alessandro Sallusti:

“Settimana decisiva, sostengono gli esperti, per la tenuta dell’euro e,quindi,per i con­ti dell’Italia. È ormai un anno che sentia­mo dire che la settimana decisiva è quella che verrà. Sono scettico e temo che tra sette giorni ci ritroveremo a scrivere la stessa cosa. Sempre gli esperti ci dicono che se siamo ancora vivi è perché sono arrivati Monti,l’Imu,gli aumenti delle tasse,i blitz di Cortina, la riduzione dell’utilizzo del con­tante e altre misure depressive che ben conoscia­mo. Se sulla sorte dell’euro siamo condannati ad aspettare i fatti, sulla seconda tesi mi sembra che i fatti parlino chiaro e raccontino di un fallimento tecnico oltre che politico. È dimostrato, infatti, che una dichiarazione di Draghi vale più di dieci prov­vedimenti di Monti. Tanto più che il premier e il suo governo sono riusciti a distruggere quei pochi settori che ancora reggevano. Il gettito dell’Imu lo abbiamo pagato caro: meno consumi, meno va­canze, meno di tutto e saldo negativo pure per le casse pubbliche. Così come lo stato di polizia fisca­le ha solo fatto scappare i turisti con capacità di spe­sa. Costa Azzurra, Corsica e Croazia ringraziano e incassano, i nostri operatori bestemmiano e molti chiudono.”

Trattativa Stato-mafia. Il Fatto Quotidiano: “Parla il pentito Gaspare Mutolo.” Ecco uno stralcio dell’intervista di Silvia Truzzi:

” Falcone lo seguivamo da vicino, era temuto e ammirato dai mafiosi. Aveva il coraggio dell’intelligenza. Diverso da tutti. Dell’omicidio di Falcone noi ne parliamo già durante il maxiprocesso: avevano scoperto il suo villino vicino a Valdese, c’era uno che aveva una pizzeria che ci raccontava gli spostamenti. Volevamo ucciderlo in una strada sterrata e boscosa. Santa Paola aveva mandato addirittura un lanciamilissi, la katiuscha: era “il regalo per il giudice Falcone”. Ma era molto scortato, non se ne fece nulla. Lei lo sapeva che Falcone sarebbe stato ucciso? Logico. Dopo che fu confermata la sentenza del maxi processo – io ero in carcere – i mafiosi cominciano a dire: ora ci dobbiamo rompere le corna a tutti, ai politici e ai magistrati. Non avevano mantenuto le promesse. Infatti muore Lima, infatti muore Falcone. E lei perché si pentì? Per delusione che avevo con Riina decido di parlare con Falcone: nel dicembre del ‘ 91 gli mandai un messaggio attraverso un avvocato: “dicci a Falcone che Mutolo gli vuole parlare”. Lo ammiravo e lo volevo aiutare. Venne il 15, gli dissi: “Voglio collaborare. E comincerò a parlare dal suo ufficio e dalla Cassazione, fino in Parlamento. Lo avvisò del pericolo? Gli dissi che i mafiosi erano preoccupati perché non c’era più Carnevale. Carnevale era la nostra roccaforte in Cassazione (il giudice Carnevale fu assolto dalle accuse in Cassazione, dove, dopo una sospensione, ancora esercita le funzioni, ndr). È incredibile che faccia ancora il giudice. E Borsellino? Venne il 1 luglio del ‘ 92 la prima volta, insieme al giudice Aliquò. L’incontro doveva essere segreto: a Mannoia, mentre collaborava gli hanno ammazzato tutta la famiglia. Poi arrivò la telefonata. Mi disse: “vado dal ministro”. Finalmente, poco tempo fa, Mancino l’ha ammesso: lo poteva fare vent’anni fa che non c’erano tutte queste chiacchiere, di aver stretto la mano a Borsellino. Comunque poi Borsellino torna da me. Ed era preoccupato che già sapevano del nostro incontro, era una cosa segretissima. Per lui era stato uno choc.”

