Tiziano Renzi indagato, Il Fatto: “Matteo sapeva di suo padre già da lunedì?”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Settembre 2014 - 17:51 OLTRE 6 MESI FA
Tiziano Renzi indagato, Il Fatto: "Matteo sapeva di suo padre già da lunedì?"

Matteo Renzi con il padre Tiziano Renzi in copertina su Chi. Era l’ottobre 2012, ai tempi delle primarie perse contro Bersani.

ROMA – Tiziano Renzi indagato. Il Fatto Quotidiano si chiede: il presidente del Consiglio Matteo Renzi sapeva già da lunedì dell’avviso di garanzia notificato al padre dalla Procura di Genova? Avviso che è arrivato al destinatario lunedì sera. L’ipotesi di reato è quello di bancarotta fraudolenta.

Ma mentre Forza Italia e Nuovo Centrodestra parlano apertamente di “giustizia ad orologeria”, il Pd tace. Per ora ha parlato solo il padre di Renzi, che si è dimesso da segretario del circolo pd di Rignano sull’Arno. Questa la ricostruzione di Wanda Marra sul giornale diretto da Antonio Padellaro:

“Eppure è strisciante, tra i renziani, il sospetto che l’indagine su Tiziano Renzi sia l’effetto del duro braccio di ferro aperto tra il presidente del Consiglio e la magistratura sulla riforma della giustizia. Ma il premier silenzia i suoi: non c’è nessun complotto, nessuna giustizia a orologeria, la giustizia farà il suo corso e in ogni caso c’è la massima serenità che l’inchiesta si risolverà in un nulla di fatto

“Un fatto privato. Pd e governo non c’entrano”, dice solo David Ermini, renzianissimo neo responsabile Giustizia del Pd. La linea, insomma, è di tenere bassa la polemica, evitare di dire troppo, cercare di far passare il più possibile la notizia sotto silenzio. Ma il problema di come reagire a livello comunicativo se lo pongono, eccome.

A Firenze c’è una riunione di avvocati, una sorta di war room per capire quali strategie mettere in campo. A Palazzo Chigi si vede entrare il guardasigilli, Andrea Orlando (“Renzi non l’ha nemmeno visto, era lì per altri motivi”, spiegano però i suoi). Ma lo stesso Matteo, Luca Lotti e lo spin doctor portavoce, Filippo Sensi, cercano di capire come gestire la notizia. A un certo punto, si diffonde la voce che ci sarà addirittura una nota ufficiale. Poi, invece, esce solo una nota di Renzi senior.

A Tiziano l’avviso di garanzia è stato notificato lunedì sera. È di martedì il discorso al Parlamento, in cui il premier aveva usato toni forti per ribadire una posizione garantista: “Arrivare a sentenza preventiva sulla base dell’iscrizione nel registro degli indagati è un atto di barbarie. Noi aspettiamo le indagini e rispettiamo le sentenze”. E poi si era lanciato in un’aperta difesa di Eni contro “gli avvisi di garanzia citofonati ai giornali”. Renzi sapeva già dell’indagine a carico di suo padre? Difficile pensare il contrario. Anche se commenta chi li conosce entrambi: “Può darsi che Tiziano non gliel’abbia detto, per non farlo arrabbiare”.