Treviso, bacio collettivo tra studenti per difendere le compagne

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2013 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
Treviso, bacio collettivo tra studenti per difendere le compagne

Treviso, bacio collettivo tra studenti per difendere le compagne

TREVISO – Gli studenti del Duca degli Abruzzi di Treviso vogliono manifestare contro la vicepreside che le ha richiamate per per effusioni ritenute “eccessive”.

A scatenare il putiferio una dichiarazione postata su Facebook tre giorni fa dai rappresentanti d’istituto: “Oggi, nella nostra scuola, si è verificato un grave caso di discriminazione tra studenti. Due studentesse sono state convocate e riprese in dirigenza a causa di una lettera anonima nella quale veniva descritto il fastidio causato da queste, accusate di non aver tenuto un comportamento adeguato al contesto scolastico a causa di una dimostrazione d’affetto ‘eccessivo’ nei corridoi… Noi ci distacchiamo completamente da questi pensieri filo-nazisti e filo-fascisti perché la scuola è libera da qualsiasi pensiero e azione discriminatoria”.

Come scrive Elvira Serra sul Corriere della Sera

La preside nega l’esistenza della lettera («se fosse arrivata avrei dovuto protocollarla») e della presunta convocazione, gli studenti ribadiscono sul social network l’invito alla manifestazione di sabato e fanno un passo indietro semmai sulle parole utilizzate, giudicate «molto forti», perché «la dirigenza è stata molto trasparente e aperta con le ragazze in questione». Il rappresentante del liceo nella consulta provinciale, Lorenzo Boz, si dice però contrario «a questo attacco frontale alla preside e alla scuola, che sono in prima linea per i diritti degli studenti. Il rimprovero, se c’è stato, sarebbe legittimo: il nostro regolamento interno vieta effusioni amorose in luoghi pubblici».

In serata le cose diventano più chiare. È Francesco Mariotto, uno dei quattro rappresentanti degli studenti, a prendere coraggiosamente la parola e a fare un passo indietro, perché si è scoperto che la lettera anonima che ha scatenato questo putiferio non esisterebbe. «Mi vergogno di aver preso questa posizione nei confronti di questa fantomatica lettera perché non esistendo ci ho fatto un po’ la figura del fesso. Mi scuso a nome di tutto il corpo studentesco di Duca degli Abruzzi. Gli errori si pagano, bisogna saperli riconoscere».

A questo punto resta da confermare il kiss-mob di sabato: si deciderà oggi. Spiega Leonardo Senigaglia, un altro rappresentante: «Magari lo faremo lo stesso, perché restiamo contrari all’omofobia. Ma prima dobbiamo parlare con la preside e deciderlo con gli altri».

L’ex deputata Pd Paola Concia riesce a ricavare una morale da quello che è successo: «Al di là dei fatti, veri o verosimili, la reazione dei ragazzi così energica dimostra solo che il bullismo omofobo è un tema vero nella scuola di oggi».