Bavaglio rosso. Editoriale di Marco Travaglio:

“Capita di tutto, nel manicomio chiamato “politica”. Anche di ricevere lezioni di giornalismo da Luciano Violante. Il quale, sul bollettino del Pd chiamato Unità, rimbecca Sergio Rizzo del Corriere per aver detto, a proposito del caso D’Ambrosio, che “i giornalisti si limitano a riportare i fatti che accadono”. “Non sono d’accordo – ribatte Violante -. Il giornalista non è un cane da riporto” e “la notizia ha un significato diverso a seconda del modo in cui è data”. Però, che genio. Meno male che c’è lui, perchè non ci aveva mai pensato nessuno. Ma le scoperte non sono finite: “Nella società dei mezzi di comunicazione è possibile che il comunicatore non abbia alcuna responsabilità professionale? Egli forma l’opinione pubblica, a nascere giudizi e schieramenti. Può distruggere la reputazione di un uomo o creare un mito.”

La Stampa 30-7-12

La Stampa: “Monti-Merkel, patto per l’Euro.” Non date per morta l’America. Editoriale di Francesco Guerrera:

“La città si chiama Aurora ma da una settimana è il simbolo di un’America al tramonto. La follia omicida di James Holmes, lo studente che ha ucciso 12 innocenti e ne ha feriti altri 58 alla prima di «Batman» in Colorado, ha sconvolto una nazione e accentuato la sua crisi di identità. I proiettili sparati dal 24enne con i capelli rossi e gli occhi da pazzo sono echeggiati nei televisori, case ed uffici di un paese che fa fatica a trovarsi ormai da anni.”

Gli spagnoli riscoprono le mini-vacanze a due passi da casa. Il reportage di Marco Alfieri:

“Sono in molti nella Spagna falciata dallo spread a tornare all’antico, dopo 15 anni di bengodi. Alle ferie non si rinuncia ma ci si organizza alla meglio: Carmen e Antonio restano sul mare vicino; chi ha la casa di famiglia torna «al paese» come quando era ragazzino. «Non venivo in estate a El Pinillo da 25 anni» s’emoziona Raul, impiegato pubblico a Siviglia, trascinando il suo trolley marrone. Anche sul mare spumoso dell’Andalusia, Spagna più Spagna che ci sia, un milione e mezzo di disoccupati e lavoro nero dappertutto, la crisi picchia duro. Eppure proprio il turismo, l’ultimo fortino iberico – vale l’11% del Pil con 57 milioni di ingressi nel 2011 -, sta tenendo a galla il Paese. Nei primi 6 mesi dell’anno è cresciuto del 2,5%, portando in cassa 20 miliardi di valuta buona.”

Il Sole 24 Ore: “Studi protetti contro gli errori.” Opportunità per ritrovare fiducia e trasparenza. Editoriale di Maria Carla De Cesari:

“La riforma delle professioni, di cui si è parlato senza frutto per decenni, è vicina al traguardo. Questa settimana, infatti, il consiglio dei ministri dovrebbe approvare il regolamento che disciplina tirocinio, formazione continua, assicurazione obbligatoria, funzione disciplinare. Gli altri tasselli – i decreti su parametri per la liquidazione giudiziale delle parcelle e sulle società – sono anch’essi in fase di limatura finale. Dunque, se si guarda alla lista dei compiti a casa dettati dalle manovre dello scorso anno, il giudizio è complessivamente positivo: il legislatore, pur con un po’ di affanno (e in verità con ritardo per le società tra professionisti, il cui regolamento era atteso per maggio), è riuscito a individuare una strada capace di condurre a un risultato.”

Un anno di spread tra Bce, Ue e manovre. La ricostruzione di Chiara Bussi:

“Kaiserstraße 29, nel cuore finanziario di Francoforte. È qui, sulla sede della Bce, che sono puntati gli occhi dei mercati in attesa della riunione del consiglio direttivo di giovedì 2 agosto. Esaurite le cartucce della politica europea, le speranze sono ora tutte riposte nella squadra capitanata da Mario Draghi alla ricerca di una (o più) mosse per contrastare – o almeno arginare – l’emergenza in Italia e Spagna, con lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi che la scorsa settimana ha superato le colonne d’Ercole dei 500 punti, a un soffio dal record storico dello scorso novembre, per poi ripiegare tra giovedì e venerdì (almeno per l’Italia), intorno a quota 450.”

Il Secolo XIX: “Merkel e Monti, di tutto per l’Euro. Oggi test decisivo sui Btp. Juncker critica Berlino.” Olimpiadi: “Federica KO: stacco un anno. Ancora una volta tradita dai 400.”

E’ un’Italia forza 7. La Gazzetta dello Sport: “Dopo le 5 medaglie di sabato sono arrivati l’argento di Occhiuzzi nella sciabola e il bronzo della “cattiva ragazza” Forciniti nel judo.”